Santena, Benny azzera la Giunta, tutto il dibattito svolto in consiglio comunale

SANTENA – 11 ottobre 2009 – Tutto il dibattito svolto in consiglio comunale, il giorno 9 ottobre scorso, dopo l’annuncio del sindaco Benny Nicotra di azzerare la Giunta comunale. Di seguito gli interventi di Ferragatta, Ansaldi, Galizio, Tamagnone e Migliore.

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Dopo l’intervento del sindaco che ha annunciato l’azzeramento della Giunta comunale il primo che è intervenuto è stato Bruno Ferragatta, capogruppo del centrosinistra che si è detto contrario a chiudere la seduta del consiglio, così come aveva proposto Benny Nicotra.

«Le dichiarazioni fatte dal sindaco – ha detto Bruno Ferragatta – aggiungono un elemento nuovo rispetto all’ordine del giorno della seduta che merita tutta la nostra attenzione e pertanto deve essere possibile poterne discutere. Chiudere il consiglio senza dibattito sarebbe semplicemente un atto di arroganza da parte della maggioranza. Diamoci invece un tempo per una discussione, leale e franca. Chiudere la seduta per evitare il confronto impedirebbe al consiglio – e quindi alla città qui rappresentata –  di potersi esprimere per capire meglio dando un significato e  un giudizio di valore a quanto stasera si è verificato».

Domenico Galizio, capogruppo di Insieme per Santena, ha detto: «Il sindaco invita a guardare ai fatti. E i fatti ci hanno detto che lo scorso 7 settembre, di fatto, la maggioranza è entrata in crisi a seguito di due votazioni su argomenti di una certa importanza per il nostro Comune. Quanto annunciato stasera dal sindaco poteva tranquillamente essere gestito, non da in piedi, non  in consiglio comunale, ma all’interno della maggioranza. Perché è cosa della maggioranza  distribuire e ritirare le deleghe,  scegliere gli assessori: questa non è certo una competenza di consiglio,  ma è una competenza esclusiva del sindaco. E allora se così è, di fatto sono stati persi 33 giorni per fare questo».

«Se c’è l’intenzione di chiudere è bene che andiate avanti spediti – ha aggiunto Galizio –. Questa crisi ha bloccato anche l’attività del Consiglio. Ci sono alcuni punti che sono mesi che attendono di essere discussi. Faccio un esempio, il 17 luglio scorso avevamo presentato un ordine del giorno sul 150 dell’Unità d’Italia. Sinora non siamo ancora riusciti a discuterlo. Su temi legati al complesso cavouriano un assessore è stato anche rimosso.  Stasera celebriamo il primo trimestre da quando abbiamo presentato l’ordine del giorno. Se la maggioranza continuerà ad andare avanti così non si può certo parlare di amministrazione efficiente. Di fatto, dopo tre mesi, un argomento da tutti considerato rilevante non è stato ancora affrontato.  Si tratta di un tema improcrastinabile, il 2011 si avvicina, e anche stasera il sindaco ci chiede ancora di soprassedere. Un comportamento che si commenta da sé».

La seduta consiliare è proseguita con l’intervento di Roberto Ansaldi, capogruppo dell’Unione dei Moderati-Udc: «Il sindaco è libero di fare tutte le proposte che ritiene opportune; mi sembra però che ci sia qualcosa che non quadra. Il 7 settembre scorso c’è stato un consiglio comunale con la maggioranza che è andata sotto alcune volte. Sono passati 32 giorni ma la crisi non è risolta».

Roberto Ansaldi ha continuato: «Il 21 settembre scorso il sindaco ha dichiarato che aveva l’intenzione di arrivare al prossimo consiglio, quello di stasera, con tutto il centro-destra ricompattato. Qualcosa però non ha funzionato.  Il consiglio comunale è stato spostato dal 30 settembre al 9 di ottobre. Questa sera però – visto quanto successo – mi sembra che il centro-destra, quantomeno, ha ancora qualcosina da discutere. Il sindaco in consiglio ha azzerato le deleghe. Poteva azzerarle già l’8 settembre scorso. Non vedo però cosa centri l’azzeramento con la richiesta di chiudere qui i lavori della seduta.  La Giunta se la sceglie il sindaco e ha poteri esecutivi. Il consiglio comunale ha potere di controllo su alcuni atti. Non vedo perché si debba inibire le funzioni del consiglio solo perché il sindaco ha deciso di azzerare tutte le deleghe agli assessori».

«Sulle questioni legate al 2011 – ha aggiunto Roberto Ansaldi – mi sembra veramente un delitto non discutere. Di questo dovevamo già parlarne a fine luglio, poi la maggioranza ha mandato deserto il consiglio. Nel consiglio scorso, il 7 settembre, questo argomento non lo si è potuto affrontare per mancanza di tempo. Ora siamo a ottobre. Il treno dei finanziamenti statali lo abbiamo già perso perché non abbiamo redatto progetti. Ora ci sono due bandi della Regione Piemonte che scadono il 15 novembre. Sarà bene non perdere questa opportunità. Se così avvenisse faremo un flop topico. Al 2011 rischiamo di arrivare senza avere il museo cavouriano aperto. Come forza di minoranza chiedo alla maggioranza di poter ragionare per metter in pista progetti che possano essere realizzati entro il 2011. Chiudo ricordando che l’azzeramento della Giunta non centra con i lavori del consiglio. La richiesta di chiudere ora la seduta è inusuale, fuori da ogni logica e dai regolamenti.  Comunque, il consiglio è sovrano. Per quel che ci riguarda noi siamo contrari a chiudere la seduta ora».

Edoardo Tamagnone ha quindi chiesto «una breve sospensione dei lavori per riunire i capigruppo e stabilire come proseguire».

Il sindaco Benny Nicotra ha chiesto di intervenire per alcune precisazioni: «Come sempre la minoranza vuole soltanto fare un processo alle intenzioni perché c’è sempre in ognuno di voi più malafede che buona fede. In considerazione dell’azzeramento del governo della città ho chiesto se si poteva chiude il consiglio. Non è una imposizione, possiamo mettere ai voti la proposta».

Il primo cittadino ha aggiunto: «Tutti sappiamo dell’avvicinarsi delle scadenze per il 2011. Sono a tutti note le scadenze legate a Italia 150. Sappiamo anche che per quanto riguarda il complesso cavouriano il Comune di Santena non è proprietario di questo bene. Sappiamo anche che eventuali fondi potranno arrivare attraverso questi enti. Siamo fiduciosi ma va detto che non sarà un’impresa semplice perché noi non siamo proprietari di nulla e questo rende più difficoltoso intervenire. Ricordo un solo esempio: i cancelli del parco continuano a rimanere chiusi. L’ingresso ai cittadini è impedito da mesi».

Il consiglio comunale ha quindi sospeso i lavori per permettere ai capigruppo di riunirsi. Alla ripresa Roberto Ansaldi ha ricordato le decisioni prese: «Si è deciso di procedere lasciando ai capigruppo cinque minuti ciascuno per esprimere le loro valutazioni sulla decisione del sindaco di azzerare la Giunta comunale. A seguire si affronteranno i due ordini del giorno sul tema del 150 dell’Unità d’Italia».

Bruno Ferragatta 2009ott11Bruno Ferragatta ha aperto gli interventi: «Come ho detto in precedenza, il commento alle dichiarazioni del sindaco è doveroso per la città. Da domani, sabato 10 ottobre, la città si sveglierà senza Giunta e si chiederà il perché di questa decisione. Signor sindaco, le questioni da lei addotte per spiegare la sua decisione parte come sempre dalla presunta denigrazione subita operata nei suoi confronti dai mezzi di informazione e dall’opposizione. Sono questioni che non trovano riscontro nella realtà perché, grazie a Dio, nonostante le difficoltà che l’informazione soffre viviamo in un regime di libertà di stampa. Non è poi corretto criticare un giornalista che – come sa benissimo – non può replicare in questa sede. Questa sera attaccando il signor Grieco ha indirettamente criticato pesantemente tutti coloro che giornalmente con la loro professione cercano di dare conto di quanto capita,  anche a Santena. A Grieco e ai giornalisti va tutta la mia solidarietà, quella del mio gruppo e mi aspetto che questo Consiglio sappia smentire il suo disprezzo con il dovuto rispetto verso chi svolge il servizio della comunicazione anche quando esso svela le contraddizioni di chi ha responsabilità di governo. Non erano questi i valori  cui il sindaco faceva riferimento?».

Bruno Ferragatta, ha proseguito: «Caro Sindaco, nel suo intervento non ho capito bene a chi erano rivolti i ringraziamenti. A quelli che gli sono oggi tornati fedeli, come i cinque “dissidenti”, o a quelli che non l’hanno mai criticato? Ma, come sempre, nel suo intervento Lei signor Sindaco ci ha indotto a  pensare che la decisione di azzerare la Giunta sia dovuta, oltre che ai giornali,  all’opposizione. Non scherziamo. Non so se ha fatto bene i calcoli ma ricordo al Sindaco che l’opposizione può contare su 7 persone; la maggioranza conta 14 voti. Sino a oggi la coalizione di centro-destra ha fatto tutto quello che ha voluto ma questa sera, per problemi interni alla maggioranza, ha dovuto azzerare le deleghe degli assessori. Questa è la realtà. Signor Sindaco l’hanno lasciata con il cerino in mano. Abbia il coraggio di chiarire questi fatti alla Città perché questa è la verità».

Il capogruppo dell’Unione centrosinistra ha continuato: «Lei signor Sindaco ci dice che ricomporrà la Giunta. Ben venga, lo spero proprio. Lo faccia in fretta, la città ha bisogno di andare avanti. Siamo stati fermi per 2 anni e mezzo. Personalmente  mi auguro  che la nuova Giunta  possa dare esiti più positivi di quelli visti sinora. Purtroppo non credo che questo avverrà. L’atto di questa sera – l’azzeramento della Giunta – è la risultante di una carenza di credibilità nei Suoi confronti che parte proprio dalla Sua maggioranza. Questa sera avete trovato l’unità sulle propose di equilibrio di bilancio ma questo non significa affatto che vi siate ricomposti. Spero che sia chiaro: l’atto dell’azzeramento della sua Giunta dimostra che lei non ha dovuto cedere a noi dell’opposizione ma ai componenti di Progetto Santena, che fanno parte della sua maggioranza; cinque componenti che non sono più in sintonia con il suo mandato. Questa è la verità. Questo è ciò che si è consumato in Consiglio, a partire dalla scorsa seduta. E Lei l’ha dovuto fare perché i suoi l’hanno lasciato solo. L’azzeramento merita una profonda riflessione, ma il primo chiamato a riflettere è Lei. La Città deve sapere  chi ci sta governando. Da questa sera noi non abbiamo più certezze. In apertura di seduta ho detto che questa maggioranza era confusa; ora devo dire che mi sono sbagliato perché la Sua decisione manifesta che siete allo sbando. Dell’esecutivo di centro-destra, da questa sera, rimane in piedi un Sindaco solitario. Credo che non sia sufficiente per garantire alla Città una guida vera, trasparente, efficiente, efficace, che sappia veramente costruire risposte concrete ai   problemi che quotidianamente i cittadini attendono da un’amministrazione seria».

Domenico Galizio 2009ott11La parola è quindi passata a Domenico Galizio: «Fa un po’ impressione sentire il sindaco che ci accusa di prepotenza e arroganza affermando che sarebbero stati gli strumenti con cui abbiamo carpito la buona fede degli esponenti di Progetto Santena. In questi giorni ho avuto modo di leggere le cronache dei giornali e del blog rossosantena. Un responsabile provinciale del Pdl ha definito scissionisti i cinque di Progetto Santena. Una formazione che pretende di definirsi Popolo o partito della libertà considera scissionisti cinque consiglieri che, avendo ribadito in tutte le salse che sarebbero  stati  organici a questa maggioranza ma che non condividevano alcune cose, sia in termini di programma elettorale,  sia in termini di conduzione, anche come rapporti con le opposizioni. Al Pdl tanto basta per definirli  scissionisti. Se questo capita nel cosiddetto Popolo della libertà chissà cosa potrebbe succedere nel popolo degli oppressori. In due commissioni consiliari che si sono tenute dal 7 settembre a oggi avevo avuto modo di sentire cose che stupivano per il loro effetto rivoluzionario. Gli  esponenti di Progetto Santena parlavano di un normale rapporto tra maggioranza e opposizione; di poter esprimere il proprio apporto in termini normali; di un certo modo di far funzionare le commissioni, non sono formali ma come momento di elaborazione e confronto di idee. Si tratta di cose normalissime che capitano praticamente ovunque. Anche senza andare molto lontano all’opposizione è sempre riconosciuto un ruolo costruttivo. Tutto questo a Santena sinora non è ancora successo».

«Questa sera – ha detto Galizio – il sindaco ci accusa di prepotenza e arroganza andando a stravolgere i regolamenti di partecipazione. Il sindaco sbaglia non tanto accusandoci di cose ingiuste e infondate, ma anche a questo siamo abituati; in passato ha detto cose peggiori. Se il sindaco stesso  quanto ha detto questa sera lo crede vero allora sbaglia clamorosamente una seconda volta. Se oggi attribuisce la colpa di quanto successo all’opposizione evidentemente non è in grado di percepire nitidamente la realtà. Evidentemente Nicotra ha problemi di strabismo. Signor sindaco non guardi da questa parte: l’opposizione fa semplicemente il suo mestiere. Io comunque mi auguro che il comportamento di Progetto Santena serva a raddrizzare il cammino di questa amministrazione, almeno da metà mandato in avanti».

«Detto questo – ha aggiunto Galizio – se al sindaco basta addossarci la colpa di quanto successo ma poi ha intenzione di continuare con l’andazzo avuto in questi ultimi due anni dico che sarà un peccato per la città di Santena. Io questa sera prendo atto che nel Popolo della libertà tutti sono liberi purché siano omologati per il pensiero unico. Ho paura che, di fatto, la città sarà bloccata per altri due anni. Basti qualche esempio: sono mesi che non riusciamo a discutere del 2011. Prima il consiglio aveva terminato il tempo a disposizione, poi eravate in vacanza e il consiglio è andato deserto: di vacanza in barzelletta arriveremo alle scadenze senza avere combinato nulla. Spero comunque che da questa crisi si esca sapendo dare a Santena un futuro migliore di quello che abbiamo forgiato sinora».

Roberto Ansaldi 2009ott11E’ quindi toccato a Roberto Ansaldi, capogruppo dell’Unione dei Moderati-Udc: «Io stavo ragionando sulle parole del sindaco. Soprattutto una mi ha colpito. Condivido l’analisi di Galizio sulla prepotenza e l’arroganza e sul fatto che noi avremmo giocato sulla buona fede dei consiglieri di maggioranza. Signor sindaco non scherziamo. A parte il fatto che se io fossi un suo consigliere mi sentirei anche un po’ offeso; perché  la mia buona fede non me la faccio mettere in scacco dagli altri consilieri. Io credo che l’opposizione in questi due anni e mezzo abbia semplicemente fatto il suo mestiere. Ricordo al sindaco che abbiamo votato la metà delle vostre proposte. Abbiamo cercato di portare in questa aula un modello diverso dal vostro,  che si può non condividere ma che va rispettato. Abbiamo portato alla discussione argomenti che riteniamo di interesse collettivo. In tutti i casi dove è stato possibile credo abbiamo sempre cercato con la maggioranza un rapporto costruttivo e democratico. Come risposta ci siamo presi tanti calci nelle caviglie; per questo trasecolo quando sento dire che la vostra crisi sarebbe causa dell’opposizione e, ancora, che abbiamo cercato di dividere la maggioranza o, peggio ancora, che abbiamo giocato sulla buona fede. Noi, in realtà, non abbiamo detto una parola né pro né contro nemmeno quando eravate in difficoltà; quando abbiamo assistito in sede di conferenza dei capogruppo a qualche frizione tra di voi non abbiamo infierito. Ci siamo comportati in modo corretto».

«Se lei signor sindaco ha questa visione qui – ha detto Ansaldi – sarebbe opportuna una riflessione da parte sua. Questa sera si è formalizzata una crisi cominciata 32 giorni fa, durante il consiglio di inizio settembre. Questa sera, malgrado tutte le promesse che sareste arrivati in consiglio con una maggioranza compatta, questo non è successo. Così non è stato perché – è del tutto evidente – ci sono stati dei problemi. Noi non intendiamo infierire sulle problematiche interne al centro-destra, noi questa sera interveniamo però su un argomento generale che è il governo di questa città. Sono 32 giorni che la città non ha più una guida vera. Da domattina la città non avrà nemmeno più una Giunta. Io vi chiedo solo una cosa: chiudetevi in una stanza e non uscite senza avere individuato una soluzione. Cercate di fare in fretta; ci sono scelte che la città non può più aspettare. Ci sono incombenze che richiedono decisioni. La città deve essere guidata. Ci sono molti argomenti che mi fanno dire che sarebbe meglio avere una giunta operativa. Non ve li elenco, ve li risparmio, anche perché li conoscete bene anche voi. Aggiungo ancora un elemento; noi siamo e resteremo minoranza, questo è il mandato che abbiamo ricevuto dagli elettori. Noi pero diciamo: anche la maggioranza deve fare la sua parte. Non fate passare un altro mese in cui la città continuerà a essere senza una guida politica e amministrativa. Chiudo con un appello finale al signor sindaco: rifletta perché ha detto cose che non stanno né in cielo né in terra».

Edoardo Tamagnone 2009ott11Dopo i tre esponenti di opposizione ha preso la parola Edoardo Tamagnone, capogruppo di Progetto Santena: «Noi cinque componenti di Progetto Santena non abbiamo operato nessuna scissione; abbiamo apertamente e legittimamente manifestato a questa  maggioranza la volontà di cambiare rotta. Abbiamo elencato alcune priorità, tra cui: il 150° dell’Unità d’Italia; la riqualificazione del centro storico; l’adozione di un piano manutenzione per strade, aree verdi,  fasce fluviali e le sponde del Banna; l’ampliamento del cimitero; il completamento delle piste ciclabili.; un nuovo Piano regolatore». Edoardo Tamagnone ha proseguito: «Alla luce di quanto annunciato dal sindaco, la revoca di tutta la Giunta, per permettere una discussione con tutte le componenti  della maggioranza che oggi sostengono il sindaco Nicotra, noi riteniamo opportuno ritirare la nostra proposta di deliberazione affinché questi punti possano essere condivisi da tutte le componenti della maggioranza di centro-destra. Auspichiamo che quando sarà insediata la nuova Giunta vengano contestualmente approvate queste priorità che abbiamo preso dal programma presentato agli elettori dalla coalizione che ha espresso il sindaco Nicotra. Tutto questo affinché chi andrà a ricoprire l’incarico di assessore abbia chiaro gli obiettivi che deve conseguire da qui a fine mandato sapendo di poter disporre delle risorse necessarie».

Francesco Migliore 2009ott11La discussione sull’azzeramento della Giunta è proseguita con l’intervento di Francesco Migliore, capogruppo della lista della Lista delle Liberta per Nicotra Sindaco: «Io voglio solo fare alcune brevi osservazioni. Mi spiace di dovermi rivolgere sempre a Ferragatta…». Bruno Ferragatta interviene e afferma: «Nel mio intervento non ho fatto riferimenti personali ma ho commentato l’azzeramento della Giunta… chiedo a Migliore di restare in tema». Migliore ha continuato: «Secondo me l’intervento di Ferragatta è sintomatico della situazione. Il sindaco nel suo intervento ha ringraziato la Giunta che ha lavorato, e molto. Sicuramente non ha ringraziato la minoranza. Dico anche al consigliere Ferragatta che quando il sindaco ha chiesto di chiudere il consiglio era anche per impedire che l’opposizione facesse la solita magra figura. Le cose che avete dette erano piuttosto prevedibili». Migliore ha concluso così: «Sostanzialmente non  è stato detto nulla. Che ci siano stati problemi in maggioranza penso che sia evidente sotto gli occhi di tutti. E’ anche altrettanto evidente che in 14 abbiamo appena votato le modifiche al bilancio. E proprio da questo voto intendiamo partire. Da questi 14 voti ripartiremo compatti e lavoreremo per il bene di Santena, ma anche per non dare a voi minoranze la soddisfazione di esaudire il vostro più grande desiderio, che è quello di vederci andare a casa».

Benny Nicotra 2009ott11La discussione si è chiusa con un intervento del sindaco Benny Nicotra: «Io le parole in bocca gli altri non le ho mai messe. Nel mio intervento mi sono dato di prepotente e arrogante, ma non ho dato a nessuno del prepotente. Le parole che ho espresso sono registrate. Potremo riascoltarle e vedremo chi ha ragione. Fatemi vedere lo stenografico  e capiremo se ho dato del prepotente e dell’arrogante a lei Galizio e a lei Ansaldi. Io non mi permetto di dare dell’arrogante a voi. Non mi interessa dire determinate cose. Ribadisco che mi sono dato del prepotente e dell’arrogante. Andate a leggervi il mio intervento. Questo mio intervento era per ribadire questa osservazione».

filippo.tesio@tin.it

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