Santena, il testo della lettera che le lavoratrici e i lavoratori dell’Ages hanno consegnato oggi al Presidente Giorgio Napolitano

Santena – 6 giugno 2010 – Di seguito, il testo della lettera che le lavoratrici e i lavoratori dell’Ages hanno consegnato oggi al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Illustrissimo Presidente della Repubblica
Prof. Giorgio Napolitano

siamo le lavoratrici ed i lavoratori dell’Azienda Ages Spa di Santena, attualmente in amministrazione straordinaria, che produce particolari in gomma per auto quali: antivibranti in gomma-metallo, tubi, manicotti, produzione mescola di gomma e stampaggio lamiera.

Sino al 1991 l’Ages era di proprietà Fiat e occupava circa 1.200 addetti; in seguito fu ceduta alla Contitech del gruppo Continental e nel 2005 acquistata da un imprenditore – Egidio Di Sora – che, di fatto, ha la responsabilità d’averla condotta sull’orlo del fallimento.

La disastrosa gestione del sopraccitato imprenditore e le continue inutili riorganizzazioni aziendali, hanno portato la società ad accumulare, nell’anno 2008, un passivo di circa 80 milioni di euro,  comprendente i debiti contratti con i lavoratori, con il Gruppo Fiat –  che rappresenta circa l’85 per cento del fatturato di Ages –,  con il Fisco, con l’Inps, con i fornitori.

Per la difesa dei nostri diritti a novembre e dicembre del 2008, abbiamo scioperato e presidiato la fabbrica, per oltre 36 giorni.

Lunedì 31 maggio scorso il Commissario Straordinario dott. Maurizio Civardi, ci ha comunicato che per lo stabilimento non ci sono proposte d’acquisto e pertanto, se non interverranno dichiarazioni di interesse da parte di nuovi imprenditori nei prossimi giorni, il 7 agosto p.v. ci sarà la dichiarazione di fallimento, con l’inevitabile messa sul lastrico di 350 famiglie.

Noi riteniamo che la Fiat abbia un’enorme responsabilità nella nostra vicenda. Infatti, è noto a tutti che quando una Società fornitrice di Fiat intende vendere la propria Azienda, la stessa Fiat è solita esprimere il proprio gradimento o il proprio dissenso, cosa che invece non è avvenuta nei confronti dell’AGES di Santena. Ad aggravare la responsabilità della casa automobilistica torinese, rimane che la stessa Fiat era sicuramente a conoscenza delle incapacità imprenditoriali di Di Sora, considerato che lo stesso gestiva due  stabilimenti, fornitrici del Gruppo Fiat.

Con il passare del tempo, a causa dell’arroganza del Di Sora nei confronti della Dirigenza Fiat, gli stessi, ci hanno sottratto importanti produzioni che oggi noi chiediamo di far rientrare.

Se possibile Le chiediamo di  intercedere nei confronti della Dirigenza Fiat,  affinché la stessa si prodighi ad evitare il fallimento. Riteniamo che a fronte di un impegno preciso della Fiat, ad assegnare lavorazioni all’Ages, qualche imprenditore potrebbe fare offerte di acquisto della nostra azienda, evitando la  relativa  perdita di 350 posti di lavoro.

Siamo certi che come ha già fatto, Lei richiamerà tutti i soggetti sociali  interessati, affinché la nostra Costituzione, venga applicata e rispettata, in merito alla dignità di avere un posto di lavoro.

La ringraziamo dell’attenzione concordataci e La salutiamo calorosamente.

Le lavoratrici e i lavoratori dell’Ages

Santena, 6 giugno 2010

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Blog: rossosantena.it

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