Santena, le minoranze intervengono a proposito del messaggio ai cittadini di Benny letto da Trimboli nel giorno della festa patronale

SANTENA 11 agosto 2009 – I tre leader dei gruppi di opposizione presenti in consiglio comunale intervengono in merito all’intervento del sindaco Benny Nicotra letto dal vicesindaco Domenico Trimboli alla fine della processione svolta il giorno della festa patronale dedicata a San Lorenzo.

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Roberto Ansaldi, capogruppo dell’Unione dei Moderati-Udc, afferma: «Credo lo vogliano in tanti: la festa del santo patrono torni a essere tale, senza siparietti politico-partitici di destra, di sinistra o di centro. Sarebbe un bel segnale di civiltà e di rispetto lasciando alla ricorrenza religiosa e solo a quella, tutte le sue valenze e significati». Ansaldi aggiunge «D’altra parte non si capisce come il saluto delle autorità civili – peraltro in tante altre feste patronali religiose non c’è nemmeno quello – sia via via diventata una sorta di resoconto dell’amministrazione comunale in cui vengono elencati, con uno stucchevole e avulso elenco delle cose fatte che la pubblica amministrazione potrebbe far arrivare ai cittadini con mezzi più consoni. Sul penoso elenco citato dal vicesindaco ci sarebbe, ad esempio, da dire che: il parco fluviale, le opere stradali di via Oropa e l’adeguamento del palazzetto dello sport sono opere volute, progettate e finanziate dall’amministrazione precedente; sul 2011 avrebbero dovuto dire molto, ma non hanno potuto dire altro che… sentiremo il nuovo presidente della fondazione; sulle opere di difesa del torrente Banna l’amministrazione comunale ha perso 15 mesi di tempo e Bertolaso e il patto di stabilità serve solo a giustificare la loro scarsa capacità perché le opere di quel tipo non sono mai entrate nel patto di stabilità».

Domenico Galizio, capogruppo di Insieme per Santena, è poco loquace: «Posso essere sintetico? Senza entrare troppo nel merito per me è stato un buon San Lorenzo e auguro di cuore a me e a tutti i santenesi che il prossimo San Lorenzo sia ancora migliore». Tradotto: la giornata è andata bene perché il sindaco non c’era e non ha potuto svolgere il consueto teatrino, ma speriamo che l’anno prossimo ci sia anche un’altra maggioranza a portare il saluto ai cittadini.

Bruno Ferragatta, capogruppo dell’Unione centrosinistra Santena, afferma: «San Lorenzo è ovviamente una festa principalmente religiosa che in una piccola località non può distaccarsi completamente anche dalla partecipazione della istituzione civile che, di fatto, in qualche misura partecipa al buona andamento della comunità. Io rispetto a quanto accade da anni porrei una questione di gusto. Credo che al termine della celebrazione della festa patronale l’istituzione Comune dovrebbe dire due parole più che altro in chiave di speranza e coesione sociale e non tanto proporre una sorta di elenco della spesa delle cose fatte. Tra l’altro in questi interventi presentati come saluto ai cittadini nessuno può svolgere contraddittori perche la parola è data solo al sindaco o a chi lo rappresenta».

«Io penso che si potrebbe mantenere il saluto degli amministratori – continua Bruno Ferragatta –, ma questo tipo di intervento andrebbe coniugato in modo un  po’ diverso. Non credo proprio che nell’ambito di un saluto ai cittadini nel giorno della festa patronale il problema principale sia quello di elencare le cose realizzate dall’amministrazione o quelle considerate tali.  Io credo che sarebbe meglio raccontare qualcosa di significativo sulla storia della città. Nella giornata di San Lorenzo, prendendo spunto dal momento religioso si potrebbe comunicare l’impegno dell’amministrazione nel realizzare un processo di speranza e futuro per il territorio. Una cosa che si potrebbe fare in poche parole. In tal modo si potrebbe fornire un messaggio di speranza alla gente: io credo che la gente questo – e non altro – si aspetti dalla politica. Non ha molto senso utilizzare il saluto ai cittadini per celebrare se stessi e l’operato dell’amministrazione: per questo basterebbe un volantino infilato nella cassetta della posta a tutti i nuclei familiari». Bruno Ferragatta chiude con una battuta: «Il 10 agosto 2009 una sorta di miracolo comunque c’è stato: nel giorno di San Lorenzo una parte del parco si è aperto e i cittadini hanno potuto tornare a camminare sotto platani e piante centenarie. Una cosa non da poco».

Sin qui gli interventi dei tre capigruppo in consiglio comunale. Sempre sul tema del saluto del sindaco ai cittadini c’è dell’altro che è bene sapere. A fine 2008, nella seduta del 6 novembre, alcuni componenti il consiglio pastorale parrocchiale avevano evidenziato che durante  feste o ricorrenze – che coinvolgono autorità e associazioni della nostra città – sarebbe auspicabile separare e distinguere maggiormente il momento religioso da quello civile e amministrativo. Dopo ampia discussione si era deciso di far presente al sindaco questa richiesta.  Un mese fa il parroco ha avuto un incontro con il sindaco e ha ricordato la necessità di evitare strumentalizzazioni politiche in occasione delle funzioni religiose. Tutto questo però non ha portato effetto alcuno. In occasione della festa patronale di san Lorenzo 2009 – anche se assente – il sindaco ha inviato una lettera che Domenico Trimboli ha letto ai cittadini.  Per la cronaca va anche detto che il vicesindaco – probabilmente – ha letto una sintesi della missiva avuta dal primo cittadino: l’originale doveva essere ben più lungo.