Santena, Bruno Ferragatta interviene sulla vicenda Ages e sui fatti della settimana che si apre

Santena – 19 settembre 2010 – Di seguito, un saluto e alcune brevi riflessioni di Bruno Ferragatta, capogruppo dell’Unione centrosinistra, all’inizio di una settimana densa di appuntamenti. Tre gli argomenti toccati: la manifestazione dei lavoratori Ages davanti al Consiglio regionale, organizzata per il prossimo martedì; l’annuncio della presentazione da parte delle opposizioni di una interpellanza sulla vicenda del rogo alla ditta Pegaso e, infine, una breve riflessione sull’imminente festa della comunità calabrese.

«Buona settimana», Bruno Ferragatta così inizia il saluto e prosegue «Credo sia un’importante settimana quella che si sta aprendo. Martedì mattina saremo accanto ai lavoratori dell’Ages davanti alle porte del Consiglio Regionale per cercare di ottenere un ascolto operativo dalle Istituzioni. Sarà importante esserci. Spero che anche il Sindaco sia presente con la fascia da primo cittadino. Un po’ come fece per il parco Cavour, davanti al municipio di Torino. Mi sia consentito, ma qui la questione è molto più seria perché riguarda più di 300 licenziamenti sul nostro territorio.  Anche se non gli viene chiesto di risolvere i problemi, che sono oggettivamente più grandi di lui,  è importante che  faccia sentire la Città  accanto alle richieste dei lavoratori».

«Con la firma di tutti i consiglieri di opposizione – prosegue Bruno Ferragatta – domani depositeremo un’interpellanza sulla vicenda della Pegaso, l’azienda che in primavera divenne tristemente famosa per l’incendio che divampò nel capannone. Molti furono gli interventi che evitarono il peggio limitando le conseguenze. Purtroppo finiti questi interventi bisogna parlare di costi e di chi li dovrà sostenere. Soprattutto per quelle ditte che operarono la bonifica dell’area e che, giustamente, dovranno essere pagate per il lavoro svolto».

«Infine, sempre questa settimana – conclude Bruno Ferragatta – inizia la tradizionale festa dei Santi medici Cosma e Damiano. Ricordo che nel 1976, quando con la mia famiglia mi trasferii a Santena da Torino, rimasi molto colpito dalla devozione che intorno alla figura di questi santi si raccoglieva. Negli ultimi anni, quando ho potuto, ho partecipato alla processione e ancora oggi registro un grande fervore. Credo che sia un misto di devozione religiosa e di identità culturale che si intrecciano profondamente e che meritano rispetto e partecipazione da parte di tutti i santenesi. Voglio cogliere l’occasione del blog per augurare una buona festa a quei santenesi di origine calabrese che operano affinché ogni anno le tradizioni siano mantenute come collante di una comunità e per il bene comune di tutti i santenesi».

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