Santena, san Lorenzo, celebrazioni religiosa distinta dal discorso del sindaco

Santena – 17 agosto 2010 – Ci sono voluti anni, ma alla fine l’obiettivo è stato raggiunto: per la prima volta la cerimonia religiosa e quella civile della festa patronale sono state separate.  Il 10 agosto scorso dopo la messa e la processione per le vie della città e nel parco, il parroco ha impartito la benedizione ai presenti e la statua del santo ha fatto ritorno in chiesa, mentre subito dopo al microfono si è avvicinato il sindaco per il consueto discorso rivolto ai cittadini. Ecco come è maturato questo fatto.

La prima cosa da ricordare è che, all’inizio e cioè all’epoca del parroco don Giancarlo Avataneo – oggi monsignore -, la festa patronale vedeva il sindaco, al termine della processione, rivolgere un breve saluto ai presenti. Con il tempo il breve saluto del primo cittadino si è trasformato in un lungo resoconto, più o meno dettagliato, dell’agire dell’amministrazione comunale riguardante un intero anno. Accanto a questo va altresì ricordato che il sindaco Benny Nicotra, in più di un’occasione ha approfittato del discorso ai cittadini per lanciare strali nei confronti delle opposizioni e non solo. Due anni fa il problema è stato sollevato in sede di consiglio pastorale dove, con una lettera un componente chiedeva alla comunità cristiana di ragionare sulla necessità di distinguere la cerimonia religiosa dal momento amministrativo e politico. Una discussione non facile, che ha richiesto tempo, ma alla fine il consiglio pastorale parrocchiale ha convenuto di arrivare a separare i due momenti.   L’intento di chi ha sollevato il problema era semplice e non strumentale: durante la festa patronale pareva fuori luogo che, in quella sede, l’amministrazione elencasse le cose compiute nell’ultimo anno.

Dopo oltre un anno dalla discussione svolta in consiglio pastorale è stata data conseguenza alle indicazioni emerse. Il 10 agosto scorso, dopo la processione per le vie della città e nel parco, la statua del santo patrono si è fermata davanti alla tomba di Cavour, in piazza Visconti Venosta.  Il parroco don Nino Olivero ha impartito la benedizione ai presenti, poi ha detto: “La nostra celebrazione religiosa è terminata. Grazie a tutti quanti voi della partecipazione e della presenza. Ci siano dimenticati di fare gli auguri a coloro che portano il nome di Lorenza e Lorenzo; una dimenticanza cui rimediamo subito. Ora, mentre la banda ci propone ancora un brano, la statua del santo viene riportata in chiesa. Voi cittadini non scappate via perché ci sarà l’intervento del sindaco. Ancora buona festa  a tutti”. Gli alpini hanno fatto muovere la statua del santo e alcuni volontari dell’associazione anziani e della parrocchia hanno iniziato a distribuire il pane alle noci. Intanto il sindaco Benny Nicotra si è avvicinato all’impianto audio preparato dalla Pro Loco e ha avviato il suo tradizionale discorso ai cittadini. Alcuni fedeli hanno preso il pane alle noci e hanno lasciato la piazza, altri sono rimasti a sentire il sindaco. Quanto successo va salutato con favore. L’amministrazione ha tante opportunità per comunicare con i cittadini e può benissimo farlo senza approfittare delle cerimonie religiose. C’è da augurarsi che in città sia stata avviata una nuova stagione in merito al rapporto tra funzioni religiose e amministratori.

**

rossosantena.it

filippo.tesio@tin.it

©riproduzione riservata