Santena, la maggioranza nega la discussione sulle indagini per l’aspettativa del sindaco. Tamagnone annuncia una denuncia per truffa nei confronti di Nicotra

SANTENA – 29 novembre 2009 – La maggioranza Pdl-Lega Nord ha negato la discussione in consiglio comunale di un ordine del giorno sullo stato delle indagini in merito all’aspettativa richiesta dal sindaco. Edoardo Tamagnone, capogruppo di Progetto Santena annuncia la presentazione di una denuncia per truffa nei confronti del primo cittadino. Oggetto del contendere l’assunzione del sindaco presso la società Centro lavaggio terreni di Fossano e la successiva messa in aspettativa con versamento degli oneri previdenziali da parte del Comune a favore del sindaco.

Ecco quanto successo in consiglio. L’ordine del giorno con oggetto “Stato delle indagini sull’aspettativa richiesta dal sindaco” è stato inserito tra gli argomenti in discussione per i consigli convocati per giovedì e venerdì scorso. Nel consiglio di giovedì, dalle ore 19 alle 24, sono stati discussi undici punti. A mezzanotte l’accordo trovato tra i capigruppo prevedeva di sospendere la seduta per continuare il giorno dopo gli argomenti ancora da trattare. Pochi minuti dopo la mezzanotte quando in consiglio c’era un solo giornalista e pochissime persone tra il pubblico, il sindaco ha chiesto di continuare la seduta. Il presidente, forte dell’accordo trovato in sede di conferenza di capigruppo ha chiuso la seduta, scatenando le ire del primo cittadino. La maggioranza ha ricordato che alla base di questa richiesta vi era il fatto che il giorno dopo alcuni suoi componenti non potevano essere presenti. E’ invece ragionevole pensare che volesse affrontare questo tema senza la presenza del pubblico. Il giorno dopo comunque tutta la maggioranza si è presentata e dopo avere discusso un primo ordine del giorno relativo al 9 novembre, giorno della libertà, è arrivato in discussione il  punto sullo stato delle indagini sull’aspettativa del sindaco.

Dopo un po’ di schermaglie il consiglio comunale è stato sospeso e si sono riuniti i capigruppo. L’esito della riunione è stato l’avvio di un consiglio a porte chiuse per discutere se l’ordine del giorno poteva essere affrontato dal parlamentino cittadino. Sempre a porte chiuse la maggioranza ha messo ai voti e ottenuto la non discussione del punto. Poi il consiglio ha ripreso i lavori affrontando un pacchetto di mozioni e interpellanze che, da mesi, attendevano di venire affrontate. A tarda sera, a consiglio chiuso, Edoardo Tamagnone, capogruppo e portavoce di Progetto Santena, dagli scalini dell’entrata di palazzo Visconti Venosta, ci spiega quanto è successo in merito all’ordine del giorno. «Nicotra e la sua maggioranza hanno più volte tentato con diverse motivazioni regolamentari di non discutere il punto – afferma Edoardo Tamagnone –. Alla fine è stata messa ai voti la richiesta di ritirare il punto all’ordine del giorno e quindi sono riusciti a impedire che si avviasse la discussione. Naturalmente, secondo la maggioranza questo tema non poteva essere trattato. Per noi opposizioni ovviamente di questo se ne doveva parlare, eccome. Alla fine ha prevalso la ragione dei numeri e non abbiamo potuto affrontare il punto».

Edoardo Tamagnone aggiunge: «Comunque non è finita qui.  Quello che posso dire è che ho raccolto ampia documentazione in merito, tra cui la determina in cui sono liquidati i rimborsi spesa per i viaggi sostenuti dal sindaco nel mese di giugno 2008. Secondo questo prospetto, proprio nel periodo in cui il sindaco afferma di avere lavorato come dirigente presso il Centro lavaggi terreni di Fossano – dal 16 al 30 giugno 2008 –, si evince che il sindaco era da tutt’altra parte, tranne che a Fossano. Nei prossimi giorni porterò tutta questa documentazione all’autorità giudiziaria che già sta indagando su questa vicenda e preparerò una memoria».

«Ho deciso di compiere questo passo – aggiunge Edoardo Tamagnone – perché in consiglio comunale non mi è stato possibile avere spiegazioni in merito. Queste delucidazioni ora le chiederò al Pm che sta indagando sulla vicenda. Devo dire che presenterò anche una denuncia per truffa perché, a mio avviso, ci sono tutti gli estremi per la truffa aggravata nei confronti dell’ente comunale.  Secondo me la truffa consiste nell’avere costruito un rapporto di lavoro fittizio presso il Centro lavaggio terreni, dal 16 al 30 giugno. Quanto da me raccolto consente di dimostrato questo. Sono convinto di poterlo fare con verbali di Giunta, tabulati degli uffici, e prospetti – addirittura firmati dal sindaco –. E’ lui stesso che si inchioda alle proprie responsabilità. Secondo la documentazione che ho raccolto, il sindaco nella seconda metà del giugno 2008 a Fossano non c’è mai arrivato. Dunque si tratta a tutti gli effetti di una truffa perpetrata ai danni del Comune. Dopo l’aspettativa chiesta dal sindaco, dopo pochi giorni di lavoro, il Comune di Santena ha versato all’Inps oneri previdenziali per 19mila euro. Considerato quanto successo in Consiglio comunale io porterò questa documentazione alla Procura della Repubblica, chiedendo che venga indagato il responsabile di tutto questo e perseguito per la truffa aggravata ai danni del Comune».

Sempre dagli scalini di palazzo Visconti Venosta, Edoardo Tamagnone risponde alle domande dei cronisti rispetto ai suoi rapporti con il Pdl. «Il Pdl è un grande partito, non deve essere una caserma o tanto meno una prigione, come sta accadendo qui a Santena. Anche qui come a livello provinciale, regionale e nazionale non ci sono discussioni, ma solo decisioni verticistiche da parte del partito. Peraltro, come emergerà da questa vicenda, spesso le decisioni sono sbagliate. Io non sono riuscito a capire perché il Pdl ha preso le parti di alcune persone che – come in questo caso – vengono colte in flagranza di reato. Nel caso del sindaco Nicotra, la documentazione in mio possesso l’ho presentata al partito in tempi non sospetti, ma non ha sortito l’effetto sperato. I coordinatori conoscono benissimo la situazione, ma non sono stati in grado di compiere scelte coraggiose. Sinora i vertici del Pdl hanno preferito individuare come rappresentanti del gruppo presente in consiglio individui indifendibili. Continuare a sostenere uno come Benny Nicotra persona che, passatemi il termine, a tutti gli effetti può essere definito un mariuolo, significa mettere a repentaglio l’immagine del Pdl.  Io credo che la scelta del Pdl di sostenere Nicotra sia veramente vergognosa. Già le ultime elezioni provinciali dovrebbero avere offerto ai nostri dirigenti qualche elemento di riflessione: non avere preso posizione contro Nicotra ha portato il Pdl a raccogliere a Santena appena il 19 per cento. E’ facile immaginare in futuro i danni che potranno arrivare dall’avere scelto ora di sostenerlo a spada tratta. Io ho tanti amici nel Pdl, con essi faremo una battaglia all’interno del partito affinché si ravveda e ritorni sulla retta via. Continuare a sostenere questo sindaco è una scelta suicida: il Pdl è fatto da gente seria, che tutto vuole, tranne essere rappresentata da personaggi del genere. Detto questo io non sono certo stato espulso dal partito e, soprattutto, lavoro sodo per preparare tempi migliori».

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