L’aspettativa mancata di Benny diventa La favola bella…

SANTENA – 31 ottobre 2008 – Il dietrofront del sindaco in consiglio comunale in merito all’aspettativa continua ad essere oggetto di interesse e di indignazione. Di seguito il testo del volantino distribuito ai cittadini durante il mercato di giovedì mattina. Il documento è firmato dai gruppi consiliari Unione dei Moderati per Ansaldi e Insieme per Santena.

Il volantino distribuito al mercato
Il volantino distribuito al mercato

La favola bella…

C’era una volta (e c’è ancora) una ditta di Fossano, nata il 24/04/08 ed operativa dal 16/06/08, con un capitale sociale di euro 30.000.
C’era una volta (e c’è ancora) Benedetto Nicotra, Sindaco di Santena in carica, con una indennità  di circa  euro 3.000  al mese, che  viene assunto il 16/06/08 dalla ditta di Fossano con uno stipendio di euro 17.800 al mese.
Mica male, con una cifra del genere mediamente ci camperebbero una dozzina di famiglie di operai o un bel numero di precari o una quarantina di pensionati al minimo.
Ed invece no! Dopo solo 11 giorni lavorativi il nostro Sindaco si mette in aspettativa: rinuncia allo stipendio di euro 17.800 mensile, si riprende la sola indennità con una perdita secca di  euro 16.300 al mese .  Inverosimile, anche nel mondo delle favole!
A fronte di cotanto sacrificio, però, al nostro Benny è concessa una “piccola” consolazione, prevista dalla Legge. Dal 1/07/08 (giorno in cui Lui si mette in aspettativa) il Comune di Santena deve pagare euro 6.360 al mese per contributi Inps al Sindaco.
La bella storia crea, indubbiamente, difficoltà a tanti.
Infatti:
-la ditta di Fossano è sedotta ed abbandonata. Aveva investito molto sul dirigente Nicotra,  ha costruito un’azienda sulla sua “figura” e dopo soli 11 giorni di lavoro viene piantata in asso;
-Il Comune di Santena sborsa euro 12.720 per luglio e agosto. A settembre la cassa  comunale è vuota e a settembre non può pagare euro 6.360 per la pensione di Benny (n.d.r.  6.360 x 13 mensilità fa euro 82.680/anno pari a circa euro 300.000 da ieri a fine mandato, solo per l’Inps), quindi propone una variazione di bilancio in cui toglie risorse da altri interventi possibili e li destina alla pensione di Nicotra dirigente in aspettativa .
MA… L’INCANTESIMO SVANISCE… Quando la notizia diventa di dominio pubblico, un gran numero di cittadini santenesi, i Gruppi di opposizione, i giornali, un Assessore della sua Giunta e parte della sua stessa maggioranza, tutti sbigottiti e sdegnati, costringono il Benedetto a fare retromarcia. Nel Consiglio comunale del 26 settembre il Sindaco rinuncia infatti all’impresa lamentandosi (tantissimo e con toni molto accesi) dell’ingratitudine dei Santenesi.
La favola è finita.  Non sappiamo quanti dei nostri concittadini l’abbiano gradita: a noi è piaciuta proprio poco, non ci siamo certamente divertiti e siamo  molto preoccupati.
Infatti, la gran parte dei Santenesi sta vivendo tempi difficili e per molte famiglie si preannuncia un inverno durissimo. Questo balletto di denaro pubblico o privato è un giochino che offende le nostre intelligenze sonoramente prese per i fondelli e non rende giustizia ai molti che quotidianamente hanno la necessità di contare pochi euro per la spesa alimentare ed il pagamento delle bollette, comprese quelle per i servizi pubblici.
Non è tempo di favole. Vogliamo essere governati da persone serie, responsabili, consapevoli dei tempi che viviamo e che abbiano il massimo rispetto nel gestire il portafoglio di tutti.

Cicl. In proprio – ottobre 2008