Santena, azioni di sostegno al reddito e ri-orientamento previste dal Patto per il lavoro contro la crisi

SANTENA – 11 aprile 2009 – Il Patto per il lavoro contro la crisi, redatto dai Comuni del territorio del chierese, facenti parte del Centro per l’impiego di Chieri, nel capitolo due, relativo al “Piano territoriale per il lavoro”, prevede azioni di sostegno al reddito e ri-orientamento. Nei 17 Comuni del chierese i beneficiari saranno 85, di cui dieci santenesi.

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Roma, 4 aprile 2009


Nel Patto per il lavoro contro la crisi, che le Giunte comunali stanno approvando in questi giorni, è scritto: «Pur evidenziando che le politiche attive del lavoro attengono per competenza agli enti sovra ordinati –Provincia, Regione, Stato e Unione europea – le amministrazioni comunali intendono avvalersi della proposta del piano provinciale quale strategia “ponte” in attesa dell’attivazione delle nuova programmazione nell’ambito del Fse – fondo sociale europeo – con il Por – piano operativo regionale – 2007-2013». Inoltre i Comuni intendono stabilire con un protocollo d’intesa le modalità di destinazione delle risorse economiche e gli oneri per ogni Comune in merito alla gestione delle misure. Nell’ambito dei target individuati dalla Provincia saranno definiti numeri e tipologia dei beneficiari. E’ inoltre previsto il coinvolgimento delle associazioni di categoria delle imprese, dei commercianti, delle organizzazioni sindacali, nonché gli enti di formazione professionale e gli istituti professionali, per monitorare i cambiamenti del sistema produttivo in atto, definendo i fabbisogni formativi.

«Rispetto agli orientamenti contenuti nell’atto di indirizzo della Provincia, denominato “Azioni di contrasto alla crisi del mercato del lavoro locale” – è scritto nel Patto – potrebbe essere opportuno attivare un percorso di ri-orientamento dei lavoratori, nel quale sia previsto un sostegno al reddito».

Il Centro per l’impiego di Chieri e i Comuni hanno definito i requisiti dei lavoratori destinatari degli interventi di ri-orentamento. Per prima cosa dovrà trattarsi di cittadini residenti nei 17 Comuni del bacino chierese, con il seguente ordine di priorità:
a) nuclei monoparentali privi di ammortizzatori sociali  – compresa indennità di disoccupazione;
b) precari espulsi privi di ammortizzatori sociali – compresa indennità di disoccupazione;
c) nuclei familiari in cui i coniugi sono entrambi in Cigs o mobilità, in situazione documentata di disagio economico;
d) mobilità giuridica non indennizzata e/o con indennità di disoccupazione con scadenza entro il 30 settembre 2009.

In secondo luogo questi cittadini dovranno possedere un reddito famigliare, attestato con certificazione Isee, inferiore a euro 30.000 e avere subìto, a decorrere dal mese di ottobre 2008, una riduzione del reddito mensile da lavoro, pari o superiore al 30 per cento. In caso di parità, all’interno delle diverse tipologie (a, b, c, d) verrà data priorità ai cittadini in possesso di certificazione Isee più bassa; ai cittadini aventi tra i 25 e i 50 anni, compiuti al 31 dicembre 2008 e, al’interno di questi, ulteriore priorità viene riconosciuta a coloro che hanno età anagrafica più elevata.

Il documento aggiunge che «Ogni Comune aderente predispone la propria graduatoria di priorità, mentre per i Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti si potrà derogare dai parametri dell’età, al fine di consentire l’inserimento del numero minimo dei beneficiari previsti».

Il documento precisa che oggetto dell’intervento è «realizzare azioni di rinforzo delle competenze ai lavoratori e alle lavoratrici di aziende e settori in crisi al fine di favorirne il rientro nel processo produttivo. Il lavoratore in possesso dei requisiti deve sottoscrivere un patto di disponibilità tra ente locale e centro per l’impiego, al fine di ottenere l’erogazione di un sostegno al reddito di euro 530 mensili, o frazioni di giorni a fronte della sua partecipazione ad azioni volte alla ricollocazione lavorativa».

I lavoratori per usufruire del sostegno al reddito dovranno partecipare a uno o più dei seguenti moduli: attività di orientamento e ricerca attiva del lavoro; potenziamento delle competenze trasversali; bilancio di competenze – per soggetti a elevata competenza professionale; tirocinio lavorativo; attività innovative da definire con i partner e con i beneficiari durante il percorso. La durata dell’intervento è di tre mesi, eventualmente prorogabili per altri 3. I lavoratori potranno accedere all’iniziativa presentando domanda di adesione al Comune di residenza.

L’iniziativa sarà promossa attraverso comunicati stampa su giornali locali, locandine, opuscoli, siti internet, sportello dei servizi comunali e attraverso lo Sportello delle opportunità. Il termine per aderire all’iniziativa sarà di trenta giorni dopo la pubblicazione del bando. Le risorse messe a disposizione dai 17 Comuni ammontano a 87.943 euro, pari a un euro per abitante. Santena ha versato euro 10.556. Oltre ai finanziamenti previsti dai Comuni del chierese è previsto un intervento della Provincia di Torino, attraverso il Fondo sociale Provinciale. In tutto i beneficiari di questa iniziativa saranno 85, di cui dieci residenti a Santena.

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Fonte: “Patto per il lavoro contro la crisi. L’impegno dei Comuni del bacino Chierese”. Provincia di Torino – Centri per l’impiego. Chieri, 26 marzo 2009