Santena, Francesco Migliore ribadisce le ragioni che hanno portato alla mozione di sfiducia contro Santino Cascella

SANTENA – 4 marzo 2010 – Francesco Migliore, capogruppo del Pdl in consiglio comunale, ribadisce le ragioni che hanno portato il sindaco Benny Nicotra e altri dieci consiglieri a firmare una mozione di sfiducia nei confronti di Santino Cascella.

Francesco Migliore, capogruppo Pdl
Francesco Migliore, capogruppo Pdl

«Ho letto con attenzione – afferma Francesco Migliore – gli interventi dei rappresentanti dell’opposizione relativamente alla vicenda della mozione di sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio comunale Santino Cascella e confesso che non ho alcuna voglia di entrare in polemica con le minoranze, che – anche in questa occasione – fanno il loro gioco, cercando di mostrare all’apparenza ciò che in realtà non è nella sostanza».

Il capogruppo del Pdl, aggiunge: «Le motivazioni a supporto della redazione del documento di sfiducia sono ben note a tutti e chiaramente a conoscenza di tutti i cittadini, compresi i consiglieri di minoranza, che però, con i loro virtuosi e struggenti interventi mediatici, pur devono in qualche modo mostrare alla cittadinanza la loro purezza e nobiltà d’animo trasmettendo a Cascella una cotale disinteressata solidarietà e vicinanza morale».

«La realtà dei fatti – continua Francesco Migliore – è che in questi quasi tre anni di amministrazione, la maggioranza di cui faccio parte ha purtroppo dovuto subire un costante e sgradevole fuoco di fila da parte di Santino Cascella – peraltro eletto presidente del Consiglio comunale su nostra proposta e con i nostri stessi determinanti voti – mediante interviste e dichiarazioni sui mezzi di informazione, comportamenti scorretti in sede istituzionale nonché tramite pubblicazioni del suo gruppo, affisse nelle strade cittadine in cui il medesimo si è costantemente dimenticato che il suo è un ruolo necessariamente super partes, dove con questa pomposa locuzione, checché ne dicano i professoroni dell’opposizione, si intende la necessità che l’ufficio sia svolto con funzioni di garanzia e fair play istituzionale nei confronti di tutte le parti presenti nel parlamentino cittadino. E a maggior ragione nei confronti della compagine di cui il presidente è fisiologica espressione, cosa che, come avranno constatato anche gli osservatori meno attenti, in questi anni non è praticamente quasi mai accaduta».

«Francesco Migliore conclude: «Sia chiaro a tutti, nessuno di noi della maggioranza vuole impedire al signor Cascella di manifestare pubblicamente le sue idee e la sua forte passione politica – nei fatti comunque palesemente a noi avversa –, ben lungi da noi tale intenzione, ma che dunque lo faccia da semplice consigliere comunale e non da figura di somma garanzia che, ripeto, suffragato anche da varie sentenze al proposito, non può e non deve giocare nell’agone politico – e in questo modo così sfacciato poi! – come qualunque altro uomo di partito o fazione».

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