Santena, Edoardo Tamagnone: «Il tramonto di Nicotra è vicino. Noi lavoriamo per dare un futuro migliore alla città»

SANTENA – 2 gennaio 2010 – «Io credo che noi oggi ci troviamo al tramonto dell’amministrazione Nicotra. Per questo abbiamo cominciato a ragionare con tutte le forze di opposizione sulle cose da fare nella nuova tornata amministrativa, sperando che sorga il più presto possibile». Contiene un auspicio il bilancio amministrativo del 2009, tratteggiato in questa intervista da Edoardo Tamagnone, capogruppo di Progetto Santena.

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Edoardo Tamagnone, capogruppo di Progetto Santena

Edoardo Tamagnone, capogruppo di Progetto Santena, parte così: «Commento il 2009 partendo da una valutazione più generale. Sicuramente è stato l’anno peggiore degli ultimi tempi per la forte crisi economica globale. Anche nel nostro territorio imprese e aziende che da molti anni erano sul mercato senza particolari problemi hanno conosciuto crisi, mobilità e cassa integrazione. Sotto il profilo sociale anche Santena è stata duramente colpita dalla crisi occupazionale che ha investito in modo particolarmente duro il settore automobilistico e il relativo indotto. A fronte di tale situazione una iniziativa che l’amministrazione comunale dovrebbe attuare è un supporto all’Agenzia per l’impiego per cercare, con tutti i mezzi a  disposizione, di reimmettere nel circuito lavorativo chi negli ultimi tempi ha perso il lavoro. Sono da rilanciare e potenziare anche tutte le iniziative prettamente sociali che sono poco conosciute, come il bonus acqua e il bonus energia. Merita tutta la dovuta attenzione anche la carta di credito che la Regione Piemonte consegna ai lavoratori che hanno perso il lavoro: si tratta di un bonus di tremila euro».

Edoardo Tamagnone aggiunge «Nel 2010 l’amministrazione alla guida della città sicuramente dovrà continuare a investire sulla scuola. Devo riconoscere che molto è già stato fatto, soprattutto grazie alla caparbietà dell’assessora all’Istruzione Borgarello. Proprio grazie alle sue relazioni sono stati ottenuti finanziamenti che ci consentiranno di ammodernare alcune strutture, come il rifacimento del cortile della scuola elementare Cavour. Io penso che – sempre per il mondo della scuola cittadino – sarà necessario prestare la dovuta attenzione all’asilo nido. La perdita del lavoro può portare le famiglie con problemi economici a rinunciare a questo servizio. Io penso che il Comune debba sostenere i nuclei familiari che entrano in difficoltà economiche.  Particolare attenzione al profilo sociale va poi posta per le famiglie che hanno problemi nel pagamento delle bollette per il servizio rifiuti. Ricordo anche che l’intero servizio di raccolta rifiuti andrebbe ottimizzato, ritengo inoltre che i cittadini vadano meglio informati sulle modalità di funzionamento del servizio e sugli accorgimenti da prendere per evitare che le bollette lievitino».

Il capogruppo di Progetto Santena, continua: «Una nota davvero dolente ritengo sia rappresentata dai lavori pubblici. Per tutto il versante delle infrastrutture, che ritengo rappresenti il core businees – la principale attività – della amministrazione comunale, devo purtroppo rilevare che il 2009 è stato un pessimo anno per l’amministrazione santenese. Mentre nell’anno 2007 e nel 2008 qualcosa a livello progettuale era stato elaborato il 2009 è stato un autentico buco nero. Dell’ampliamento del cimitero non sappiamo nulla; mesi fa è stato annunciato un ipotetico e futuribile progetto che fa ricorso alla finanza di progetto. Tutti i loculi sono andati esauriti e, per correre al riparo, l’amministrazione ha tirato fuori un progettino per 120 loculi. Una toppa per coprire le emergenze in attesa dell’ampliamento del cimitero che si annuncia sempre più fumoso. Anche il cosiddetto polo scolastico continua a essere presente solo nel piano triennale; da anni gli interventi vengono fatti slittare.  Anche la nuova area mercatale è ferma al palo; mentre nessuna notizia abbiamo dell’area che doveva accogliere il mercato dei prodotti locali. Un altro progetto che continua a slittare è il completamento della pista ciclabile, dalla Trinità al cimitero. Pochi giorni fa il sindaco ha inaugurato per la seconda volta il palazzetto dello sport: la struttura però è stata subito richiusa. Siamo fermi da mesi anche sul versante della green way che doveva portare alla sistemazione dell’area golenale, sita tra il parco e il torrente Banna. Per altro si trattava di un progetto che la Giunta Nicotra-ter ha avuto in dote dalla Giunta Ghio: mi chiedo anche quali progetti lascerà in eredità la Giunta Nicotra-ter, bis? Ben pochi».

Edoardo Tamagnone continua: «Completa immobilità registriamo anche sul bilancio preventivo 2010. In genere il bilancio preventivo veniva discusso in sede di commissioni consiliari,  da settembre in avanti. Quest’anno la maggioranza non ha distribuito nessun documento e non ha riunito nessuna commissione. La mancanza del bilancio di previsione del 2010 è lo specchio di una situazione generale: il problema di fondo è che questa amministrazione da mesi è paralizzata e il sindaco non appare in grado di dipanare tutti i nodi che stanno venendo al pettine. Se negli anni passati alcune scelte venivano decise dal solo sindaco ora sembra che neanche più questo tipo di decisionismo venga praticato. La paralisi amministrativa è sotto gli occhi di tutti. La programmazione economica è inesistente. Tutto questo mentre la città avrebbe bisogno di risposte puntuali da parte degli amministratori. Servirebbe un nuovo piano regolatore e, invece, si lascia che alcuni privati, più o meno vicini alla Giunta,  realizzino le classiche speculazioni edilizie: i casi della Masseria e dell’outlet sono lì a dimostrare quantomeno le intenzioni».

Il capogruppo di Progetto Santena continua ancora: «Io credo che noi oggi ci troviamo al tramonto di questa amministrazione. Per questo abbiamo cominciato a ragionare con tutte le forze di opposizione sulle cose da fare nella nuova tornata amministrativa, sperando che sorga il più presto possibile.  Io credo che la prossima amministrazione si troverà davanti una mole di problemi da risolvere perché sinora mai affrontati.  Ricordo a tutti la necessità, anche da parte del Comune, di fare il possibile per contribuire al rilancio del complesso cavouriano, patrimonio unico della nostra città sinora mai sufficientemente preso nella dovuta considerazione. Io penso che il Comune possa giocare un ruolo anche in merito all’apertura del parco cittadino. Per quanto riguarda la villa e il museo cavouriano, da anni assistiamo a dotte dispute su responsabilità e competenze, senza che quasi nulla, fino a oggi, si sia realizzato. Sinora ogni progetto di recupero è fermo al palo. Una lezione di concretezza in questi giorni arriva dai volontari dell’associazione amici di Cavour: mentre tutti sono a discutere dell’importanza del rilancio del patrimonio cavouriano, i volontari con pochi mezzi ma tanta competenza hanno realizzato una mostra che aprirà le celebrazione cavouriane, con tanto di inaugurazione da parte del presidente della Repubblica. Con la loro determinazione i volontari da anni proseguono  nella meritoria opera di valorizzazione della memoria storica di Cavour e la promozione di questo importante personaggio. In gennaio lo faranno a Roma, nella sede della Regione Piemonte, mentre noi amministratori non siamo neanche riusciti a nominare il Comitato per il 2010».

«Oggi l’orizzonte di Nicotra e dei suoi è tutto racchiuso dentro le segrete del palazzo – spiega Edoardo Tamagnone –. Io credo invece che per fornire prospettive di sviluppo alla città vada praticato il confronto e la concertazione con la città e con le forze economiche quali commercianti e agricoltori. Sappiamo tutti che sono finiti i tempi delle vacche grasse: meglio sarebbe per gli amministratori concordare con i cittadini e gli operatori economici le priorità da seguire e i progetti da portare avanti, nel breve e nel medio periodo. Un altro difetto che Nicotra e i suoi sono chiamati a correggere è l’isolamento rispetto agli amministratori della zona. Qualsiasi strategia di sviluppo cittadino per esser vincente non può prescindere da un discorso di zona. Senza una concertazione con i Comuni del Chierese la nostra Santena non va da nessuna parte. Noi come Progetto Santena crediamo che si debba rompere l’isolamento che il sindaco Nicotra in questi anni ha costruito; si tratta di una condanna che questa città – e soprattutto i santenesi – davvero non meritano».

«Tra i segni negativi che arrivano dall’amministrazione Nicotra-ter, bis occorre ricordare la mancata assegnazione di molte deleghe – afferma Edoardo Tamagnone –. Il sindaco Benny Nicotra si è riservato una lista di deleghe che supera in lunghezza quelle assegnate a tutti gli altri componenti di Giunta. E anche questa è una novità, negativa, per la città. Tutto ciò mi porta a dire che, a livello politico, questo anno appena trascorso è stato il più lungo e sofferto del mandato Nicotra-ter. Ricordo che per me il 2009 è cominciato a metà del settembre 2008: più o meno  lo stesso giorno in cui in America falliva la banca Lehman Brothers e cominciava la crisi economica globale, nella nostra Santena il sindaco chiedeva alle casse comunali 6.000 euro al mese di oneri previdenziali. Messa in luce e subito contrastata la cosa, i miei rapporti amministrativi con il sindaco sono andati peggiorando. Più che le mie vicende intendo però sottolineare che, proprio dal settembre 2008,  ritengo sia cominciato lo sfaldamento della maggioranza del sindaco Nicotra che ha portato all’attuale paralisi amministrativa. Proprio quell’agire del sindaco ha dato il via libera ad altri inaccettabili comportamenti messi in atto da altri componenti della Giunta. Alcuni assessori invece del bene pubblico hanno cominciato ad agire in base a mere convenienze personali.  Per me, dopo avere denunciato il comportamento del sindaco, le cose si sono fatte sempre più difficili, sino alla revoca del mio mandato da assessore: si è trattato di una ritorsione da parte del sindaco che non ha mai digerito che la vicenda dell’aspettativa sia stata tirata fuori non dall’opposizione, ma dal sottoscritto. Quella che per il sindaco è una mia colpa per me – chiaramente – è un vanto. I rapporti con il sindaco e la sua maggioranza hanno continuato a peggiorare, sino a che, con altri quattro consiglieri, abbiamo dato vita al gruppo consigliare Progetto Santena. A fronte di una richiesta di cambiamento di rotta il sindaco ha risposto con una campagna acquisti che gli ha consentito di portare due dei nostri nella sua squadra. L’arrivo dei due lo ha, per ora, salvato dalla fine anticipata della tornata amministrativa, ma – come si è potuto vedere negli ultimi mesi del 2009 – siamo arrivati alla paralisi amministrativa».

Edoardo Tamagnone prosegue: «Nei prossimi giorni vedremo quali decisioni assumerà il sindaco. Nelle ultime settimane non ha fatto altro che temporeggiare. Ricordo che il 2009, che va archiviato come pagina nera per l’attività amministrativa, un qualche risultato positivo l’ha portato. Tutte le opposizioni si sono ritrovate a dialogare e discutere sulle cose da fare per tentare di modificare questa assurda situazione. Tutte le forze di opposizione, indipendentemente dalla loro connotazione politica, stanno portando avanti un cammino comune, che si sta percorrendo anche con un buon numero di cittadini.  Tutti insieme, partendo  dalle tante troppe cose che non vanno, si sta  pensando a come uscire da questo empasse.  Oggi noi stiamo gettando le basi per un nuovo progetto per Santena che intendiamo condividere con tutte le persone interessate  a far qualcosa per il bene comune della città».

Edoardo Tamagnone aggiunge: «Io non credo che noi dobbiamo aspettarci chissà che aiuto dal fronte giudiziario. Noi amministratori abbiamo un problema di ordine squisitamente politico e dobbiamo riuscire a risolverlo all’interno del consiglio comunale, se è possibile mandando a casa questa amministrazione affinché – se possibile, sin dal prossimo marzo –  ne sorga un’altra. Io ritengo che dal fronte giudiziario possa arrivare non tanto un aiuto a quello che facciamo noi ma a tutta la cittadinanza. Va ribadito con chiarezza  che non è proprio possibile che ci sia una impunità tale per cui chi sta al potere può fare quello che vuole, perché ha garanzia che non verrà toccato. Secondo noi, a Santena, nel recente passato, sono stati compiuti fatti gravi e penalmente rilevanti: saranno segnalati alla Magistratura. In questi giorni ho terminato di preparare gli atti che, subito dopo le festività, saranno depositati alla Procura della Repubblica e ad altri organi deputati al controllo. Noi speriamo che venga data la giusta punizione a chi si è reso colpevole di tali atti. Noi non ne facciamo una questione politica: chiadiamo che, anche a Santena, si ristabilisca la legalità. Oggi abbiamo invece l’impressione che chi è nella stanza dei bottoni possa fare quello che vuole perché godrebbe di una sorta di immunità».

«Dal mio piccolo osservatorio di consigliere comunale di opposizione posso dire che guardo il futuro con ottimismo – aggiunge Edoardo Tamagnone –. Spero per tutti che il 2010 sia un anno sereno. Spero arrivi una buona primavera, gravida di cambiamenti. Io non so se il cambiamento sarà portato dal patto del drago verde o da altre situazioni che potranno maturare. Il cosiddetto patto del drago verde è stato firmato da consiglieri di opposizione. Si tratta di un impegno morale. Io naturalmente mi auguro che ci siano anche consiglieri di maggioranza o assessori che si rendano conto che una situazione come quella attuale non può proseguire. Tutto quanto potevamo l’abbiamo tentato e lo stiamo mettendo in atto. Risposte dal sindaco sono attesa da tanti. Penso ad esempio a Pino Falcocchio, persona con cui ho avuto duri contrasti, sempre mantenendo completa stima. Sono mesi che il sindaco illude Falcocchio rispetto a un possibile reintegro in Giunta. Quando il sindaco mi tolse arbitrariamente le deleghe per molti mesi andava sostenendo che presto mi avrebbe reintegrato. Ora il copione si ripete con Falcocchio. Ritengo che anche Falcocchio, prima o poi, potrebbe stufarsi di attendere. Con i coordinatori provinciali del Pdl il sindaco Nicotra si era impegnato a risolvere la vicenda entro fine anno; ora siamo già nel 2010».

Il capogruppo di Progetto Santena, conclude così la lunga chiacchierata: «A fronte di tale situazione politica noi, in questi ultimi mesi, abbiamo avviato un confronto con tutti quelli che ci stanno  per definire alcune – poche priorità – da realizzare per consentire alla città di affrontare il futuro. Il nostro è un progetto di sviluppo che parte dalle risorse esistenti.  Naturalmente noi speriamo che questo cammino si possa tradurre in una lista elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative che noi ci auguriamo possano tenersi già nel marzo 2010, in concomitanza con le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale del Piemonte. Noi continuiamo a lavorare su questo fronte perché riteniamo sia importante essere pronti per questa evenienza. Speriamo bene…».

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