Santena, verso il nuovo piano regolatore. Intervista a Gianni Ghio

Santena – 18 agosto 2010 – La Giunta comunale,  a fine giugno 2010, ha  autorizzato l’avvio del procedimento di revisione strutturale del Piano regolatore comunale. Di seguito una intervista a Gianni Ghio, sindaco che ha guidato la città prima del terzo mandato di Benny Nicotra.

Gianni Ghio, quale futuro urbanistico si prepara per la città?

“Il Piano regolatore approvato nel 2005 già contiene una traccia precisa dello sviluppo futuro della città. Nell’attuale Piano regolatore ci sono aree, che sono chiamate di rispetto ambientale e aree Vot, terreni agricoli racchiusi in aree edificabili, che sono quelle vocate al prossimo sviluppo edilizio. In particolare i Vot sono le aree incluse nell’abitato, possono essere delle aree di sviluppo a costo zero, in cui esistono già tutti i servizi. Diciamo che tali aree, con cubatura varia, possono essere destinate al completamento interno della città. Le aree di rispetto ambientale sono quelle adiacenti all’abitato e possono essere quelle vocate per l’edilizia di ampliamento, per i cosiddetti Pec”.

Quali errori sono da evitare nella formazione del nuovo Piano regolatore?

Gianni Ghio risponde: “Sicuramente non si può pensare di fare ampliamenti al di fuori di queste aree, perché significherebbe snaturare il territorio che va comunque salvaguardato. In questo senso l’operazione Masseria, credo sia una delle bestialità più grosse uscite fuori negli ultimi anni. Ribadisco, credo che le aree di completamento già previste sull’attuale Piano regolatore siano quelle più vocate per permettere una nuova edificazione”.

Cosa ne pensa del progetto outlet?

“Io l’avrei vista benissimo e con favore, perché poteva rappresentare un polo di sviluppo notevole per la città di Santena. Tra l’altro non impattando sul territorio, perché era prevista in una area già compromessa e degradata, anche se in posizione strategica ai fini commerciali. E’ sita lungo l’autostrada e sicuramente poteva essere appetibile per un outlet: capisco coloro che hanno proposto quella operazione e proprio in quel punto lì. Comunque quello era il posto giusto per una operazione commerciale di quel genere. Se non si è conclusa, l’unica cosa che posso dire è che mi dispiace…”.

Sembra che la realizzazione del terzo ponte sul Banna sia di là da venire?

Gianni Ghio afferma: “Io ritengo assolutamente necessaria la costruzione del terzo ponte sul torrente Banna. E, inoltre, non va certo posizionato come prevede l’ultima ipotesi, e cioè oltre la borgata Tetti Giro, come se fosse una nuova circonvallazione per la città di Santena. Quello non è il ponte che serve alla città. Il terzo ponte andrà realizzato dove era inizialmente previsto, nei pressi della ditta Lenti. Al limite si potrà considerare l’ipotesi di posizionarlo più all’interno del centro cittadino. Occorrerà comunque avere un punto fermo, andrà posizionato nella zona di via Principe Amedeo e non in altri posti. L’operazione siglata con la Provincia di Torino e cioè aver ceduto le risorse che avevamo per realizzare il ponte secondo me non è stata una operazione molto avveduta: non sono sicuro che la soluzione che potrà arrivare dalla Provincia soddisferà le esigenze della nostra città. Quello che serve alla città di Santena è un nuovo ponte che svincoli una seconda strada all’interno della città. Non ritengo una cosa normale che un’intera città abbia una sola strada che la percorra”.

Gianni Ghio chiude così il suo breve intervento: “Un nuovo piano regolatore è un atto fondamentale dell’amministrazione dove si decide quale città si vuole. Devo anche dire che si tratta di una questione eminentemente politica. Non è certo una questione tecnica, ma si tratta di una scelta squisitamente politica: si decide del futuro della città nel suo complesso”.

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