Santena, da Benny una “Lettera aperta del sindaco ai santenesi desiderosi di sapere la verità, dal momento che ho ricevuto soltanto illazioni e calunnie”.

SANTENA – 06 ottobre 2009 – Di seguito il testo della lettera aperta che il sindaco ha inviato ai santenesi nello scorso mese di settembre. La missiva è titolata: “Lettera aperta del sindaco ai santenesi desiderosi di sapere la verità, dal momento che ho ricevuto soltanto illazioni e calunnie”. La lettera ci è stata recapitata in buca. Tre pagine in cui il primo cittadino fornisce la propria versione su alcuni fatti verificatesi di recente. Di seguito il testo – riportato tal quale, maiuscole comprese.

2009ott06 lettera sindaco

LETTERA APERTA DEL SINDACO AI SANTENESI DESIDEROSI DI SAPERE LA VERITÀ, DAL MOMENTO CHE HO RICEVUTO SOLTANTO ILLAZIONI E CALUNNIE

CARISSIMI SANTENESI,

con il cuore pieno di amarezza per la campagna denigratoria in atto nei miei confronti a opera dei tre Capigruppo dell’Opposizione, ma con la coscienza assolutamente tranquilla di fronte a tutti Voi e, soprattutto, di fronte a Dio, Vi relaziono i fatti veri e quelli inventati affinché possiate Voi tutti, indipendentemente dal Vostro credo politico e dal voto espresso alle ultime elezioni comunali, giudicare l’operato di chi oggi vuole vedere il male che non c’è a soli ed esclusivi fini politici contro il sottoscritto.

I FATTI VERI:

– Recentemente il terreno cosiddetto della Masseria, su cui doveva sorgere il famoso “Ospedale Francese”, è stato venduto a una società di costruzioni edili;

– L’opposizione, allarmata, ha chiesto la convocazione di un Consiglio comunale presentando una mozione in cui si chiedeva di mantenere la destinazione dell’area a servizi sanitari o, in subordine, di ricondurla allo stato agricolo, così da evitare ogni speculazione edilizia;

– Il Consiglio comunale si è svolto e la mozione è stata ritirata dall’opposizione in quanto il sottoscritto e la sua maggioranza hanno presentato una propria mozione, sostanzialmente analoga, approvata all’unanimità, quindi opposizione compresa;

– La volontà di intenti della mozione, da me voluta e approvata all’unanimità, stabilisce di mantenere in futuro a servizi sanitari il terreno della Masseria o, in subordine, a servizi generali, senza alcuna possibilità di specularvi sopra.

A questo punto l’opposizione, che in cuor suo aveva sperato che la propria mozione venisse respinta per poter attaccare a fondo Sindaco e Giunta con una serie di supposizioni gratuite su di una volontà edificatoria che non esisteva, si è trovata spiazzata e non ha potuto fare altro che ricorrere ai

FATTI INVENTATI:

– I tre capigruppo dell’opposizione (Ansaldi, Galizio, Ferragatta, fissatevi bene questi nomi in memoria!) ricevono una lettera anonima di un sedicente “cittadino onesto” che segnala una partecipazione di mia moglie a una società il cui amministratore è il medesimo che amministra la società, che ha comperato i terreni della Masseria;

– Senza prove ipotizzano che ciò possa costituire un collegamento tra i soci delle due società, dimenticando volutamente, che amministrare una società è un’attività professionale che può vedere lo stesso amministratore in decine di società che, fra loro, nulla hanno a che spartire;

– Grazie a questo “cittadino onesto”, ammesso e non concesso che esista per davvero, i signori Ansaldi, Galizio e Ferragatta hanno quindi rilanciato, a soli fini denigratori la questione Masseria che era stata chiusa dalla mozione di intenti da me fatta approvare in Consiglio comunale. Non ho prove che esista questo “cittadino onesto” (potrebbe essere frutto di certe fervide fantasie), ma comunque, ammesso che esista, io lo definirei piuttosto un VIGLIACCO che non ha il coraggio di dire il proprio nome e si diverte a insozzare la gente veramente onesta con le proprie menzogne.

Concludo con alcune considerazioni sulle quali vi prego di meditare attentamente:

– Ho voluto e conseguentemente votato affinché nessuna speculazione edilizia si potesse realizzare sul terreno della Masseria, mantenendone la destinazione a servizi (ospedalieri o generali). Questo non soltanto è il mio pensiero, ma faceva esplicita parte del mio programma elettorale;

– La signora Daniela Racca, mia moglie, non ha alcun legame, né operativo né  di amicizia, con i soci acquirenti della Masseria. Ulteriori illazioni saranno oggetto di querela di parte a tutela della propria onorabilità;

– Uno dei capigruppo dell’opposizione (scoprite voi chi è) era in posizione di “potere” nell’Amministrazione comunale che, nel 1989, deliberò una variante al Prgc che, fra altre brutture, operò su un grosso Pec una restrizione di servizi piuttosto ambigua tant’è che, nel 1993, il mio predecessore si rifiutò di firmare la concessione edilizia;

– Forse i santenesi non si sono ancora resi conto che l’edilizia cittadina sta diventando (anzi, è già diventata) monopolio di un ristretto gruppo che opziona i terreni, li acquista e costruisce. Pensate che il Piano regolatore, approvato definitivamente nel marzo 2005, è completato, ad oggi, al 70 per cento della sua edificabilità di cui il 60 per cento, guarda caso, è cementificato dalle stesse solite persone;

– Il sottoscritto, ha dato impulso all’edilizia, per i benefici che il suo sviluppo comporta a favore di operai ed artigiani, ma non sono certamente responsabile del fatto che la quasi totalità di questo sviluppo sia stata quasi “risucchiata” da pochi noti, gli stessi che mi hanno mosso guerra nelle elezioni amministrative del 2007, favorendo avversari ritenuti, probabilmente, più “malleabili” alle loro ambigue operazioni speculative;

– Dov’era il fantomatico “cittadino onesto” nelle ultime elezioni amministrative, quando un “gruppo di potere” impediva la candidatura di altrettanti ONESTI CITTADINI favoreggiando la candidatura di “cittadini onesti”?

– Non amo fare della dietrologia, ma facciamo attenzione, molta attenzione: questi politici che oggi mi calunniano su fatti inesistenti perché, dovessi passarci anche notti intere, potrei andare ad esaminare tutta la documentazione edilizia santenese degli ultimi 40 anni (in particolare i grossi condoni edilizi, non certo le piccole cose per necessità familiari) e Vi assicuro che scoprirei cose molto più gravi e, soprattutto reali e dimostrabili, sullo scempio urbanistico di Santena e sugli esecutori di questo vergognoso “sacco”;

– Sappiate ancora che chi si opponeva in passato a questo squallido andazzo urbanistico (ben pochi in verità!) è stato ingiustamente colpito con ogni mezzo atto ad estrometterlo dal Comune, ed oggi, essendo il sottoscritto molto attento alla legalità ed opportunità degli interventi edilizi, occorre abbatterlo con ogni calunnia per assicurare ai soliti noti, quelli che fanno o non fanno lavorare la gente; quelli che con affitti da strozzini per il loro monopolio edificatorio si assicurano i cinque pasti quotidiani: di mattoni, calce, cemento e, soprattutto, soldi, soldi, soldi;

– L’unico bene immobile che io possiedo in Santena, non per volere mio, ma per volere Divino, sono le concessioni di quattro loculi cimiteriali in cui riposano i miei amati Papà, Mamma, Sorella e Cognato;

– Sia chiaro, dunque, che un politico degno di questo nome non può svolgere il proprio compito basandosi sui processi alle intenzioni, ma su atti amministrativi concreti, tanto più che le “intenzioni” sono inventate ed adattate, di volta in volta, a fini distruttivi nei confronti del sottoscritto.

Non ho altro, almeno per ora, da aggiungere; giudicate Voi, cittadini Santenesi, quanto Vi ho esposto in nome della verità, di quella verità che ogni uomo e cittadino che si rispetti dovrebbe sempre cercare, senza bisogno di prendere a pretesto le lettere senza firma, fabbricate ad arte, di un anonimo “cittadino onesto” che di onesto ha poco e che traduce, alla bisogna, le argomentazioni per colpirmi, di cui il trio dell’opposizione difetta perché inesistenti.

Un’ultima cosa: il consigliere Ferragatta chiede, come da sua dichiarazione a “Il Mercoledì” dell’8 corrente: “…Che i contenuti di questa lettera anonima trovino risposte esaurienti da parte del Sindaco…”. Prontissimo, nonché curioso di conoscere di persona l’onesto cittadino, a ribadire quanto sempre affermato sulla mia totale estraneità e quella di mia moglie, all’operazione immobiliare alla Masseria.

E’ DURA DOVER LOTTARE A MANI NUDE E CORRETTA COSCIENZA CONTRO IL FANGO NEL QUALE AMANO IMMERGERE LE MANI I MIEI AVVERSARI.

SANTENESI, SIATE VOI I MIEI GIUDICI, giudici ai quali io credo e a cui affido la tutela del mio onore, certo di  non essere deluso.

Vi saluto e Vi abbraccio con tanto affetto.

Santena, Settembre 2009

Il Vostro Sindaco
Benedetto Nicotra