Ages: a novembre busta paga dimezzata. Lo stabilimento chiuso fino al 12 gennaio

SANTENA – 1° gennaio 2009 – Tutto fermo allo stabilimento Ages fino al 12 gennaio. Anche il presidio, sotto il gazebo davanti ai cancelli, funziona poche ore durante la giornata. Tanto quanto basta per consentire ai delegati di trasmettere le informazioni direttamente ai lavoratori che vengono a chiedere novità. Poi ci sono sempre i telefonini; e quelli dei delegati, anche in questi giorni di festa, trillano di continuo. I lavoratori chiamano per sapere le ultime novità, anche quando non ce ne sono. Come per tutti, anche per i lavoratori dell’Ages questi giorni di festa trascorrono in famiglia e con gli amici. Di seguito, in breve, un aggiornamento della situazione.

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La situazione in fabbrica è questa: il 29 dicembre scorso sono terminate le operazioni di inventario nello stabilimento, poi i lavoratori impegnati in questa operazione e i manutentori hanno lasciato i cancelli. Il piazzale, come la fabbrica, è vuota. Qualche novità arriva dalla situazione pagamenti. Le Rsu spiegano: “E’ stato versato il salario di novembre e di dicembre. Per novembre la busta paga è il risultato delle spettanze di ottobre, decurtata dai giorni di sciopero. La busta riporta spettanze che vanno da seicento ai settecento euro, all’incirca mezzo stipendio. La differenza tra chi ha lavorato e chi è in cassa si aggira sui cento euro. Ma non è detto che nelle tasche dei lavoratori questo mezzo salario ci arrivi. Qualcuno deve far fronte a versamenti Irpef e altro ancora. Ai delegati arrivano telefonate di lavoratori che raccontano di accrediti anche di 50 euro appena, altri ancora registrano accrediti di due-trecento euro. Con cifre del genere è chiaro che l’umore della gente non è dei migliori. Per il mese di dicembre in busta ci sono i giorni lavorati, ma la maggioranza ha quanto spetta in base alla cassa”.

Le Rsu aggiungono: “Sono pochi soldi ma è già meglio che niente. A inizio anno sono in arrivo le scadenze di mutui, nuove bollette e altre spese da onorare. I lavoratori manifestano preoccupazione. Per alcuni le prospettive sono davvero nere. In qualche famiglia quasi serpeggia il panico. Il 9 gennaio è previsto l’incontro a Roma al Ministero per la concessione della cassa integrazione a seguito della dichiarazione dello stato di insolvenza ai fini dell’ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria, dichiarata dal Tribunale di Asti il 1° dicembre scorso. Subito dopo la firma bisognerà riuscire ad ottenere l’anticipo del pagamento dei salari in attesa del via libera definitivo dell’Inps, altrimenti per tante famiglie si metterà davvero male”.

In questi giorni i lavoratori – di concerto con l’ufficio Procedure concorsuali del sindacato – hanno avviato la raccolta della documentazione relativa a tutte le spettanze vantate nei confronti della gestione dell’Ages portata avanti dall’imprenditore Egidio di Sora. L’obiettivo è quello di presentare al Tribunale, entro metà febbraio, l’elenco completo dei crediti: si va dagli undici dodicesimi della tredicesima al Tfr, dal quinto dello stipendio alla situazione dei fondi gomma… Un lungo elenco di mancati pagamenti da presentare al tribunale che sta completando l’esame dello stato del passivo.

Rsu e sindacati hanno una speranza rivolta ai prossimi giorni: “Un primo appuntamento cruciale è fissato ai primi giorni del nuovo anno, quando il tribunale di Asti e il Ministero dello sviluppo economico, dovranno valutare la relazione del commissario  giudiziale Maurizio Civardi e prendere una decisione. Noi ci auguriamo che il fallimento venga scongiurato e venga dichiarata l’amministrazione straordinaria. Rsu e sindacati augurano a tutti i lavoratori un buon 2009, vista la situazione, di questi auguri, ne abbiamo tutti davvero un gran bisogno”.