Santena, «Hanno vinto tutti, ma ha perso la città», Santino Cascella commenta la nascita della Giunta Nicotra-ter/bis

SANTENA – 29 ottobre 2009 – Santino Cascella, presidente del consiglio comunale ed esponente di Progetto Santena, commenta in modo vivace la formazione delle nuova Giunta Nicotra-ter/bis, resa possibile da Tosco e Bergoglio che hanno abbandonato Progetto Santena per confluire nel Pdl.

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Santino Cascella, dall’altro capo del telefono, per prima cosa spiega perché ritiene di intervenire: «Ho letto le dichiarazioni che Tosco, Bergoglio e il sindaco, hanno rilasciato a rossosantena.it e ho fatto delle riflessioni che vorrei comunicare». «Per prima cosa – aggiunge Cascella – ho letto delle comunicazioni giulive. La prima impressione che ho avuto leggendo le loro affermazioni è che tutti hanno vinto qualche cosa. Ha vinto il signor sindaco che è riuscito nell’intento di ricomporre una maggioranza che si era sfaldata per strada, cammin facendo. Benny ha vinto, ma meglio farebbe a non gioire troppo: ha messo in piedi una maggioranza risicata. Inoltre è riuscito a ricomporre una nuova Giunta solo grazie all’aiutino che gli è arrivato da due che hanno abbandonato il nostro gruppo e sono andati a dargli una bella mano. Senza il contributo di questi il sindaco avrebbe tribolato assai di più per riformare una nuova Giunta. Il sindaco nonostante la maggioranza in consiglio sia davvero esigua si dimostra contento; io non so se sia davvero felice o debba fare buon viso a cattiva sorte».

Santino Cascella prosegue la sua analisi con altre frecciatine: «Ha vinto anche il consigliere Gianni Bergoglio che, ha realizzato il sogno della sua vita: diventare finalmente assessore. Per arrivare lì non ha esitato a percorrere un bel po’ di scorciatoie. Prima è transitato nel gruppo Progetto Santena poi, davanti all’allettante offerta del sindaco è passato velocemente nelle fila della nuova maggioranza. Per me questo atteggiamento denota che a lui interessava sono arrivare a ottenere un posto in Giunta. Un comportamento che non mi sento di condividere e che mi ha lasciato l’amaro in bocca. Come si fa?; il mese scorso ha aderito a Progetto Santena e poi, davanti all’offerta di una sedia in Giunta, decide tosto di cambiare squadra. Un comportamento che per me non è tanto serio».

«Ha vinto anche la signora Barbara Bonino, la coordinatrice provinciale del Pdl  – prosegue Santino Cascella –. Almeno in apparenza porta a casa una bella vittoria: in consiglio è finalmente nato il gruppo del Pdl, forte di una decina di elementi. Per catturare Tosco e Bergoglio il sindaco e la Bonino hanno fatto offerte mirabolanti. A Tosco hanno offerto 200mila euro a favore di una ventina di ragazzi diversamente abili e, in generale, per il mondo della scuola. Al signor Bergoglio è bastato offrirgli un assessorato e lui ha subìto abboccato, salutandoci su due piedi, spiegandoci che non aveva certo l’intenzione di mandare a casa Nicotra. Questo l’avevamo capito, anche senza le tante spiegazioni che Bergoglio ha ritenuto di doverci fornire, a posteriori».

«Dunque, hanno vinto un po’ tutti – continua Cascella –. Quando tutti vincono c’è sempre chi ci ha perso. E qui, in questa vicenda, per conto mio, chi ha perso è la città e gran parte dei santenesi. Va detto chiaro che non si può amministrare una città facendo solo ed esclusivamente i propri interessi. Io ritengo ci siano delle cose che devono andare ben oltre i propri interessi, che – comunque – non si possono portare avanti stando seduti in consiglio comunale né in Giunta comunale. In amministrazione devono contare gli interessi dei cittadini».

Cascella aggiunge ancora: «Noi, con la costituzione di Progetto Santena abbiamo preso una posizione forte nei confronti della vecchia maggioranza guidata dal sindaco Nicotra che ha commesso una serie di errori. Li elenco, tanto per ripassare un po’ la materia. Dapprima il sindaco ha tentato di farsi pagare i contributi previdenziali dal Comune; la manovra gli è riuscita per due mesi, poi tutto è venuto allo scoperto e ha fatto marcia indietro. Una seconda cosa che ci ha fatto sobbalzare dalle sedie è stata la vicenda dei terreni della Masseria con la vendita dei terreni.  Non tocca a me indagare, ma è del tutto evidente che si è trattato di una operazione non proprio trasparente e corretta: con un beneaugurante gioco di parole direi che si è trattato di un’operazione tutt’altro che edificante. La terza pietra dello scandalo è arrivata con il progetto di costruire un outlet dentro l’ex cava della fornace Mosso. E qui manco la sceneggiatura di un film avrebbe potuto essere più azzeccata: il padre dell’assessore ai Lavori pubblici si offre da mediatore per comprare terreni a destinazione agricola  per realizzare un outlet. Il padre dell’assessore, intervistato dai cronisti spiega che lui, con il figlio, non c’entra nulla. Tutto fa invece pensare che padre e figlio lavorino, più o meno a stretto contatto, in alcune ditte e società in città ben note. La verità verrà comunque a galla, anche perché – prima o poi – in consiglio discuteremo in merito a quella che molti degli eletti nel parlamentino cittadino ritengono essere – quella di Ezio Gaude –  una incompatibilità, con tanto di conflitto di interessi».

Santino Cascella prosegue ancora la sua impietosa riflessione: «Per formare la nuova Giunta il sindaco ha fatto leva sugli elementi più deboli di Progetto Santena. Questa nuova Giunta appare come una provocazione: è la mera fotocopia di quella precedente, con la sola sostituzione dell’assessore sfiduciato. Lo stesso Gaude, alla luce di quanto sta succedendo sull’outlet poteva almeno fare il bel gesto di farsi affidare deleghe diverse».

«A fronte di quanto successo è chiaro che sono incavolato nero e niente affatto contento di come si sono messe le cose – prosegue ancora Cascella che aggiunge qualche altra informazione sulla riunione avvenuta a Torino in casa Pdl che ha visto la nascita della Giunta Nicotra-ter/bis. A Torino, Nicotra e i vertici del Pdl hanno offerto a noi di Progetto Santena due assessorati, ma questa offerta conteneva anche un po’ di veleno. Nicotra e Bonino hanno chiesto la mia testa: erano disposti a darci due assessori – e uno Nicotra l’avrebbe concesso niente di meno che a Edoardo Tamagnone – a patto che io fossi sacrificato. L’incarico di presidente del Consiglio è l’approdo naturale per Pino Falcocchio, che è ora rimasto senza poltrone e non è neanche più capogruppo. Nicotra e il Pdl nella riunione a Torino hanno annunciato che l’assessore sfiduciato avrebbe dovuto ricoprire la carica di presidente del consiglio. Lasciando così intendere che gli stessi consiglieri che alcune settimane fa hanno sfiduciato questo assessore avrebbero dovuto nominarlo presidente. Questa, secondo me, non è una strategia politica, ma mera provocazione. Prendo atto che oggi Nicotra sempre esser tornato sui suoi passi e – bontà sua – dice che ho lavorato bene e posso stare al mio posto…».

Santino Cascella si avvia a chiudere: «Le decisioni di Tosco e Bergoglio per me sono incomprensibili. Il loro atteggiamento mi ha fortemente deluso. Il gruppo Progetto Santena si è formato naturalmente. Nelle scorse settimane cinque consiglieri, con percorsi politici diversi, tutti all’interno del centro-destra, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo deciso di fare qualcosa di importante per tentare di far cambiare rotta a questa amministrazione che aveva perso la bussola. Il nostro intento era di impedire che si portassero a termine alcune operazioni che rischiano di essere devastanti per il futuro di tutta la città. Un altro aspetto da segnalare è quello del projet financing: in Italia lo si è usato per l’alta velocità ferroviaria e qui, alcuni nostri amministratori, pretenderebbero di far ricorso a questo strumento anche per costruire i loculi cimiteriali. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: per i morti non ci sono più loculi e vengono sistemati nella nuda terra».

«Sono disgustato dal comportamento dei due anche perché proprio queste persone mi avevano contatto per dare vita a Progetto Santena – prosegue Cascella –. Sin dall’inizio del terzo mandato di Nicotra io avevo espresso forti perplessità sull’operato del sindaco e della Giunta. Dopo alcuni incontri abbiamo deciso di far nascere l’esperienza di Progetto Santena. A poche settimane dall’avvio di questa esperienza è successo che le offerte e i saldi del sindaco hanno fatto presa sui due tanto che ci hanno salutati».

Santino chiude con un altro particolare sulla riunione nella città della Mole che ha rimesso in pista il sindaco Benny Nicotra: «Questi due consiglieri mi hanno fortemente deluso perché non hanno saputo mantenere la parola data. Quel giorno a metà mattinata avevamo deciso di non andare alla riunione in sede del Pdl. Verso mezzogiorno abbiamo poi stabilito di andare all’incontro tenendo ben ferma la barra: non avremmo accettato due assessorati se questo prevedeva la mia sostituzione come presidente del consiglio. Invece poi è successo il patatrac. Le offerte di Bonino e Benny si sono rivelate irresistibili… Ora Progetto Santena è costituita da tre consiglieri – il sottoscritto, Tamagnone e Mastrogiovanni –, tutti fortemente intenzionati a compiere fino in fondo il nostro dovere a servizio della collettività. Al sindaco rivolgo una osservazione: con la risicata maggioranza che è riuscito a ricomporre, con così tanta fatica, senza tenere nella dovuta considerazione il parere delle minoranze non sarà in grado di fare molta strada».

filippo.tesio@tin.it

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