Santena – 29 giugno 2010 – In chiusura del consiglio comunale del 28 giugno il parlamentino cittadino, riunito al primo piano di palazzo Visconti Venosta, ha affrontato brevemente la situazione del parco Cavour.
Bruno Ferragatta, capogruppo dell’Unione centrosinistra, rivolgendosi a Santino Cascella, ha detto: «Chiedo a lei presidente di prendersi l’impegno di convocare una conferenza di capigruppo per discutere la questione del perdurare della chiusura del parco di Santena». Santino Cascella ha risposto: «Mi impegno a convocare la conferenza dei capigruppo, anche se io non potrò essere presente; comunque delegherò».
Pino Falcocchio, che in attesa di rientrare nel Pdl, continua a rivestire il ruolo di capogruppo del Gruppo misto di maggioranza, ha spiegato: «Nei giorni scorsi i vari gruppi consiliari hanno tenuto un incontro con alcuni esponenti del Comitato per la riapertura del parco Cavour. Tutti i capigruppo presenti hanno preso alcuni impegni. Abbiamo spiegato al Comitato a che punto siamo rispetto all’entrata nella Fondazione Cavour dell’amministrazione santenese. Il sindaco Benny Nicotra ha già compiuto alcuni passi nei confronti del presidente della Fondazione Cavour Mario Garavelli. Siccome siamo a un punto un po’ delicato si è deciso di demandare al sindaco la trattativa per entrare, finalmente, a far parte della Fondazione. Dunque, per ora, tutti sono stati concordi nel non avviare altre iniziative che potrebbero inficiare i rapporti e le trattative che il sindaco ha già portato avanti. In sostanza prima di percorrere altre strade tutti hanno convenuto – anche il Comitato – sulla necessità di dare tempo al sindaco di concludere il tentativo che attualmente è in corso».
Pino Falcocchio ha proseguito: «Chiuso questo ultimo tentativo io penso che sarebbe utile riunire i capigruppo per ragionare sui risultati sinora portati a casa e sulla eventuale necessità di cambiare strategia per conseguire l’obiettivo che tutti vogliamo: l’entrata del Comune nella Fondazione. Ecco io direi che potremo attendere l’esito delle trattative in questo momento in corso. Se neanche questo tentativo sortirà effetti dovremo necessariamente studiare una strategia tale che ci consenta di entrare in possesso del parco. Diciamo che questo per noi tutti – maggioranza e minoranze – è un obiettivo che consideriamo irrinunciabile e su questo non faremo sconti a nessuno. In sintesi, in sede di conferenza di capigruppo, abbiamo deciso di attendere gli sviluppi rispetto ai rapporti attualmente in corso. Subito dopo però saremo liberi di agire come vorremmo per riconsegnare il parco Cavour ai cittadini».
Bruno Ferragatta, ha replicato: «Io penso che proprio la conferenza dei capigruppo rappresenti l’occasione per ragionare sulle richieste e sui comportamenti sinora messi in atto dall’amministrazione santenese. Quanto fatto dalla Giunta Nicotra va condiviso a livello di capigruppo. Ciò potrebbe far emergere idee nuove sui percorsi da praticare in futuro per raggiungere l’obiettivo su cui tutti concordiamo: riaprire il parco Cavour».
A questo punto la consigliera Cetty Siciliano è intervenuta per spiegare che ha preparato una mozione «Per chiedere alla Fondazione l’apertura di una parte del parco in vista dell’apertura totale, in modo che la popolazione possa poter tornare a usufruire di questa area verde cittadina».
A fine consiglio Angela Bosio, portavoce del Comitato, spiega: «Nella riunione dei giorni scorsi, che ha visto presenti rappresentanti dei diversi gruppi consiliari, è emerso che tutti sono favorevoli a una riapertura del parco. In attesa della completa riapertura di tutto il polmone verde cittadino noi abbiamo chiesto loro di adoperarsi per una apertura anche solo parziale del parco. Il nostro obiettivo è che giovani, adulti e anziani, possano tornare a utilizzare il parco».
Edda Corbo, altra esponente del Comitato, aggiunge: «Durante la riunione l’assessore Pino Falcocchio ci ha fatto vedere l’abbondante carteggio che l’amministrazione ha in corso con la Fondazione. Noi, al di là delle missive, vorremo che l’amministrazione cittadina fosse un po’ più incisiva. Qui i mesi passano e il parco continua a restare chiuso. Così non ci sta bene».
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