A Santena la Caritas assiste 70 nuclei familiari

SANTENA – 12 dicembre 2008 – Settanta famiglie assistite, 195 persone in tutto, di cui 56 minori.  Sono questi i numeri dell’impegno portato avanti in città dalla Caritas parrocchiale. Ogni mese i nuclei assistiti ricevono un pacco di generi alimentari che pesa dieci chilogrammi. Nel corso del 2008 i volontari hanno distribuito 8.500 chilogrammi di pasta, olio, zucchero e altri generi alimentari.

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I volontari della Caritas parrocchiale, sotto la guida della presidente Marisa Elia, si ritrovano al Centro culturale, di piazza Martiri, ogni secondo mercoledì del mese, per programmare le attività e organizzare al meglio questo servizio.  Negli ultimi anni un segnale forte è arrivato: mentre prima la maggioranza delle persone che chiedeva un aiuto era straniera oggi prevalgono gli italiani.
I nuclei familiari entrano in difficoltà a causa del basso reddito, per la perdita del lavoro, in caso di sfratto e quando arriva una grave malattia. Bussano alla Caritas i senza lavoro, arrivano richieste anche dai nuclei  monoreddito e dalle persone con pensioni basse. Non mancano domande di aiuto di donne a seguito di separazione; quando la famiglia scoppia a pagare le conseguenze maggiori sono i soggetti più deboli.
Da anni, il giovedì mattina, presso l’ufficio parrocchiale la Caritas apre lo sportello sociale; una sorta di centro di ascolto che raccoglie la domanda di aiuto. Ogni settimana, dalle 9 alle 11, oltre a richieste di alimenti arrivano persone in cerca di lavoro, altri fanno presente che hanno necessità di un minimo di mobili per arredare i locali dove risiedono.
Negli ultimi anni è andata aumentando il numero di donne di mezza età, anche italiane, che si propongono come badanti: l’offerta è superiore alla domanda e non c’è lavoro per tutte. Negli uffici della parrocchia arrivano anche famiglie e datori di lavoro disponibili a impiegare badanti e alla ricerca di lavoratori. I volontari della Caritas negli anni hanno costruito una struttura a rete, anche con il settore pubblico e, in molti casi, le persone in difficoltà trovano una soluzione, anche se non sempre è definitiva.
Gran parte degli alimenti distribuiti arriva dal Banco alimentare di Moncalieri. Ogni mese la Caritas integra questi alimenti con l’acquisto di generi per oltre 300 euro. I fondi necessari arrivano dalla parrocchia; da anni, la metà delle offerte ricavate duranti i funerali, viene dirottata alla Caritas.
Da Marisa Elia, arriva un appello: “Mentre le persone che hanno bisogno di aiuto vanno aumentando, il numero dei volontari va riducendosi. Diventare volontario non è difficile ed è una esperienza che fa crescere e maturare. Ogni volontario segue un gruppo di nuclei familiari. Oltre alle attività sul campo, con la distribuzione degli aiuti, la Caritas offre alcuni momenti di formazione utili per fornire un corretto servizio a chi è in difficoltà”.

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Una iniziativa che la Caritas ha in corso è quella della Cesta della solidarietà: durante il tempo di avvento e per tutto il periodo natalizio viene promossa una raccolta di generi alimentari a lunga conservazione (pasta,riso, zucchero, scatolette di tonno e carne, pelati, biscotti). Considerata la crisi occupazionale che sta mettendo  a dura prova i bilanci di molte famiglie la Caritas ha pensato di anticipare il periodo di raccolta. Da alcuni giorni la cesta della solidarietà è stata posizionata nella grotta della chiesa parrocchiale, pronta per accogliere i generi alimentari che i santenesi vorranno depositare. Tutti gli alimenti raccolti finiranno alle famiglie che fanno difficoltà ad arrivare a fine mese.