Santena, vendita terreni della Masseria, Ansaldi replica al sindaco, a Falcocchio e a Gaude

SANTENA – 16 giugno 2009 – Roberto Ansaldi, capogruppo in consiglio comunale dell’Unione dei Moderati – Udc, replica alle dichiarazioni un po’ pilatesche di alcuni esponenti della maggioranza in merito alla vicenda della compravendita dei terreni di regione Masseria.

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In un contributo inviato oggi, Roberto Ansaldi, afferma: «Leggendo le dichiarazioni del sindaco, di Falcocchio e di Gaude sui terreni della Masseria, rilasciate a rossosantena.it nel giorno del corpus domini, ci è venuto in mente che se Collodi fosse vissuto a Santena avrebbe scritto una storia almeno in parte diversa: sempre con il campo dei miracoli, il gatto e la volpe, ma mastro Ciliegia non sarebbe stato un semplice falegname armato di sega e pialla, ma un industrialotto del legno. Infatti, dire che della cosa non sanno nulla e che si tratta solo di una semplicissima vendita di terreni su cui il Comune non deve entrare, ci sembra una vera esagerazione subito smentita sia dalla realtà dei fatti e dalla versione dell’Assessore Borgarello. Amenità a parte, il comun filo conduttore dei tre intervistati è pressappoco questo: è prematuro …non c’è ancora nessun progetto …vediamo cosa ci propongono, ed altre cose sulla stessa falsariga».

robertoansaldi-16giu09Roberto Ansaldi aggiunge: «Ciò che i nostri amministratori non hanno compreso è questo semplice e chiaro concetto: ciò che preoccupa tanti cittadini non è se nell’area ex ospedale saranno costruiti palazzi o quadri famigliari, ma quali sono le intenzioni dell’amministrazione comunale di fronte a qualsiasi progetto di edificazione di civile abitazione proposto al di la della circonvallazione che – piaccia o meno – rivoluzionerà e per sempre l’assetto urbano, l’economia, la viabilità, i servizi della nostra comunità, ivi compresa l’esondabilità del Banna. Questo è il punto focale, che va ben oltre la tipologia di edificazione che sarà proposta, e su cui né il sindaco né gli assessori si sono ben guardati da esprimere le loro volontà».

Il capogruppo di minoranza continua così le sue riflessioni: «Inoltre il sindaco, con tono naturalmente piccato, ha dichiarato che sulla cosa decide la maggioranza e non l’opposizione. Ci permettiamo di sotto porgli alcuni concetti su cui sarebbe opportuno che la maggioranza rifletta. Primo: sulla materia decide il consiglio comunale e dicono la loro, sia la Provincia che la Regione. Secondo: democrazia significa confronto – soprattutto su temi di grande rilevanza come questo – anche, ma non solo, con coloro che rappresentano due terzi dei cittadini. Terzo: in campagna elettorale due anni fa in nessun programma – e men che meno in quello di Nicotra – si accennava di realizzare un quartiere al di là della circonvallazione. Nel caso, quindi, non è nemmeno applicabile il siloggismo – il treno fischia, Pierino fischia, Pierino è un treno –  secondo il quale votando Nicotra i cittadini sono favorevoli all’operazione. Quarto: è inutile declamare di voler essere il sindaco di tutti se a fronte di una scelta così importante si ha la presunzione di voler decidere per tutti, anche per le generazioni future».

Roberto Ansaldi aggiunge: «Non ce ne voglia il nostro sindaco, ma se non vuole che le voci corrano e i giornali parlino, deve fare una cosa molto semplice e costruttiva: dire come stanno le cose e, soprattutto, quali sono le sue intenzioni e quelle dei suoi collaboratori sulla trasformazione edilizia, da servizi a civile abitazione, nell’eventualità che qualcuno presenti un progetto. Perché chi ha acquisito l’area tramite un rogito – è un atto pubblico – che prevede di pagare qualche milione di euro, prima o poi, ma questo lo sa anche il sindaco, un progetto lo presenterà. Santena, infatti, non è la città dei balocchi».