Santena, la cronaca della festa 2009 dei santi medici Cosma e Damiano

SANTENA – 03 ottobre 2009 – Successo di pubblico e di fedeli per la 45esima edizione della festa che l’Associazione Santi Medici Cosma e Damiano – guidata dal suo presidente Cosimo Antonio Trimboli – ha organizzato in nome dei due fratelli martiri nei giorni dal 25 al 28 settembre 2009. Di seguito un breve commento del presidente Trimboli e gli interventi sentiti sul palco al termine della processione di domenica pomeriggio, 27 settembre 2009.

santi medici 2009 processione

Cosimo Antonio Trimboli, presidente del sodalizio nato all’interno della numerosa comunità riacese che vive nella città di Cavour, snocciola i numeri: «Domenica pomeriggio in occasione della processione in città sono arrivate più di seimila persone. Oltre al momento clou del programma religioso le serate musicali, con i Fichi d’India e con Orietta Berti, hanno visto arrivare in oratorio cinquemila persone a sera. Più o meno le stesse persone che sono arrivate domenica sera per lo spettacolo pirotecnico e per il concerto dei Bandalarga».

Domenica 27 settembre dopo la deposizione della corona di alloro in ricordo dei caduti per la Patria, si è svolta la celebrazione eucaristica.Con il parroco don Nino Olivero hanno concelebrato: mons. Maurizio De Angeli, direttore dell’ufficio Diocesano per la Pastorale giovanile; mons. Luigi Falcone della segreteria dello Stato vaticano; don Battista Masini, parroco di Stignano; don Mauro Grosso, viceparroco di Santena. La processione con le statue dei santi era aperta dal Corpo musicale Torinese, diretta dal Maestro Fausto Sarno, 30 musici tutti di origine calabrese, a seguire il coro della parrocchia diretto dal maestro Andrea Antonielli, le autorità religiose, le statue dei santi, le autorità politiche, le associazioni e tantissimi calabresi, giunti in prevalenza dal Nord Italia ma non solo. La processione si è snodata per le vie della città e si è conclusa all’oratorio, dedicato a san Luigi. L’ultimo tratto della processione si è svolto lungo via Tana, illuminata a festa con le luminarie  montate a cura della ditta Vies, di Vasile.

I santi sono arrivati in oratorio circondati dalla folla. Appena autorità, amministratori e i vari rappresentanti delle associazioni sono saliti sul palco sistemato davanti al teatro Elios, il parroco don Nino Olivero ha detto: «Vogliamo concludere la nostra processione chiedendo al Signore che faccia scendere la sua benedizione». Poi ha impartito la benedizione.

Subito dopo ha preso la parola Cosimo Antonio Trimboli: «Buonasera a tutti. Trovarmi a  parlare davanti a voi, fedeli dei santi martiri, in questa occasione, mi dà sempre la stessa emozione e le stesse sensazione forti che sono per me – permettetemi – motivo di orgoglio. Le celebrazioni in onore dei Santi fratelli sono soprattutto un momento di preghiera che ci unisce, tutti insieme, nell’incontro con nostro Signore Gesù. Testimonianza di ciò è stata la grande partecipazione alla novena e alla processione, il che sottolinea quanto la festa rimanga uno degli appuntamenti religiosi più seguiti dalla nostra comunità. E la presenza di tutti voi mi rende ancora più fiducioso per il futuro».

Trimboli ha proseguito: «Come stabilito sono giunto al termine del mio mandato da presidente dell’associazione. Sono stati cinque anni intensi, ricchi di innovazione, soddisfazioni e di impegno e – non lo nascondo – con qualche momento difficile. In questi anni abbiamo messo in questa festa tutto il nostro impegno e la nostra passione con la massima trasparenza e lealtà, facendo crescere oltre che la nostra associazione anche e soprattutto la stessa festa. Abbiamo creato nuovi momenti di incontro e di  scambio. Sono sicuro che chi ci ha preceduto non potrà che essere soddisfatto del nostro operato e chi ci succederà ci prenderà come esempio e come punto di partenza».

Il presidente ha continuato: «A questo punto vorrei ringraziare il parroco don Nino, don Mauro e tutto il Consiglio pastorale parrocchiale e il consiglio di oratorio, grazie anche a mons. Luigi Falcone della segreteria dello Stato Vaticano, a don Battista Masini, parroco di Stignano, per la loro gradita partecipazione. Un grazie doveroso a tutta la Giunta comunale rappresentata dal sindaco Benny Nicotra e a tutte le associazioni santenesi: Grazie alle bande musicali che si sono susseguite nel tempo, alla Confraternita del crocefisso, alle forze dell’ordine, coordinate dal maresciallo Esposito e tutti i volontari della protezione civile e dei vari gruppi che hanno collaborato per la buona riuscita della festa. Un sentito grazie anche  ai vigili urbani, ai vigili del fuoco e, come sempre, a Francesco Furchì, presidente dell’associazione Magna Grecia Millenium. Rivolgo inoltre un doveroso grazie e un abbraccio a tutti i miei collaboratori – si tratta di poco meno di settanta persone – che con sacrificio permettono la realizzazione della festa. Un altro grazie va rivolto al gruppo cucina dell’oratorio guidato da Angelo Tomaselli, per la consueta preziosa collaborazione».

Antonio Cosimo Trimboli ha chiuso con «Rivolgo un pensiero e un ricordo al compianto don Giuseppe Lisa, parroco di Santena per oltre 40 anni che, con la realizzazione di questo bellissimo oratorio ha facilitato l’integrazione dei primi immigrati negli anni Cinquanta, accogliendoli fraternamente in questo luogo così caro a  tutti i santenesi. Ringrazio ancora tutti della partecipazione e vi auguro buona festa e ogni bene. Grazie».

Il microfono è passato nelle mani del sindaco Benny Nicotra: «Buonasera a tutti, signori e signori, amici, autorità militari, civili e a tutte le mie associazioni che siete presenti. A tutti vi dico grazie. Ringrazio il padre spirituale e nostro parroco don Nino Olivero, il celebrante mons. Maurizio De Angeli, il quale nell’omelia ci ha rappresentato tante situazioni che si sono verificate nei riguardi di questi nostri santi Cosma e Damiano che sono riconosciuti in tutta Europa. I nostri santi medici sono diventati un qualcosa come San Benedetto e di conseguenza sono dei santi molto importanti. Mi unisco al dolore per don Lisa e per don Mimmo. Proprio don Mimmo mi diceva i santi Cosma e Damiano sono noti anche in Australia e in Nuova Zelanda. Anche lì mi diceva don Mimmo io ho i miei fedeli dei santi calabresi»

Poi il sindaco ha aggiunto: «Ringrazio Cosimo Antonio Trimboli perché per un quinquennio lui ha dato grande attenzione a tutta la comunità riacese.  Ringrazio anche mons. Luigi Falcone che arriva da Roma. Rivolgo un caro saluto anche a padre Battista che arriva dalla lontana Calabria. Vi porto anche i saluti degli amici calabresi e vi informo che –  purtroppo – laggiù il maltempo ha impedito la celebrazione della festa: è stata rimandata. Ringrazio anche per la presenza degli amici della Confraternità del crocifisso di Genova Voltri; anche quest’anno  hanno portato in processione il loro crocefisso che  – mi hanno detto – pesa più di cento chilogrammi. Pensate a Cristo, a quanti pesi ha portato sulla spalla, e poi – alla fine – l’hanno messo in croce dopo averlo tradito.  Per cui, ogni tanto portarlo noi sulle nostre spalle è fare un po’ di penitenza: per tanti di noi è un’attività che andrebbe proprio a genio».

Benny Nicotra ha aggiunto: «Io vi volevo ringraziare tutti perché vi porto anche i saluti della gente di Muccia, paese che abbiamo aiutato dopo il terremoto, poco meno di 12 anni fa.  Ieri, purtroppo all’apertura della trattoria calabrese non sono potuto essere presente perché ero a Muccia, per l’inaugurazione ufficiale di alcune opere edificate dopo il terremoto.  Ora sono diventato cittadino onorario di Muccia, per cui anche voi siete concittadini di quella città che proprio agli inizi del mio mandato è stata segnata così duramente.  Sabato scorso loro ci hanno invitati per presentare le opere edificate con i fondi arrivati con la solidarietà. Anche noi avevamo donato loro del denaro che hanno utilizzato per costruire una casa di riposo per gli anziani. Naturalmente per costruirla hanno utilizzato le risorse anche di molti altri Comuni. Vi assicuro che ritornare su quei luoghi che avevo visto distrutti dal terremoto è stata un’esperienza toccante. Con noi c’era anche l’allora nostro vigile Pier Lorenzo Caranzano: lui in quei luoghi trovò anche la moglie. Anche lui, a distanza di undici anni è ritornato in quelle zone e, con me, si è messo a piangere; è stata una cosa ovvia. Con me a Muccia sono venuti alcuni volontari del Gres, della Protezione civile, della Cri; altri, come i vigili del fuoco hanno mandato i loro saluti. Tutta la nostra delegazione si è commossa nel vedere la calda accoglienza che ci hanno riservato. Ricordo che anche gli alpini hanno avuto un ruolo importante nell’aiutare Muccia. Oggi voglio trasmettervi le emozioni che ci hanno fatto vivere a Muccia, gli amministratori e la popolazione tutta».

Poi Nicotra ha continuato con i ringraziamenti ai presenti: «Grazie alla presenza della banda musicale Corpo musicale torinese. Un grazie particolare anche all’arma de Carabinieri, oggi presente in alta uniforme; rivolgo un grazie particolare al suo comandante Esposito. Quando sono andato a Riace avevo visto che i carabinieri che accompagnavano le statue dei santi erano in alta uniforme.  Ora vorrei un applauso per tutti coloro – e sono davvero tanti – che noi non vediamo, sono i volontari dell’associazione che operano dietro le quinte e che permettono la buona riuscita della festa.  Oggi mi scuso con la città se in occasione della festa si crea un po’ di disagio ai cittadini con una viabilità un po’ più caotica. Per questa festa la gente che arriva da fuori è davvero tanta: la nostra piccola città fa fatica a bastare per tutti. Io penso però che va detto che la vostra festa è comunque qualcosa di meraviglioso. Voi arrivate qui da tanti paesi della Regione Piemonte  e anche da paesi di tutto il Nord Italia.  Per cui a tutti voi che arrivate da fuori  vi dico grazie che siete molto attenti a  questa nostra bella celebrazione, una  santa festa che tutti gli anni ricorre».

Benny Nicotra ha aggiunto: «Al presidente Tonino dico grazie e con te ringrazio tutti coloro che tu rappresenti, a partire dai componenti del direttivo, fino all’ultimo volontario che contribuisce a fare sempre più bella e importante questa festa che anno dopo anno continua a crescere. Vi dico grazie a nome di tutta l’amministrazione comunale che io rappresento. Direi che non ho altro da dire. Anche quest’anno la festa è andata alla grande. Ieri sera tardi, di ritorno da Muccia mi avete detto che la serata con Orietta Berti è stata un successo: alla fine dello spettacolo è scesa tra il pubblico per gli autografi. Ringrazio ancora il buon Dio che ci ha dato il buon tempo che ha reso possibile il successo di questa manifestazione. Buona festa a tutti e che i santi ci diano quel buon senso che noi dobbiamo avere. Dobbiamo amarci tutti dimenticarci di fare del male perché per il male non deve esserci spazio».

Il microfono è passato a mons. Luigi Falcone, della Segreteria dello Stato Vaticano, che ha letto un breve saluto: «Carissimi amici, sono lieto di partecipare con voi a questo incontro e  di porgere a tutti voi il mio cordiale saluto in occasione di questa bella festa dei santi medici. Esprimo in particolare la mia riconoscenza al reverendo parroco  don Nino Olivero, a don Mauro Grosso e al presidente dell’associazione dei santi martiri Antonio Trimboli. Rivolgo un saluto alle autorità civili e religiose e, in particolare, al vostro sindaco, ringraziando per le cortesi espressioni che hanno voluto rivolgere nei miei confronti, facendosi anche interpreti dei sentimenti di ciascuno di voi. A voi che fate parte dell’associazione dei santi martiri, a voi calabresi presenti in questa nobile e ospitale terra, esprimo la mia stima e il mio apprezzamento per l’impegno che svolgete in ogni campo con senso di responsabilità nel desiderio di un ritorno – seppur ideale – alla terra di origine, alle sorgenti pure della vostra più intima appartenenza».

Mons. Falcone ha aggiunto: «L’essere calabresi non è un semplice decoro o un ornamento, sovrapposto alla vostra persona, ma è una realtà intima e intensa che è la vostra stessa vita che vi consente una chiara testimonianza dei grandi valori della vostra calabresità. A tutti voi organizzatori collaboratori calabresi, santenesi in genere, presenti a questa festa rivolgo il mio affettuoso saluto con l’auspicio che possiate progredire, di giorno in giorno, nella vostra amicizia e nella santità di vita cui l’esempio dei santi martiri ci chiama. Grazie».

E’ quindi intervenuto don Battista Masini, parroco di Stignano: «Sia lodato Gesù Cristo. Oggi e sempre sia lodato. Fratelli carissimi, è una gioia anche per me venire a Santena che ci accoglie. Siamo figli adottivi della Calabria e dell’Italia. Ringrazio tutti i fratelli che ci hanno accolto. Il mio messaggio è questo. Anche oggi i santi ci parlano. Invito gli scoraggiati ad avere fiducia nel Signore. Invito le famiglie nella tristezza a glorificare il Signore ed affidarsi al Signore perché chi spera nel Signore mai sarà deluso. Sia lodato Gesù Cristo».

E’ stata la volta di Deodato Scanderebech, consigliere regionale dell’Udc: «Scusate, io sono qui in veste di rappresentanza della Regione Piemonte. Ringrazio tutti questi numerosi cittadini che con la loro presenza stanno onorando una giornata così bella. Ringrazio il presidente dell’associazione Magna Grecia Francesco Furchì. Rivolgo un saluto particolare  al presidente Trimboli che ha organizzato questa bellissima manifestazione. Porgo un caloroso saluto al sindaco e a tutti coloro che rappresentano la cristianità, la fede e soprattutto la solidarietà. Questa è una giornata di solidarietà in un momento congiunturale così difficile. Complimenti a tutti coloro che hanno organizzato questa manifestazione spirituale, culturale e religiosa».

E’ quindi toccato a Francesco Furchì, presidente dell’associazione Magna Grecia Millenium: «Intendo fare un complimento a Trimboli e a tutta l’associazione dei Santi medici Cosma e Damiano. Al vice-presidente  Gaetano Cosmano e a tutte le persone che lavorano e che organizzano questa bellissima manifestazione. Spero che continuerete il vostro impegno che non è solo impegno di fede e cultura, ma un impegno di cuore, come facciamo tutti noi calabresi che ci impegnano per questa bella festa. Questa associazione doveva essere oggi anche salutata dal presidente della Provincia di Reggio Calabria, che due mesi fa ha avuto un infarto ed è ancora ricoverato agli Ospedali Riuniti e anche dal presidente Loriero che in questi giorni, con quello che sta succedendo non ha potuto essere presente. Ci saranno sicuramente nella prossima manifestazione o a Natale, quando ci sarà la proiezione del filmato della festa che stiamo celebrando».

Francesco Furchì ha continuato: «Una cosa vi chiedo a tutti, io, davanti alla trattoria con la cucina tipica calabrese, ho preparato un piccolo banchetto per la raccolta di firme per ripristinare questo benedetto volo diretto Torino-Reggio Calabria. Io e Benny in passato ci eravamo impegnati ed eravamo riusciti ad ottenerlo. Poi, quando è cambiata l’amministrazione dell’aeroporto il volo è stato cancellato. Ora stiamo nuovamente lavorando per farlo rimettere prima di Natale, in modo che tutti ne possiamo usufruire. Più firme raccoglieremo maggiori possibilità avremo che il volo venga ripristinato. Nei prossimi giorni noi puntiamo a raccogliere almeno 15-20mila firme. Mi hanno detto che ieri qui al banchetto in tanti hanno firmato: continuate così, abbiamo bisogno del vostro appoggio. Vorrei anche far cenno a un altro impegno che ci eravamo presi io e Benny. Intendiamo lavorare per  poter mettere una benedetta nave che parta da Genova e arrivi a Palermo e che fermi a  Gioia Tauro, in modo che si possa scendere in Calabria in traghetto, con la propria nave. Anche per questa battaglia ci serve il vostro sostegno. Ancora grazie e complimenti a tutti. Grazie ancora».

Sin qui i discorsi. La manifestazione è continuata con il presidente Cosimo Antonio Trimboli che ha distribuito alcuni premi. Trimboli ha detto: «Porgo un piccolo omaggio a mons. Luigi Falcone per ringraziarlo della sua presenza qui a Santena. Si tratta di un asparago d’argento; un dono che rappresenta tutta la comunità santenese. Grazie mons. Falcone. Grazie mille della sua partecipazione». Trimboli si è rivolto a mons. Maurizio De Angeli e ha detto: «Consegno un piccolo omaggio anche a mons. Maurizio De Angeli, impegnato con la gioventù torinese». Il presidente ha continuato consegnando un pensiero a don Battista Masini, al sindaco Benny Nicotra e a Domenico Trimboli: «Premio anche mio fratello – è la prima volta in questi anni – per la mano che come vicesindaco ci ha dato in questi anni». Riconoscimenti sono andati anche a Francesco Furchì, alla Confraternita del crocefisso di Genova Voltri e al maestro del Corpo musicale torinese, Fausto Sarno.

La manifestazione si è chiusa con l’intervento della poetessa Maria Capece. «Buonasera a tutti e ben ritrovati – ha esordito Maria Capece –. Con quest’anno è la seconda volta che io riesco a calcare questo prestigioso palco in onore dei santi Cosma e Damiano. Per tale motivo è doveroso ringraziare a città di Santena, con tutte le rappresentanze, e il sindaco, con tutta l’amministrazione comunale e tutte le autorità. Dal cuore rivolgo un ringraziamento assoluto e doveroso per l’amministrazione comunale e per l’associazione dei santi medici Cosma e Damiano, qui rappresentata dal presidente Tonino Trimboli per il quale ho grande ringraziamento e che è una persona veramente rispettata. Ho preparato un mio componimento, che rinchiude – in minima parte – la vita dei santi e quello che possono rappresentare per tutti noi. Ve la farò sentire. Vi ringrazio per la cortese attenzione».

Maria Capece ha srotolato una pergamena ed ha letto il suo componimento. Come consuetudine, la festa si è chiusa alla sera, con due spettacoli pirotecnici, il primo è chiamato “ballo del ciuccio” e si è svolto nel cortile dell’oratorio e, il secondo, a cura della ditta Euro Pirotecnica di Rocco Cammararo e Massimiliano Papaleo, di Gasperina (Cosenza). Con lo spettacolo musicale dei Bandalarga l’associazione santi medici Cosma e Damiano ha dato appuntamento al 2010, quando si terrà la 46esima edizione di quella che è diventata una delle principali feste calabresi di tutto il Nord Italia.

In chiusura un dato che misura la potenza della festa della comunità calabrese: quest’anno il libretto a colori con il programma religioso e folcloristico contava 28 pagine con 162 inserzioni  pubblicitarie di attività imprenditoriali commerciali di Santena e dintorni: ai santi calabresi la pubblicità non la nega nessuno.

filippo.tesio@tin.it

©RIPRODUZIONE RISERVATA

**

INFO

Associazione Santi Medici Cosma e Damiano
Vicolo S. Lorenzo, 27
10026 – Santena (TO)
info@associazionesantimedici.com

Consiglio direttivo
Presidente: Cosimo Antonio Trimboli
Vicepresidente: Gaetano Cosmano
Tesoriere: Cosimo Damiano Comito
Segretari: Gianni Coniglio e Mario Guido
Revisori: Raffaele Meli e Luigi Ciresi
Consiglieri: Alberto Arciuolo, Luigi Arciuolo, Francesco Campiti. Elsa Capece, Maria Capece,  Antonio Carnà, Piero Carnà, Massimo Comito, Vittoria De Masi, Roberto Guido, Cosimo Macrì, Elena Raschellà, Domenico Trimboli, Ugo Cosimo Trimboli, Nicola Vasile.