C'è un grave problema in città: dove si deve sedere il vicepresidente del consiglio comunale?

SANTENA – 12 dicembre 2008 – C’è un grave e delicato problema in città: occorre stabilire in quale sedia si debba sedere il vice presidente del consiglio comunale Massimiliano Miano. Per risolvere questo dilemma è stata convocata la conferenza dei capi gruppo.

In una missiva di oggi, 12 dicembre 2008, il presidente del consiglio Santino Cascella ha scritto agli otto capigruppo. Il linguaggio è freddo: “Oggetto: Convocazione conferenza dei capi gruppo. Ai sensi dell’articolo 64, comma 2, del vigente Regolamento del Consiglio comunale, si invitano le SS.LL. a intervenire alla conferenza in oggetto che avrà luogo mercoledì 17 dicembre – alle ore 12,30 – presso il palazzo comunale – ufficio del Segretario generale – per la trattazione del seguente ordine del giorno: esame ipotesi di diversa collocazione nell’aula consiliare del vice presidente del consiglio comunale; varie ed eventuali. Si ricorda che, nell’impossibilità di partecipare, a norma dell’art. 64, comma 1 del Regolamento del consiglio i capi gruppo possono conferire delega ad altro consigliere. Distinti saluti”.
Ma sentiamo alcuni protagonisti di questa vicenda. Massimiliano Miano spiega: “Sia chiaro che si sta discutendo della mia collocazione fisica e non di quella politica; io appartengo ai Moderati e resto all’opposizione. L’amministrazione ha ritenuto di riunire la conferenza dei capigruppo per una questione di forma. Per la buona funzionalità dei lavori del consiglio comunale è bene che io, in quanto vice presidente del consiglio comunale, sieda vicino al presidente che, a sua volta, è seduto vicino al sindaco e al segretario comunale. E’ tutto qui. Per una questione formale per decidere questo spostamento – secondo quanto prevede il regolamento – si è dovuto riunire la conferenza dei capigruppo”.
Santino Cascella, presidente del parlamentino cittadino, afferma: “E’ proprio così, la disposizione in consiglio dei consiglieri è normata dal regolamento. Per spostare la collocazione di un componente del consiglio mi hanno spiegato che si deve riunire la conferenza dei capigruppo”.
Il regolamento del consiglio è stato cambiato da pochi mesi: lo ha fatto la maggioranza per avere maggiore discrezionalità sullo svolgimento dei lavori. Il presidente del consiglio quando è stato eletto faceva parte della coalizione che appoggiava il sindaco; con il tempo si è prima staccato da Alleanza nazionale e poi ha cominciato a muoversi in autonomia rispetto alla maggioranza. Cascella ammette: “La coalizione del sindaco Nicotra ha modificato il regolamento del consiglio per ridurre la mia autonomia rispetto alle decisioni sui lavori del parlamentino cittadino. In qualsiasi altro Comune del pianeta il presidente potrebbe decidere il semplice spostamento di collocazione di un consigliere. Invece qui a Santena si potrà decidere solo se lo vorrà la maggioranza. Sinora le richieste di spostamento sono state tutte bocciate dalla maggioranza”.
Bruno Ferragatta, capogruppo dell’Unione centrosinistra, è il primo che protesta, non appena ha avuto fra le mani la convocazione: “Ma qui siamo fuori di testa. Non ritengo morale riunire i capigruppo, spendendo tanto di gettone di presenza, per discutere di un solo punto, quello relativo alla posizione della sedia del consigliere Miano. Oltretutto ricordo che nei mesi addietro avevamo già contestato la collocazione dei tre gruppi di minoranza: la maggioranza non ha accettato di discutere le nostre richieste”.
Per la cronaca va detto che il consiglio cittadino vede davvero una collocazione inusuale dei gruppi politici. La maggioranza è posizionata al centro rispetto alle 21 sedie; alle due ali ci sono i tre gruppi di opposizione, a sinistra c’è l’Unione Centrosinistra, mentre a destra ci sono gli altri due gruppi di minoranza: Insieme per Santena e l’Unione dei Moderati.
Patrizia Borgarello, capogruppo della Lega Nord, fatica a rilasciare una dichiarazione diplomatica: “Quando ho letto l’ordine del giorno mi sono chiesta se davvero non ci fossero problemi più importanti da affrontare. Se hanno ritenuto di convocare i capigruppo, evidentemente per qualcuno questo è davvero un problema serio”.
La città attende dunque le decisioni che la conferenza dei capigruppo prenderà nei prossimi giorni, il 17 dicembre; e già il 17 per qualcuno non è un numero che porti poi troppo bene…