Ages: commissariamento con o senza Egidio di Sora?

SANTENA – 27 NOVEMBRE 2008 – Il Tribunale di Asti stamattina ha discusso la richiesta di commissariamento dell’Ages depositata nei giorni scorsi dagli avvocati dei sindacati e della Fiat. Nelle prossime ore è attesa la decisione: gestione commissariale con la proprietà completamente esautorata o gestione congiunta con la proprietà.

L’udienza è iniziata alle 11,30. Prima di cominciare la seduta si è dovuta trovare un’aula più grande di quella che era inizialmente assegnata: la pattuglia di sindacalisti e Rsu dei due stabilimenti, di Santena e Asti, raggiungeva la quarantina di persone. Dopo la certificazione della presenza degli avvocati – in rappresentanza della Fiat, dei lavoratori e della proprietà – la seduta è continuata con la presentazione da parte della proprietà di una memoria difensiva. In aula era presente l’imprenditore Egidio Di Sora.
Per i legali dell’Ages le difficoltà del gruppo sarebbero contingenti e dovute al perdurare di alcune criticità legate anche al momento congiunturale negativo che ha investito il mercato automobilistico, ma non ci sarebbero i presupposti per arrivare al commissariamento.
Invece gli avvocati di Fiat e del sindacato hanno indicato nell’amministrazione straordinaria l’unica strada da percorrere per salvare il gruppo Ages.
Il giudice ha ora davanti a sé due strade: la gestione commissariale che esautora completamente dalla gestione la proprietà oppure il commissariamento congiunto, che vedrebbe lavorare insieme il commissario nominato dal Tribunale e la proprietà.
I legali della Fiat e quelli del sindacato hanno apertamente chiesto che la gestione sia solo del commissario e che la proprietà venga completamente esautorata.
Nei brevi interventi degli avvocati della Fiat è arrivata la notizia che la casa automobilistica, in questi giorni, attraverso società collegate, ha pagato alcune fatture all’Ages che dovrebbe quindi essere nelle condizioni di accreditare i salari relativi a novembre. La protesta dei lavoratori con l’avvio dello sciopero e dell’assemblea permanente davanti ai cancelli era scattata a seguito del pagamento di appena il 70 per cento del salario di ottobre; il restante 30 per cento era poi arrivato dopo una serie di incontri in Regione e all’unione industriale e ulteriori mobilitazioni, compreso il blocco di alcune arterie stradali circostanti lo stabilimento di Santena.
La seduta è continuata a ritmo serrato con i legali della proprietà che hanno chiesto la gestione commissariale  congiunta per evitare la  completa messa da parte  della proprietà nella gestione.


Il giudice, sentite le parti, si è preso un po’ di tempo per esaminare la situazione e decidere quale strada indicare. La seduta è stata aggiornata. Appena prima della mezza, sindacalisti e Rsu erano già fuori dall’edificio del Tribunale e si sono avviati verso gli stabilimenti di Asti e Santena per raccontare quanto accaduto ai compagni che dal 3 novembre scorso presidiano i cancelli.  La decisione del Tribunale dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.