Ages, sindacati e Rsu incontrano il commissario giudiziale

SANTENA – 6 dicembre 2008 – Ieri pomeriggio, venerdì 5 dicembre, presso la sede dell’Unione industriale di Torino, si è svolto l’incontro tra il commissario giudiziale dell’Ages, Maurizio Civardi, alcuni suoi collaboratori, esponenti dell’Unione industriale, il responsabile del personale Ages, i sindacati e le Rsu.
La riunione la raccontano: Enrico de Paolo, Filcem Cgil; Salvatore Scalia, della Femca Cisl e Gerardo di Martino, della Rsu. Lo fanno durante un incontro, sabato mattina, a mezzogiorno, attorno a un tavolo sotto al gazebo riscaldato, allestito davanti ai cancelli, per il presidio che va avanti dal 3 novembre scorso.

Il confronto a Torino si è aperto con l’intervento del commissario Civardi che ha fatto il punto della situazione, a pochi giorni dalla sua nomina da parte del Tribunale di Asti. Il commissario ha ora trenta giorni di tempo per presentare al Tribunale una relazione sulla situazione dell’Ages. In base a questo documento il Tribunale di Asti deciderà quale strada intraprendere. Due sono le alternative: la prima, considerata ovviamente negativa dai sindacati, è quella della fallimento; la seconda è l’assegnazione dell’amministrazione straordinaria. In questo caso il ministero delle Attività produttive sarà chiamato a nominare da uno a tre commissari, magari confermando quello attuale.

Anche per quanto riguarda l’amministrazione straordinaria ci sono due strade percorribili: un cammino di risanamento che vede lavorare affiancati i commissari nominati da Tribunale e l’attuale proprietà; oppure una amministrazione straordinaria senza la proprietà. In entrambi i casi si dovrebbe poi arrivare alla cessione a terzi del gruppo Ages.  Questo è il percorso previsto dalla legge. Spetterà dunque al Tribunale valutare se, nel caso dell’amministrazione straordinaria, l’attuale proprietà vada o meno estromessa del tutto. Nell’udienza dei giorni scorsi i legali della Fiat, così come quelli del sindacato, si sono espressi per un completo allontanamento della proprietà. Bisognerà dunque vedere quanto peserà la richiesta dei legali dell’industria automobilistica.  Allo stato dei fatti, è ragionevole pensare che, per risanare questa azienda, l’opzione che dovrebbe prevalere dovrebbe essere quella della gestione commissariale con la messa da parte della proprietà. Ma questo si vedrà. Una notizia è certa, dal 1° dicembre, con l’arrivo del commissario giudiziale, la proprietà, Egidio di Sora, è estromesso e potrà varcare i cancelli solo se convocato dal commissario. E questo viene considerato positivo, all’unanimità, da sindacati, lavoratori e Rsu.

Sempre a proposito di Egidio di Sora il sindacato ha chiesto al commissario di mettere nero su bianco che l’imprenditore ciociaro potrà varcare i cancelli solo in caso di convocazione. Tutto questo perché, una volta avuto questo documento, il presidio avviato da oltre un mese, non avrebbe più motivazioni. Infatti, dal 3 novembre, i lavoratori sono davanti ai cancelli per difendere il loro posto di lavoro. Hanno voluto presidiare giorno e notte lo stabilimento per evitare che la proprietà potesse minare le capacità produttive portando via macchinari. Ora che la proprietà è messa fuori gioco dal Tribunale, l’obiettivo è stato raggiunto e il presidio può anche essere smantellato.

Il presidio è stata una scommessa vinta dai lavoratori: non è stato assolutamente facile assicurare la continuità della presenza per oltre un mese, giorno e notte, nei giorni feriali come in quelli festivi, sotto il sole, come in balia della pioggia, della neve e del gelo di notte come al mattino presto. In base all’incontro all’Unione industriale la prossima settimana questo documento dovrebbe arrivare e quindi appare ragionevole pensare che, sempre la prossima settimana, il presidio potrebbe anche essere smantellato.
Sindacalisti e Rsu continuano il racconto della riunione all’Unione industriale spiegando che dalla relazione del commissario è emerso chiaro come la situazione finanziaria dell’Ages sia disastrosa. Ad esempio al suo arrivo, questa settimana, per far ripartire la produzione, il commissario ha dovuto rincorrere il pagamento del combustibile per il riscaldamento.

Dal commissario è arrivato un giudizio positivo sulle maestranze, che hanno capito la situazione in cui versa lo stabilimento santenese e che sono state da lui definite collaborative. Un giudizio relativamente positivo è arrivato anche per le possibili prospettive produttive. Per i prossimi giorni il commissario giudiziale ha in agenda un incontro con la Fiat, da lì potrebbero arrivare informazioni utili per meglio definire le future prospettive dell’Ages.

La riunione è proseguita affrontando il discorso della nuova cassa integrazione. Con la sentenza che dichiara lo stato di insolvenza ai fini dell’ammissione alla procedura dell’amministrazione straordinaria i lavoratori possono accedere alla cassa integrazione straordinaria per crisi.  Per avere la cassa occorre però siglare l’accordo al ministero del Lavoro. Mentre sinora la cassa arrivava dopo un accordo in sede Regionale, siccome lo stato di insolvenza riguarda il gruppo Ages, che ha stabilimenti anche fuori del Piemonte, la competenza ora passa al ministero  del Lavoro. Nei prossimi giorni la richiesta di cassa integrazione straordinaria per tutti i lavoratori sarà formalizzata a Roma. Sempre rispetto alla cassa il commissario ha dichiarato che c’è la disponibilità rispetto alla rotazione. Per poter avere l’anticipo della cassa integrazione si sta lavorando nell’ambito degli accordi avviati dal comune di Torino, che fa da capofila per tutti i Comuni della Provincia. In questo modo i soldi della cassa vengo anticipati ai lavoratori sino a che non arriva l’autorizzazione del ministero e il pagamento diretto dall’Inps. Sindacato e Rsu spiegano: la cassa verrà richiesta per tutti i seicento dipendenti di Santena, Asti e Ceprano. Per la pausa natalizia è previsto il fermo degli stabilimenti di poco inferiore a un mese; si riprenderà dopo l’epifania.

Nella riunione il commissario ha spiegato che lui ha preso in carico il gruppo a partire da dicembre e che non ha alcuna competenza per la vicenda dei mancati pagamenti dello stipendio di novembre. Sindacato e Rsu spiegano che per lo scorso mese di novembre l’Ages non ha chiesto la cassa integrazione. L’azienda ha inviato ai lavoratori una lettera dove li invitata a stare a casa. In sostanza i lavoratori chiederanno all’Ages il pagamento integrale della retribuzione di novembre. Le richieste saranno discusse dal Tribunale il 26 marzo 2009, quando sarà esaminato lo stato passivo complessivo.
Nella riunione all’Unione industriale è emerso, così come riporta la sentenza del Tribunale ordinario di Asti, che il gruppo ha un’esposizione debitoria, aggiornata al 31 dicembre 2007, pari a oltre 77milioni di euro e possa contare su un’esigua liquidità, pari a poco oltre i 400mila euro.
Dopo avere ripercorso l’andamento della riunione, Enrico de Paolo, rimarca: “Il mancato versamento dello stipendio di novembre è da ritenersi l’ultimo colpo di coda di questo imprenditore ai danni dei lavoratori. Come riferito dagli avvocati della Fiat in Tribunale ad Asti, il gruppo torinese aveva pagato all’Ages alcune fatture per permettere il pagamento delle spettanze ai lavoratori. Nonostante questo la proprietà ha messo in atto l’ennesima beffa: ha bloccato i pagamenti. Noi ci auguriamo che le indagini che verranno portate avanti dal tribunale possano ricostruire i movimenti di capitali anche per capire che fine hanno fatto e che destinazione hanno preso. Restiamo altresì in attesa di poter conoscere i movimenti economici che stanno alla base della costituzione in questi anni di alcune società da parte della proprietà”.
Tocca a Salvatore Scalia, riassume l’umore dei lavoratori: “La nostra speranza è che il lavoro avviato con l’ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria non faccia emergere un passivo tale  da impedire la prosecuzione dell’attività produttiva. Noi tutti ci auguriamo che l’iter avviato possa portare alla cessione a terzi del gruppo Ages. Le maestranze hanno voglia di potersi riscattare. L’amministrazione  straordinaria per ora ci consente di scongiurare il fallimento che poteva essere chiesto da chiunque”.


L’incontro si chiude con la notizia dell’avvio di una sottoscrizione a premi. Sono stati acquistati un televisore, un navigatore satellitare, una bicicletta, una macchina fotografica e altri premi. Per metà della prossima settimana dovrebbero essere disponibili i biglietti che saranno venduti a  due euro. L’obiettivo è quello di raccogliere fondi per le situazioni più delicate. La sottoscrizione verrà avviata a Santena, nei Comuni vicini e, naturalmente, anche nelle fabbriche di tutto il Torinese. Sempre con l’obiettivo di aiutare le famiglie dei lavoratori più in difficoltà si sta lavorando per aprire un conto corrente bancario dove i cittadini possano indirizzare aiuti in denaro. Tempo qualche giorno e saranno disponibili i biglietti e il numero di conto corrente da utilizzare.

filippo.tesio@tin.it