Contributi previdenziali: dietrofront del sindaco

SANTENA – 30 settembre 2008 – Di seguito l’intervento del sindaco Benedetto Nicotra durante il consiglio comunale del 26 settembre 2008 in cui annuncia di rinunciare alla richiesta di far versare al Comune i contributi previdenziali. Dopo avere lavorato per qualche settimana nella neonata ditta fossanese “Centro lavaggio terreni” si era messo in aspettativa, chiedendo al Comune il pagamento dei contributi.


(puoi anche ascoltarlo in versione MP3:audio sindaco)

Grazie presidente. Mi alzo in piedi per rispetto ad ognuno di voi e per il rispetto che fino ad oggi non c’è stato nei miei confronti, per una campagna denigratoria, nei riguardi degli organi di stampa, nei riguardi di una persona la quale credo che dalla mia relazione avrà da esprimere alcune sue attenzioni.
Si fa più caso delle volte a denigrare. Perché chi denigra ha più facilità di avere l’attenzione dai media. E poter poi informare chi è denigrato cosa ne pensa, che cosa ha deciso, che cosa vorrà fare.
E non è stato detto nulla di quanto hanno fatto, di quanto hanno messo in atto a Carpice, 150 milioni di euro di un ospedale, che non so quando si farà e dove Santena aveva messo disposizione il proprio terreno, adibito ad ospedale, dove portava un risparmio di 30 milioni, ma tutto questo nessun organo di stampa l’ha scritto. In quelle riunioni dove c’erano sindaci, dei consiglieri provinciali e regionali, ma perché.
Perché anche voi carissimi media anche fate politica e l’unica cosa vera che ogni tanto leggo sui giornali sapete qual è, la data, quella è vera.
È l’amarezza che mi fa parlare così, perché la disciplina di un’amministrazione, le commissioni sono consultive non sono deliberative. La parte deliberativa si chiama il consiglio, comunale, provinciale, regionale, parlamentare.
E qui si delibera qua. Qua chi ha deciso sì in commissione può anche decidere di no. Per cui, avete affrontato e avete anticipato… io avrei avuto voglia di avere il consiglio il giorno dopo, e non tutte queste disinformazioni, anche di cifre, che non so di dove li prendete le cifre, ancora non l’ho capita. Perché, è ovvio, fanno poi scalpore le cifre alle persone che non arrivano alla fine del mese. Ma bisogna sempre sentire la verità, perché io vi guardo in faccia, non mi nascondo dietro le persiane, non mi nascondo dietro un telefonino per izzare. Non mi nascondo dietro a nulla, ho sempre lavorato così e purtroppo non è questo le campagne politiche che dovete affrontare. C’è una campagna provinciale, capisco che qualcuno abbia ambizione della candidatura.
Non pizzicatemi, non attaccatemi, se mi candideranno alla presidenza della provincia non è colpa mia se dovesse succedere, non è colpa mia. Se qualcuno della città deve essere candidato come consigliere provinciale, non si dimentichi che è stato consigliere comunale e forse anche lui all’epoca si mise in aspettativa. Ma è più facile poter buttare fango su chi non ha organi di stampa a sua disposizione.
Signor presidente, signori consiglieri, ritengo doveroso esprimere il mio pensiero in merito all’argomento in trattazione, con particolare riferimento all’intervento di indennità di carica agli amministratori, non ancora deliberato da nessun organo. Ciò per dissipare ogni equivoco e in particolare tutte le maldicenze e disinformazioni di questi giorni che sono state tante e tante e gratuite.
Ho scritto una cosa perché mi è venuta, perché mi ricordo questo grande artista di teatro, che quando recitava non aveva nessun suggeritore, qui mi sa tanto che c’è qualche suggeritore dietro per aver montato tutta questa panna.
Necessita chiarire che la legge mette in capo al comune l’obbligo di versamento dei contributi previdenziali dei sindaci e altri amministratori che siano dipendenti in aspettativa non retribuita, a richiesta degli stessi. Mi permetto di ricordare gli articoli di legge 81 e 86 del decreto legislativo 267 del 2000, altresì agli atti sono stati acquisiti i pareri dell’Anci forniti anche da altri Comuni con casi uguali al nostro.
Pertanto gli atti amministrativi sono stati fatti nel rispetto della legge e nella massima trasparenza. Di contro cosa ricevo in cambio? Pettegolezzi, illazioni, volgarità, ma tanta solidarietà, ve l’assicuro. Non scherzo, sono lì scritti; ci sono 127 sms di solidarietà. Mi rivolgo ai consiglieri mi scuso con la gente presente.
Però nessuna riconoscenza per quanto già dato e dò a questa città. Quei pochi aiuti che Nicotra ha fatto arrivare dallo stato, silenzio, di niente, non scrivere nulla, lì non scrivere nulla mi raccomando…
Sono soldi nostri… qualcuno li ha fatti arrivare, ma guarda caso non bisogna scriverlo e tutto passa nel dimenticatoio. Avevo più apprezzamento da Villastellone, da Moncalieri e da Trofarello e la mia città doveva tenere nascosto quanto Nicotra è riuscito a far raggiungere. SI parla di un milione di euro, 500 per il ponte e 500 per la casa alpina che abbiamo. A fondo perduto, cioè non da restituire. Ma non bisogna dirlo se no si reclamizza troppo il prodotto Nicotra, ma vi assicuro che i santenesi veri non hanno bisogno del giornale, ve lo assicuro. Ci conoscono tutti, conoscono quanto pesiamo. Quotidianamente lavoro al servizio di tutti, compreso nelle pause pranzo. Mi scuso con i dirigenti, i quali delle volte li obbligo a venire con me a pranzo – che firmo e mi è trattenuto il costo, non me lo regala il Comune. E mentre pranziamo non raccontiamo le barzellette, continuiamo a lavorare.
Forse do fastidio perché il comune si è risvegliato in un anno di attività. Ho dato un po’ una sprona, mi scuso con i dirigenti, è il mio metodo, non riesco a cambiarlo. Piaccio oggi anche ai dipendenti che prima mi illazionavano, non ero sopportabile.
Osservo, propongo e stimolo gli uffici per servire al meglio i cittadini, facendomi carico anche di compiti e funzioni che non mi competono. Ricevo anche senza appuntamento, in qualsiasi ora del giorno, incontrandomi anche per strada non c’è bisogno di prendere appuntamento. Se si può chiarire e risolvere il problema lo risolviamo, senza dire prendi un appuntamento.Non ho mai detto a nessuno di prendere appuntamento se mi incontra per la strada. Certamente, come fanno alcuni specialisti, non sto seduto al bar, sotto i portici, a pontificare e denigrare le altrui attività senza alcuna cognizione di causa.
Credetemi, è l’amarezza che mi ha portato a dire tutte queste cose, l’amarezza di aver dato tanto, di dare tanto e di contro di essere oggetto di attacchi che superano ogni logica di comportamenti che possano definirsi – perdonatemi – umani, perché in questi giorni è una cosa spaventosa. Non ho ucciso nessuno. Guardo in faccia i miei figli tutte le mattine e sono orgoglioso della mia onesta nei riguardi della mia famiglia e dei cittadini che mi hanno eletto, tutti anche quelli chi non mi ha eletto.
Perché questa è trasparenza e non le telefonate carbonare, anche se l’inizio del sistema carbonaro è nato da Napoleone III. A furia di imparare qualcosa su Cavour, ho imparato anche questo: che i primi carbonari li ha tirati fuori Napoleone III con Cavour, che si incontravano in mezzo ai boschi per non farsi vedere.
Io amo questa città. L’ho sempre amata e l’amerò sempre e nulla potrà scalfire questo mio sentimento, il mio impegno costante nel servire la città ed i cittadini non cesserà giammai. (pausa di qualche secondo)
Metto in evidenza che avevo convocato la riunione di giunta l’11 di settembre, dove si proponeva questa variazione di bilancio. Nulla è nato in quella riunione, anche se mi sono dovuto assentare per la morte, di una malattia incurabile, dell’onorevole di Biella, che in questo momento mi manca anche il nome, ho l’amnesia del nome …Lavagnini, Roberto Lavagnini, per cui lasciai la giunta perché avevo l’impegno di portare un saluto a un caro amico e ex collega.
In quella sede, successivamente all’11 settembre, ho convocato – e si può vedere anche dalla stampa dei telefonini – la maggioranza. Per cui non c’è stata disattenzione da parte mia di nascondere ad alcun chi o alcun che, quello che si stava per operare se si poteva operare. Soltanto per una chiarezza, che non c’era bisogno di dirlo ai giornalisti. Questo è il luogo dove bisogna parlare, se si ha una maturità politica.
Desidero pubblicamente ringraziare tutti i consiglieri e gli assessori di maggioranza che nell’incontro di lunedì mi hanno manifestato la loro fiducia e la grande solidarietà. Gliene solo pubblicamente grato a tutti. Mi scuso con voi perché anche voi avete subìto, ovviamente in questi giorni, quello che, di riflesso ci siete anche voi, perché siete vicino a me. Mi scuso con tutti voi. Ognuno ha un’attività e per colpa di questa denigrazione voi avete subìto dei danni. Perché la fiducia, amici miei, la stima, sono fondamentali per il sottoscritto.
Mentre non sopporto i ricatti di tipo – ti voto, se mi voti questo. Cosa che si verificavano le passate legislature. Scusatemi, ma come diceva Pertini, visto che a tanti di noi è piaciuto questo grande presidente, chi ha carattere ha un cattivo carattere. Ho posto la questione nella riunione di lunedì perché pensavo non avrei mai dato esecutività ad un qualcosa di mio personale, senza avere un consenso dell’intera maggioranza. Subito dopo la riunione mi sono posto la seguente domanda: come poteva riporsi questa grande fiducia che avevo dalla mia maggioranza e mi ha accompagnato a casa quella sera, dall’amarezza di quello che avevo constatato.
Il mio assessore Gaude e qui non è qualcuno o i giornali, che mi hanno fatto decidere questo che ho deciso, ma è tutto un insieme di x e y, e di atteggiamenti di bassissimo livello. La sera stessa, senza avere subìto nessuna pressione, a prescindere dalla campagna stampa del giorno dopo, ho maturato la mia iniziativa: la decisione di rinunciare al versamento dei contributi previdenziali da parte dell’ente comunale, con decorrenza dal primo di settembre. Come ho comunicato agli uffici e da come ho comunicato agli uffici quando mi sono messo in aspettativa, di provvedere al rimborso dei contributi versati, qualora non mi spettassero e per questo riguardano luglio e agosto. Se non mi spettano devono essere recuperati immediatamente. Ma l’avevo già firmato questo quando mi sono messo in aspettativa, e di conseguenza tutte queste denigrazioni continue sono …ma ragazzi fate politica, fate amministratori o fate soltanto immagine pubblicitaria di ognuno di voi? Non serve, non si denigrano le persone senza minimamente sapere la verità dei fatti e degli atti.
Per concludere e per inquadrare la questione in modo corretto, mi permetto di ricordare e chiarire che dagli inizi degli anni ottanta il sottoscritto svolge attività di imprenditore e di dirigente di una azienda privata. Ciò chiaramente prima di entrare in politica e di essere stato eletto sindaco. Come fanno fede le dichiarazioni dei redditi che non sono dichiarazioni private. Le dichiarazioni dei redditi di ognuno di noi sono pubbliche. Pertanto l’inquadramento da dirigente non è causale, come ho letto su alcune pagine, ma è la logica e la conseguenza della professionalità che mi viene riconosciuta, e da essa dipendono gli inquadramenti giuridici ed economici. I quali, altro non sono, che la corretta applicazione di un contratto di lavoro. Dove avete preso quei 20 mila euro mensili ditemelo, perché l’avete aumentato di qualche migliaio di euro, però ovviamente, dà corposità. E’ ovvio e banale dire che allo stipendio di un dirigente industriale corrisponde un monte contributivo significativo, ricordo bene ogni dichiarazione di reddito quanto pago, lo ricordo molto bene.
Detto in altre parole, non sono diventato dirigente grazie alla carica di sindaco né mi sono arricchito svolgendo attività di amministratore pubblico. Anzi a me la politica è costata molto, anche a livello di salute, perché ho un fegato, se dovessi dare un morso ci lascerei i denti nel morso che do. Ecco questo è più bello, scrivetelo.
Vorrei chiarire un concetto, così lo potete scrivere. Il partito non era al corrente di quello che aveva fatto un mio uomo di governo. Perché per chiarezza, le cose si scrivono con verità e dei giornalisti che hanno professionalità parlano non con l’assessore, ma parlano con i dirigenti di partito, con il segretario provinciale o con il segretario nazionale, perché se no diventano diffamazioni. E le cose non sono piacevoli per coloro che leggono e per coloro poi che scrivono. Per qui c’è una inesattezza e tengo a precisarla. Perché gli organi di partito dirigenziali mi hanno telefonato, non ho chiamato io, chiarisco anche questo concetto. Il segretario provinciale, nella persona di Caterina Ferrero, mi ha detto – leggo una cosa, martedì sera ovviamente, che mi dispiace, vorrei capire. Parlando con il nazionale, nessuno era al corrente. Io credo di essere stato, perché sono qua oggi, un alto dirigente nazionale. Per cui scriviamo delle volte delle correttezze, lo dico nel luogo più esatto.
E poi, per concludere, prima di passare al mio emendamento, richiamo l’attenzione ai giornalisti, perché è una cosa delicata. La sentenza della Corte europea per i diritti dell’uomo, di Strasburgo, sancisce la condanna di un giornalista per diffamazione – e qui lo esaminiamo alla luce del caso concreto, se l’interesse del pubblico e l’intento del giornalista giustifichino l’eventuale ricorso a provocazioni e ad esagerazioni. E quando un politico o un uomo di potere perdono la reputazione a causa di una campagna orchestrata, che si rivelerà troppo tardi infondata, non si da certo prova di civiltà.

–Il sindaco ha chiuso il suo intervento leggendo l’emendamento preparato a seguito della sua decisione di rinunciare al versamento dei contributi previdenziali da parte del Comune, a partire dal primo di settembre.