Una pausa per lo spirito – Proposte di riflessioni dal 28 giugno al 4 luglio 2009

SANTENA – 27 giugno 2009  – Di seguito le proposte di riflessioni per i giorni dal 28 giugno al 4 luglio 2009.

cielorosso

Domenica 28 giugno 2009

Per l’invidia la morte è entrata nel mondo.

Dio non ha creato la morte
e non gode per la rovina dei viventi.
Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano;
le creature del mondo sono portatrici di salvezza,
in esse non c’è veleno di morte,
né il regno dei morti è sulla terra.
La giustizia infatti è immortale.
Sì, Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità,
lo ha fatto immagine della propria natura.
Ma per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo
e ne fanno esperienza coloro che le appartengono.
Sap 1,13-15; 2,23-24

Donami un cuore

Signore, mio Dio, donami un cuore vigile che nessun pensiero vano allontani da Te; un cuore nobile che nessun attaccamento ambiguo degradi; un cuore retto che nessuna intenzione cattiva possa sviare; un cuore fermo che resista ad ogni avversità; un cuore libero che nessuna violenza possa soggiogare.
Concedimi, Signore mio Dio, un’intelligenza che ti conosca, un amore che ti cerchi, una sapienza che ti trovi, una vita che ti piaccia, una perseveranza che ti attenda con fiducia e la speranza di poterti finalmente abbracciare. Amen.
San Tommaso d’Aquino

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Lunedì 29 giugno 2009

SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI

Dalla lettera di Paolo a Timoteo

Figlio mio, io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede.
Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione.
Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l’annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così fui liberato dalla bocca del leone.
Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.
2Tm 4,6-8.17-18

Rispose Simon Pietro

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Mt 16,13-19

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Martedì 30 giugno 2009

Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Scrutami, Signore, e mettimi alla prova,
raffinami al fuoco il cuore e la mente.
La tua bontà è davanti ai miei occhi
e nella tua verità dirigo i miei passi.

Non travolgermi insieme ai peccatori,
con gli uomini di sangue non perder la mia vita,
perché nelle loro mani è la perfidia,
la loro destra è piena di regali.

Integro è invece il mio cammino;
riscattami e abbi misericordia.
Il mio piede sta su terra piana;
nelle assemblee benedirò il Signore.
Salmo 25

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Mercoledì 01 luglio 2009

Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?

In quel tempo, giunto Gesù all’altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco, si misero a gridare: «Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?».
A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci al pascolo; e i demòni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci». Egli disse loro: «Andate!». Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque.
I mandriani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio.
Mt 8,28-34

Questo va verso Dio e quello ne torna, perché ha le mani ingombre e non può prendere ciò che Dio gli vuole donare.
San Giovanni della Croce carmelitano e dottore della Chiesa

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Giovedì 02 luglio 2009

Ti sono perdonati i peccati

In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».
Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua.
Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
Mt 9,1-8

Vuoi essere perdonato? Allora ama. L’amore copre la moltitudine dei peccati.
San Giovanni Crisostomo vescovo e dottore della Chiesa

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Venerdì 03 luglio 2009

Siamo edificati sopra il fondamento degli apostoli.

Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù. In lui ogni costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito.
Ef 2,19-22

Mio Signore e mio Dio!

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Didimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: “Abbiamo visto il Signore!”. Ma egli disse loro: “Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò”.
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. Poi disse a Tommaso: “Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!”.
Rispose Tommaso: “Mio Signore e mio Dio!”. Gesù gli disse: “Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!”.
Gv 20,24-29

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Sabato 04 luglio 2009

Possono gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».
Mt 9,14-17

Gesù al suo passaggio dava speranza

I discepoli di Giovanni, che conducevano una vita più austera rispetto a quella che Gesù conduceva, chiedono il perché di quella letizia. In effetti Gesù al suo passaggio dava speranza, creava un clima nuovo, come di allegria. Erano, ovviamente, soprattutto i poveri, i malati e i peccatori a gioire e a fare festa, perché liberati dal peso della tristezza e del peccato. E Gesù era il liberatore, colui sul quale avevano riposto la loro fiducia. In lui, infatti, potevano contare senza temere di essere abbandonati. E’ questo il senso della festa che si creava attorno a Gesù, una festa analoga a quella che si faceva per la venuta dello sposo. Insomma è venuto in mezzo agli uomini il Salvatore che inizia a instaurare il regno di Dio e la sua giustizia. Gesù avverte però che si tratta di una lotta contro il male e, come avviene in ogni battaglia, non mancheranno i momenti difficili per i discepoli e per le comunità. Ci saranno oppositori che cercheranno in ogni modo di accusare e di sconfiggere i discepoli che annunciano il Vangelo. Ma prima è necessario vestirsi a festa e bere il vino della misericordia; questo renderà forti anche nei momenti difficili.
mons. Vincenzo Paglia (07-07-2007)

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PROPOSTE
GIOVANI ALL’ARSENALE  2009
LUGLIO:
8 – 11 giovanissimi (12-14 anni)
13 – 18 giovani (15-18 anni)
27 – 1 (agosto) maggiorenni
AGOSTO:
3 – 8 giovani (15-18 anni) POSTI ESAURITI
10 – 14 giovani (15-18 anni)
19 – 23 settimana famiglie
24 – 29 maggiorenni
31 – 5 (settembre) giovani (15-18 anni)

Se siete interessati a periodi di accoglienza diversi da quelli proposti vi chiediamo di telefonare direttamente all’Arsenale (0114368566) chiedendo di Alberto Rossi o Andrea Bisacchi.

Proponiamo week-end e settimane di formazione per permettere ai giovani di condividere la vita della Fraternità del Sermig. L’esperienza e’ un cammino che e’ importante vivere dall’inizio alla fine e che comprende:

Laboratori esperienziali e di approfondimento su mondialità e restituzione, accoglienza, pace e Giovani della Pace, spiritualità e Sacra Scrittura, musica e canto. I laboratori sono un momento di confronto e di crescita a partire dall’esperienza dell’Arsenale della Pace e dei giovani che vi partecipano.

Lavoro manuale volto ad aiutare le persone che accogliamo (preparazione del materiale per i carichi umanitari, pulizia delle accoglienze) e a completare la ristrutturazione dell’Arsenale.

Momenti di spiritualità: ricerca delle motivazioni alla fede, esperienza di silenzio, riscoperta della preghiera liturgica.

INFO
www.sermig.org
Per informazioni:
telefonate all’Arsenale della Pace 011 4368566
chiedendo di Alberto Rossi o Andrea Bisacchi