Santena, Gianni Tosco spiega le ragioni della nascita di Progetto Santena,

SANTENA – 11 settembre 2009 – Gianni Tosco, consigliere comunale del centro-destra, spiega le ragioni che hanno portato alla nascita di Progetto Santena.

2009set11ToscoGiovanni

Prima uscita pubblica sui mezzi di informazione per Gianni Tosco, imprenditore agricolo, da sempre poco propenso a rilasciare dichiarazioni ai mezzi di informazione e poco loquace nelle sedute consiliari. Gianni Tosco afferma: «Progetto Santena è un gruppo costituito da cinque persone che hanno deciso di lavorare insieme. Abbiamo dato vita a questa formazione consiliare perché la situazione era diventata davvero delicata. A livello amministrativo occorreva rispettare le priorità indicate nel nostro programma; invece da un po’ di tempo si andava in tutt’altra direzione».

Gianni Tosco prosegue andando dritto al sodo: «La molla che ha portato alla nascita di Progetto Santena sono state la vicenda dei terreni della Masseria e, subito dopo, il progetto dell’outlet nell’ex cava della fornace Mosso. Per i terreni della Masseria tutto il consiglio si è già espresso. In merito al progetto del mega supermercato ipotizzato in borgata Ponticelli non abbiamo ancora preso una decisione ufficiale come gruppo, ma penso che dovremo votare contro. Quella cosa lì, l’Outlet, per la nostra città non rappresenta un’ipotesi di sviluppo, ma è mera speculazione; anzi è l’ennesima speculazione. Dico anche che noi non siamo  contro l’Outlet, ben venga, ma non a queste condizioni».

«Questo nuovo gruppo consiliare è maturato – precisa Tosco – perché a livello amministrativo le cose non funzionavano davvero più: il nostro obiettivo è fermare un andazzo che non avrebbe portato a niente di buono per la nostra città. Detto questo, aggiungo che noi con il sindaco Benny Nicotra abbiamo  – e intendiamo continuare ad avere – buoni rapporti. Nell’ultimo consiglio comunale non è stato sfiduciato il sindaco: a Nicotra abbiamo solo imposto una correzione di rotta. Da tempo le cose non andavano più bene, ma gli avvenimenti degli ultimi mesi hanno contribuito a far maturare in noi cinque questa decisione».

Tosco aggiunge: «Sulla vicenda dell’assessore Falcocchio c’è poco da aggiungere: da mesi stiamo dicendo ai cittadini che nelle casse comunali non ci sono risorse. Quindi non ha proprio senso spendere tutti quei soldi per una sfilata di moda e un concorso di bellezza. Le priorità sono altre e la città si aspetta cose  diverse. Poi occorre anche metter mano al Piano regolatore comunale: innanzitutto bisognerà dire stop a coloro che comprano un’area, preferibilmente agricola, e poi vengono in Comune a chiedere agli amministratori di adattarsi alle loro esigenze. E’ necessario cambiare registro: la politica avvii un serio studio del territorio – Santena si estende su una superficie davvero limitata – e gli amministratori fissino dei criteri oggettivi per individuare tutte le aree di futura edificazione. Noi diciamo basta a chi pensa di poter costruire dove meglio crede, pensando di imporre agli amministratori i propri desiderata. Un altro aspetto fondamentale è che dovremo tornare a dare a tutti la possibilità di edificare: nei due esempi che ho citato – Masseria e Outlet – è chiaro che potrebbero costruire solo pochi, e questo non va proprio niente bene».

Il consigliere Tosco Gianni chiude così: «Nei prossimi giorni ci incontreremo con il sindaco e con tutti gli esponenti del Pdl: vedremo come potrà proseguire questa esperienza amministrativa. Un punto fermo che dovrà essere tenuto in considerazione dal sindaco, come da tutti gli altri consilieri eletti nelle fila del centro-destra, c’è: il nostro nuovo gruppo – Progetto Santena – dovrà essere ben rappresentato in Giunta».

filippo.tesio@tin.it