Santena, “La barca va…», Bruno Ferragatta commenta la mozione di sfiducia

SANTENA – 3 marzo 2010 – «La barca va…»: questo il titolo scelto da Bruno Ferragatta, capogruppo dell’Unione centrosinistra, per commentare la mozione di sfiducia contro Santino Cascella.

Bruno Ferragatta, capogruppo Unione centrosinistra
Bruno Ferragatta, capogruppo Unione centrosinistra

Bruno Ferragatta, capogruppo dell’Unione centrosinistra  afferma: «Francamente non sono sorpreso della scelta della maggioranza di presentare una mozione pretestuosa per sfiduciare il presidente del Consiglio Santino Cascella al quale va il merito di aver interpretato il proprio ruolo con sincerità e spontaneità. Ovviamente la discussione sui punti tracciati dalla mozione vale solo come appiglio per giungere al tentativo di  mettere la parola fine alla lunga agonia della maggioranza».

«Bisogna che i cittadini sappiano – prosegue Ferragatta – che l’ingresso col tappeto rosso di un esponente dei Moderati – che scrivono su tutti i muri che sono con Chiamparino, con Saitta e con Bresso… meno che a Santena – ha prodotto uno sfregio al povero Falcocchio che, per ottenere qualcosa, si è dovuto differenziare dalla maggioranza di cui fa parte e che l’aveva estromesso dalla Giunta. Quindi nulla di nuovo sotto il sole».

Ferragatta aggiunge: «Ma il fatto merita qualche ragionamento per aiutarci a capire. In prossimità del bilancio il Sindaco non poteva permettersi di andare in minoranza, perché l’atto è decisivo per la tenuta del governo della Città. Quindi Nicotra ha aperto il portafoglio a fisarmonica e ha dato a Tosco tutto quello che chiedeva: 200mila euro sono iscritti nel bilancio di previsione 2010 per iniziative a favore dei disabili; prima ancora il sindaco ha concesso il “posto” a Miano. Ora si trattava di sistemare Falcocchio, ex assessore in cerca di occupazione – e poi si racconti ai cittadini che i posti non costituiscono l’impegno vero della politica! Quindi niente di meglio che usare l’ultimo posto a disposizione decapitando il “traditore” Cascella che, nel frattempo, è diventato figlio di un dio minore, aprendo così gli spazi per una nuova collocazione. Così Nicotra si garantisce i prossimi passaggi amministrativi, legandoli tutti in un impegno comune che trova il solito collante. Ah, naturalmente non penso che il collante sia rappresentato dal bene della città».

Bruno Ferragatta, conclude: «Così l’orda famelica si placa, almeno fino ai prossimi desideri. E intanto – come diceva Orietta Berti – la barca và, un po’ obliqua e politicamente rattoppata, ma prosegue. Non posso che fare i complimenti al sindaco Benny Nicotra per la capacità machiavellica che ha manifestato nel sapere gestire queste truppe fameliche. Ma permettetemi di porre un dubbio: è per capacità sua o per la troppa gente che oggi popola la politica e si può comprare con trenta denari? Ai posteri…».

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