Santena, lettere anonime, Roberto Ansaldi replica a Benny Nicotra

SANTENA – 04 settembre 2009 – «Ho letto la sconclusionata e delirante risposta del sindaco alle osservazioni rilasciate dal sottoscritto e dagli altri capigruppo di minoranza a rossosantena.it su alcune lettere anonime ricevute negli ultimi tempi e mi vengono spontanee alcune considerazioni». Comincia così la replica che Roberto Ansaldi ha inviato a seguito del commento del sindaco Benny Nicotra in occasione dell’ennesimo arrivo di una lettera anonima.

Roberto Ansaldi comincia commentando l’affermazione del sindaco che ipotizza che “a scrivere le lettere siano le stesse minoranze, per poi poterlo criticare”. «La convinzione è preoccupante e non merita neppure una risposta – afferma Ansaldi – se non la citazione di un vecchio detto: chi mal fa mal pensa. Lunedì, in consiglio comunale, darò copia al sindaco delle lettere ricevute e poi valuti lui stesso se noi potevamo sapere dov’era a San Lorenzo, con chi, con quale barca, dei suoi problemi con i suoi vicini di barca ecc. Semmai più che accusare le minoranze, pensi seriamente chi potrebbe essere mister X tanto odiato, ma che conosce così bene usi, costumi, mezzi e luoghi che, ribadisco, fanno parte della vita privata che andrebbe rispettata, anche dal sindaco e per il sindaco: purché la viva con i suoi mezzi e con i suoi soldi».

Ansaldi prosegue commentando la frase del sindaco: “La fase è delicata e la gente è stufa di questo modo di fare opposizione”. «A noi tanta gente dice che è stufa di Nicotra – replica Il capogruppo dell’Unione dei Moderati-Udc –, ma è evidente che parliamo a persone diverse. Sicuramente si sta aprendo una fase delicata e sicuramente non abbiamo concorso a crearla – per questo la maggioranza ha fatto tutto da sola –, ma a portarla a galla, stigmatizzarla e pretendere che venga discussa: Masseria, outlet, gestione del territorio, costi delle manifestazioni decuplicati, contributi per le locazioni, un assessore incompatibile ecc., sono fatti accaduti su cui chi sta all’opposizione ha il dovere di evidenziare e chiedere che chi amministra ne renda conto».

Ansaldi passa a commentare un’altra affermazione di Nicotra: “Le minoranze su Masseria e outlet hanno criminalizzato una situazione che non esiste. Secondo me non ha senso bloccare tutto. Non si può bloccare un sistema che si chiama sviluppo del territorio che porterà benefici a tutta la città. Ritengo questo sbagliatissimo”.
«E qui siamo al delirio – afferma Ansaldi – o le situazioni non esistono o esistono, se le parole hanno un senso… e il sindaco si metta almeno d’accordo con se stesso. Ciò che il sindaco non vuole capire è che l’opposizione non è concettualmente contro nulla e men che meno contro lo sviluppo. L’opposizione chiede una cosa logica: che lo sviluppo sia valutato e pianificato in termini di sostenibilità, viabilità, economia, ambiente e inserito in ciò che si chiama Piano regolatore comunale, ossia alla funzione – ed è la sola – che compete alla pubblica amministrazione in materia. Di certo non accetteremmo mai che la pianificazione la facciano coloro che comprano intere porzioni di territorio a prezzo agricolo quadruplicandone il valore e che l’amministrazione comunale si limiti alla successiva mera ratifica di queste, senza valutazioni. Per questo modo di agire penso si possa utilizzare un termine più consono: speculazioni».

Roberto Ansaldi passa poi ha commentare la seguente frase: “Dietro alle minoranze ci sono i poteri forti che hanno spadroneggiato sino a ieri”. «Non abbiamo portato il cervello all’ammasso o al soldo di nessuno, forte o debole che sia – replica Ansaldi –. Abbiamo le nostre convinzioni, che sappiamo sono condivise da tanti, e le portiamo avanti con coerenza e con le poche armi che l’opposizione ha, pur rappresentando i due terzi della città. A parte il fatto che i rapporti, negli ultimi 15 anni, con i presunti poteri forti li ha gestiti il sindaco e non altri – se ha visto cose illegali ha una cosa sola da fare: mandare la pratica a chi di dovere. Eviti almeno di nascondersi dietro il dito e dia piuttosto quelle risposte chiare che i tre gruppi di opposizione, e con loro tanta città, gli hanno chiesto due mesi fa e che si è ben guardato dal fornire. Gli atteggiamenti e le prese di posizione che sinora sono arrivati dal sindaco sono cosa diversa dalla trasparenza; inoltre alcuni di questi sono stati smentiti in modo clamoroso. Per quanto riguarda la Masseria ricordiamo che lo stesso sindaco – obbligato dalla sua stessa maggioranza – ha votato, su proposta nostra, di lasciare le cose come stanno… perché un conto è lo sviluppo un altro è compiere scempi che pagheremmo anche quando Nicotra smetterà di fare il sindaco».

L’ultima frase del sindaco che Ansaldi commenta è la seguente: “Smettiamola con questi veleni o chiederò aiuto alla Procura, alla Asl ecc.”. «I veleni – chiude Roberto Ansaldi – hanno un nome: errori e incapacità palesi, sue e della sua giunta e, soprattutto, cose poco chiare e stigmatizzate anche da chi fa parte della sua stessa maggioranza: il sindaco gestisca con buon senso, dia risposte esaurienti e nel superiore interesse collettivo e vedrà che, anche senza il supporto della Procura e dell’Asl – ma cosa c’entra? – i paventati veleni spariranno, come di incanto».
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