Santena, La magica notte, spettacolo dell’Araba Fenice nella notte bianca a tutto tango

SANTENA – 01 giugno 2009 – La Compagnia di danza L’Araba Fenice parteciperà con una serie di iniziative alla notte bianca a tutto tango, organizzata dall’Associazione Santena Meeting, per venerdì 5 giugno 2009.

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Alla notte bianca a tutto tango, la Compagnia di danza L’Araba Fenice si presenta con “La magica notte”, una suite tratta da uno spettacolo realizzato per i bambini, ma che affascina anche gli adulti, dedicato al magico mondo di Walt Disney. Venerdì 5 giugno, in piazza san Lorenzo, a partire dalle 21, ci sarà la mitica Trilly; ballando presenterà vari personaggi: Capitan Uncino, Ercules, La Bella e La Bestia e Doremi.

Sempre la Compagnia di danza L’Araba Fenice presenterà una mostra, curata dalla scrittrice e pittrice Lia Cucconi, con disegni dedicati al mondo della danza e una raccolta di poesie inedite dedicate al tango. Lia Cucconi ha presenze artistiche nel settore grafico-pittorico e in quello letterario-poetico. Dal 1970 è presente con mostre personali e collettive ricevendo riconoscimenti. Ha collaborato con poeti nazionali creando disegni per i loro testi.  Fra le ultime mostre importanti: nel 1997 tempere per “L’Angel” di Franco Loi; nel 2002 disegni “11 settembre 2001”; nel 2005 “La realtà e la luce”, omaggio a Simon Weil. Nel settore letterario ha pubblicate numerose raccolte poetiche sia in italiano che in dialetto emiliano.

«Una mostra di disegni acquerellati sulla danza – spiegano gli artisti della compagnia di danza – trova il suo significato nel fissare l’attimo colto dallo sguardo in un supporto fisso, e andare oltre, perché il disegno quale forma d’arte, reinventa l’attimo fuggente e pone il gesto danzante  in una dimensione diversa: fra l’impossibile e l’immaginabile. L’essenza della danza  diventa così, nel suo essere gesto e azione, l’armonia sostanziata dalla musica realtà nel segno. Le poesie sono nella forma di sonetto rovesciato, proposto quale forma femminile, e parlano del tango. Lo esaltano nella sua sensualità, nel suo esprimere la forza dell’animo e della carne che nel traslato poetico diventano la forza spirituale della mente e l’espressione della volontà della ragione. Diventano la danza».

Renato Cosenza, spiega: «La Compagnia di danza L’Araba Fenice con lo spettacolo  Sensual tango ha debuttato,  con il patrocinio del Comune di San Mauro Torinese, in prima nazionale assoluta il 29 gennaio 2009 e l’8 aprile 2009 con la presenza di Loredana Furno. La terza replica è andata in scena sabato 23 maggio al Teatro Serenissimo di Cambiano. Il nome, sovente, condiziona la percezione che si ha di colui che lo porta. La scelta non è stata casuale, vuole evocare attraverso la leggenda dell’uccello che rinasce da se stesso – dalle sue ceneri – la continuità di  una iniziativa  che è anche tesa a dare spazio al talento di giovani ballerini. La Compagnia vedrà negli anni un continuo rinnovarsi dei temi rappresentati e dello corpo di ballo, dando spazio e, si spera, lanciando giovani che vedono nel ballare una ragione di vita e una possibile fonte di sostentamento».

Ma perché uno spettacolo dedicato al tango? Renato Cosenza, risponde: «Il tango così antico ma così attuale, scelto apposta per una Compagnia che sta nascendo. Il tango ha tutta una sua storia, ha radici nel passato già verso la fine dell’800. Ballare il tango vuol dire parlare dell’Argentina e della sua storia ma probabilmente il mix di popoli che l’ha composta, o il ripetersi della storia umana fa si che questa sia comune a molte altre nazioni e popoli. Venendo a conoscenza della storia di questa giovane nazione si può capire molto della struttura del tango: dal 1810, anno della rivoluzione di maggio che ha portato all’indipendenza dalla Spagna, l’Argentina ha avuto una storia con pochi momenti di pace e – relativo – benessere. Come altri stati dell’America Latina, i governi nazionali sono stati un succedersi senza soluzione di continuità di dittature e regimi autoritari che poco hanno fatto per cercare di migliorare, stabilizzare, far crescere la popolazione. Alcuni momenti di relativa tranquillità e pace sociale ci sono stati ma il succedersi delle sciagurate, delinquenziali amministrazioni militari hanno caratterizzato fino a tempi recenti la situazione nazionale. La voluta sottolineatura si riferisce al periodo della dittatura in Argentina è conseguente al fatto che proprio nel 1978, durante lo svolgimento dei mondiali di calcio e durante la partita Olanda-Argentina, per la prima volta la televisione olandese fece cono¬scere a tutto il mondo quella tragica situazione, mandando in onda le immagini dei dimostranti contro il regi¬me».

Renato Cosenza conclude: «Non è compito nostro analizzare politicamente la storia dell’Argentina,  probabilmente non ne siamo neanche all’altezza, ma riteniamo di non sbagliare portando all’attenzione dello spettatore gli avvenimenti cui sono ispirati alcuni balletti. Il nostro compito, come compagnia, è certo trasmettere dei contenuti, creare – plasmare – dei ballerini, crescere nel lavoro di ricerca e coreografia ma anche fare spettacolo, intrattenere, divertire. Parte del balletto è improntata a comunicare al pubblico le nostre idee relative ad argomenti attuali come la guerra e l’omosessualità, un’altra parte rimane più leggera sia come scelta delle musiche sia dei contenuti. Questa parte ha comunque un gran contenuto tecnico con momenti di interpretazione personale dei ballerini, fusione di stili, ricerca di alti momenti di danza. La nostra è una compagnia di danza giovane che cercheremo di far crescere e migliorare sempre più, le idee non mancano, le persone sono valide, la voglia è tanta. La nostra ambizione era realizzare uno spettacolo  che potesse attrarre, divertire e non ultimo trasmettere qualcosa al pubblico, non ci interessa solo riempire il teatro – anche se è di quello che viviamo – ma far sì che l’arte non sia fine a se stessa, per il pubblico e per noi».

INFO
www.compagnialarabafenice.com