Istruzione, seconda lingua a rischio scomparsa nella scuola piemontese. Il comunicato di Gianna Pentenero, assessora regionale all’Istruzione

SANTENA – 13 gennaio 2010 – In merito agli articoli apparsi sui quotidiani in questi ultimi giorni riguardo la possibilità che l’insegnamento della lingua francese scompaia dalle scuole piemontesi, l’assessora regionale all’Istruzione Gianna Pentenero, il 7 gennaio scorso, ha inviato ai mezzi di informazione il comunicato che si riporta di seguito.

Gianna Pentenero, assessora regionale all'Istruzione
Gianna Pentenero, assessora regionale all'Istruzione

«Dal prossimo anno scolastico – afferma Gianna Pentenero –, secondo lo schema Gelmini, su richiesta delle famiglie, sarà introdotto l’insegnamento dell’inglese potenziato utilizzando le due ore di insegnamento della seconda lingua comunitaria. Attualmente, la scuola media offre tre ore di inglese e due di seconda lingua. La seconda lingua è stata inserita cinque anni fa, dopo anni di raccomandazioni da parte della Comunità europea. Sulla carta, dunque, la seconda lingua sopravvive ma temiamo che molti sceglieranno l’inglese, e che la seconda lingua, di fatto, sparirà. In qualità di assessore all’Istruzione della Regione Piemonte, desidero invitare i genitori a non trascurare il patrimonio linguistico che caratterizza la nostra cultura, marcata da un profondo legame con la vicina Francia».

Gianna Pentenero aggiunge: «Conoscere e approfondire il francese, nel nostro territorio, è indispensabile, non solo perché rappresenta un arricchimento dell’offerta formativa ma anche perché rappresenta un’opportunità in più per la futura carriere lavorativa dei ragazzi. I nostri giovani saranno infatti destinati ad operare in un mercato globalizzato e sarà difficile per loro competere, nella ricerca di un impiego, con avversari che dispongono di un asso nella manica, la conoscenza di più lingue. A conferma dell’importanza crescente che la lingua francese riveste sul nostro territorio, mi permetto di segnalare solo alcuni dei numerosi eventi che negli ultimi anni hanno visto una continua collaborazione tra Italia e Francia: la firma del protocollo di accordo sulla cooperazione nel settore dell’energia nucleare che porterà a forti sinergie sia in campo economico che in quello della ricerca scientifica; la firma del protocollo di accordo che prevede l’introduzione di un esame di maturità valido nei due paesi, l’Esabac; le numerose sperimentazioni portate a termine nelle scuole di montagna attraverso progetti di scambio transfrontalieri di studenti e docenti di madre lingua».

«L’insieme di tutti questi rapporti di cooperazione con la Francia  ­ conclude l’assessora regionale all’Istruzione – trova la sua più compiuta realizzazione con la creazione della nuova regione europea Alpi Mediterraneo, nata con il protocollo di intesa firmato dai presidenti della Regione Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria nel 2007 e con l’approvazione da parte del governo italiano del primo “Gruppo europeo di cooperazione territoriale denominato Euroregione-Alpi-Mediterraneo”. Rinnovo pertanto il mio invito a voler preservare nelle nostre scuole l’idea di plurilinguismo: insegnare più di una lingua straniera, possibilmente iniziando in età precoce, è di fondamentale importanza per formare una coscienza europea, educare alla differenza, agevolare scambi sociali ed economici».

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