Santena, Edoardo Tamagnone commenta la scelta di campo di Miano e attacca Nicotra

SANTENA – 21 novembre 2009 – Edoardo Tamagnone, capogruppo di Progetto Santena, commenta la scelta di Massimiliano Miano di passare a sostenere il sindaco Benny Nicotra.  Si tratta di un intervento dove si mette sotto accusa la gestione del sindaco. Per Tamagnone comunque, con o senza Miano, prima della fine dell’anno il sindaco andrà a casa.

Edoardo Tamagnone

Edoardo Tamagnone, capogruppo di Progetto Santena, commenta così il cambio di schieramento del consigliere Massimiliano Miano: «Nei giorni scorsi, in sede di conferenza dei capigruppo, la coalizione del sindaco ha compiuto alcune scelte che avevano l’obiettivo di certificare la forza e la tenuta della coalizione che regge Benny Nicotra. Nell’incontro con i capigruppo la coalizione del sindaco prima ha rifiutato il dialogo e poi ha ritenuto di mandare deserta la seduta del consiglio solo perché era stata convocata dalla minoranza. Questo modo di agire rivela che la maggioranza è tutt’altro che forte. In consiglio il sindaco e i suoi non sono venuti perché hanno paura di discutere con le opposizioni. Da mesi non è possibile effettuare nessun confronto in ordine ai problemi che affliggono questa città. Ora il sindaco pensa di avere risolto tutti i problemi di tenuta della sua maggioranza a geometria variabile con una indecorosa campagna acquisti. Forse ha raggiunto un minimo di autosufficienza numerica, ma non si salverà ancora a lungo. Io sono sicuro che – con Miano o senza Miano – questa maggioranza non potrà reggere a lungo. Faccio una previsione: almeno due persone, prima di fine anno lasceranno la maggioranza e, sempre prima  di Natale, questa amministrazione cadrà; questo è poco, ma sicuro».

Edoardo Tamagnone, aggiunge: «Propongo questa riflessione. Nella squadra del sindaco qualcuno mollerà; con o senza Miano la maggioranza non potrà che cadere. Mi chiedo cosa deve ancora succedere perché qualcuno si convinca che non si può continuare a sostenere questo sindaco. Per i più distratti – che in città sembrano essere tanti – noi oggi ci troviamo addirittura con il sindaco indagato e sotto accusa per avere frodato gli stessi cittadini che l’hanno eletto. Questa è la semplice nuda e cruda realtà di cui qualcuno sembra dimenticarsi. Sul fronte giudiziario ci sono fascicoli aperti. Il Pm Valerio Longi, lo stesso che sta indagando sul malaffare legato al premio Grinzane Cavour, sta lavorando da mesi sulle segnalazioni arrivate che prendono di mira il nostro sindaco.  Ho avuto modo di leggere i contenuti degli esposti e mi sento di dire che le accuse addebitano al sindaco responsabilità davvero pesanti. Tutte queste cose, e anche qualcosa in più, le riferiremo nel consiglio comunale in programma lunedì prossimo, il 23 novembre. Le accuse che vengono mosse al sindaco sono gravi: è chiaro a tutti che si prefigura una frode nei confronti dei cittadini che hanno dato fiducia al sindaco. Tanto per essere chiari mi riferisco a quello che il sindaco ha fatto la scorsa estate. Ha prodotto dichiarazioni in cui attestava la sussistenza di un rapporto lavorativo che invece non esisteva e l’ha fatto con un fine preciso: quello di farsi pagare gli oneri previdenziali all’Inps. Questo a tutti gli effetti mi sembra una frode. Mi auguro che, in tempi brevi, si arrivi al dunque e su questa vicenda venga fatta la dovuta chiarezza».

edoardo-tamagnone-16lug09Edoardo Tamagnone prosegue: «Oltre alle gravi vicende con riflessi giudiziari noi, in questi mesi, abbiano attaccato il sindaco per la sua manifesta incapacità di amministrare. Faccio alcuni esempi: dopo avere strombazzato l’ampliamento del cimitero con il ricorso allo strumento del project financing ora, da mesi, non ci sono più loculi disponibili per i defunti; sui terreni della Masseria non si è ancora fatta la dovuta chiarezza; anche sulla vicenda outlet si profila l’ombra di una speculazione edilizia; il parco Cavour continua a restare chiuso, mentre le celebrazioni in vista del 2011 si avvicinano senza che l’amministrazione disponga di un progetto credibile; sul servizio di raccolta rifiuti la manifestazione di sabato scorso ha reso evidente alcuni problemi che nessun ora può più nascondere. Di fronte a tutti questi problemi dalla maggioranza arriva un silenzio assordante. Il fatto che Nicotra e i suoi non si siano presentati nell’ultimo consiglio è segno che su queste vicende non sanno proprio che cosa dire. Sulla Masseria come sull’outlet di fronte a speculazioni edilizie di palmare evidenza sono mesi che Nicotra fugge e non fornisce spiegazioni perché, mi sembra evidente, non sa come difendersi. Mentre noi sollecitiamo e attendiamo risposte vanno delineandosi  sempre più chiaramente le sue responsabilità in merito a queste vicende. E allora è facile dedurre che questo silenzio è una palese testimonianza di debolezza. Un’amministrazione forte non fugge il dialogo e non rifiuta il confronto. A Santena su ogni problema Nicotra ha un solo modo di agire: minacce e ritorsioni a tutti quelli che si oppongono. E’ di questi giorni la notizia della denuncia del sindaco a chi distribuiva i volantini che pubblicizzavano la manifestazione contro il caro bollette».

«In questo contesto – aggiunge Edoardo Tamagnone – arriva la scelta di campo del consigliere Massimiliano Miano. Io davvero non riesco a capire che vantaggi possa avere Miano da una simile scelta. Mi chiedo perché proprio oggi decide di appoggiare una maggioranza in frantumi. Probabilmente lo fa nella futura speranza di fare l’assessore. E’ una promessa che il sindaco, negli ultimi tempi, sembra avere fatto a tanti. Mi sembra che ci sia una lunga coda di persone che attenda di diventare assessore. Pino Falcocchio sono mesi che aspetta di ridiventare assessore.  Con questo suo gesto anche Miano si accoda».

Edoardo Tamagnone è caricato al massimo e termina con un botto: «La consistenza della maggioranza che sostiene la giunta Nicotra-ter/bis la verificheremo a breve, lunedì 23 novembre. Per intanto  in città prendono piede voci tutt’altro che edificanti per l’esecutivo che è nella stanza dei bottoni. Anche in riunioni pubbliche sono state riferiti episodi di concussione; che io ritengo sia l’ipotesi di reato più grave nei confronti della pubblica amministrazione. Da settimane queste voci circolano e vengono riferite: io non lo so se sono fondate o meno. Dico che è già grave che contro amministratori del nostro Comune possano nascere e svilupparsi questo tipo di voci. Io spero, e mi auguro, che si rivelino del tutto infondate, ma se, nella malaugurata ipotesi, fossero vere io faccio un appello alle vittime di tali episodi affinché trovino il coraggio di denunciare l’accaduto nelle sedi opportune perché non si può accettare una situazione quale quella santenese, dove sembra che tutto sia consentito».

Edoardo Tamagnone chiude così: «Per tutto quanto sta accadendo nella città di Cavour e degli asparagi, io sono convinto che la nottata stia per finire».

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