Santena, Benny Nicotra riporta a quota undici la sua maggioranza

Santena – 16 ottobre 2010 – Benny Nicotra è riuscito ad arrivare a quota undici. Ancora una volta ha ricomposto quella che – stando alle dichiarazioni del sindaco, del capogruppo del Pdl Migliore e della stessa Borgarello – sembrava una frattura insanabile. Le segreterie sovracomunali del Pdl e della Lega Nord hanno imposto un accordo politico. La Lega fa parte della coalizione con il Pdl. Sindaco e capogruppo del Pdl hanno chiesto scusa delle parole forti indirizzate alla Borgarello. Più che una pace ritrovata sembra un armistizio. La delibera sulla verifica degli equilibri della gestione finanziaria 2010 è passata con undici voti. Ai dieci del Pdl si è unita la Borgarello. Il neonato gruppo Lega Nord-Progetto Santena ha votato in modo diviso. Di seguito quanto è successo nel consiglio comunale riunito venerdì sera, 15 ottobre 2010, durato poco meno di 50 minuti.

La seduta si è aperta con il presidente del consiglio Santino Cascella che ha accolto con un saluto il consigliere Gianni Giacone, arrivato in aula dopo avere lasciato pochi minuti prima il pronto soccorso dell’ospedale di Chieri, a seguito di una caduta. Alla seduta erano presenti venti consiglieri: assente Massimiliano Miano. Santino Cascella ha detto: «Miano è un assente giustificato in quanto ha assunto altri impegni durante la giornata». Una roba cui hanno creduto in pochi. Il consiglio comunale ha quindi osservato un minuto di silenzio per  commemorare i quattro alpini  della Julia uccisi in Afghanistan dai talebani.

Santino Cascella ha introdotto così l’unico punto all’ordine del giorno: «Come è noto la proposta relativa alla verifica degli equilibri di gestione finanziaria 2010 è già stata discussa e votata nella seduta del 1° ottobre scorso, ma non ha riportato un numero sufficiente di voti per essere approvata. Il risultato negativo è stato comunicato alla Prefettura di Torino, ufficio territoriale del Governo il 4 ottobre scorso. A seguito della mancata adozione del provvedimento di verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio la Prefettura di Torino ha assegnato al consiglio comunale di Santena 20 giorni per l’approvazione dell’atto di salvaguardia degli equilibri di bilancio. I giorni decorrono dalla notifica del provvedimento a ciascuno dei componenti del consiglio. La Prefettura ha avvertito che in caso di mancata approvazione nei termini indicati provvederà alla nomina di un commissario ad acta e al successivo eventuale avvio della procedura di scioglimento del consiglio comunale».

Il presidente del consiglio comunale ha aggiunto: «Io sono stato incaricato di notificare il provvedimento ai consiglieri e la notifica è stata eseguita dal messo comunale il 5 e 6 ottobre scorso al sindaco e ai venti consiglieri. Dunque tutti i componenti di questo consiglio sono consapevoli che il termine ultimo per l’approvazione della verifica in oggetto è il 26 ottobre 2010. Invito quindi il consiglio comunale ad approvare la proposta di deliberazione che è uguale a quella votata nel consiglio del 1° ottobre scorso».

A questo punto Santino Cascella ha letto il dispositivo della delibera. Di seguito, il testo.

“Verifica equilibri gestione finanziaria 2010 (art.193 D.L.vo n.267/00)

Visto l’art. 193 del D. L.vo n.267 del 18.08.2000 che fa obbligo ai Comuni di procedere – con periodicità che sarà prevista dal Regolamento di Contabilità – e comunque una volta entro il 30 settembre alla verifica dell’attuazione dei programmi e contestualmente all’adozione di tutti i provvedimenti necessari al ripristino degli equilibri di gestione eventualmente compromessi dalla presenza di presunti squilibri provenienti dalla gestione di competenza, residui e/o debiti fuori bilancio;

-Accertato che dall’analisi dei programmi, in corso d’attuazione, non si evincono discostamenti di rilievo rispetto a quanto previsto in fase progettuale, per cui non si rende necessaria alcuna correzione;

-Rilevato che per quanto attiene la gestione dell’esercizio in corso, dalle verifiche effettuate, non siano emersi elementi ovvero discostamenti rilevanti fra le previsioni delle entrate e delle spese e i corrispondenti accertamenti e impegni tali da lasciar prevedere uno squilibrio finanziario;

-Atteso inoltre che non sono emersi debiti fuori bilancio, da dover finanziare;

-Evidenziato infine come le variazioni di bilancio per ora apportate quanto quelle che saranno disposte entro il 30.11.2010 sono risultate e dovranno essere improntate al costante rispetto degli equilibri di gestione voluti dalla legge;

-Vista la relazione del Responsabile dei Servizi Finanziari, depositata agli atti;

-Acquisito il parere favorevole del Revisore Unico dei Conti;

-Premesso quanto sopra, l’Assessore ai Servizi Finanziari, propone che il Consiglio Comunale:

D E L I B E R I

1. Di dare atto che le risultanze della gestione finanziaria in corso, rilevate a questo momento, non presentano condizioni di squilibrio in relazione sia alle entrate e spese di competenza, sia all’andamento dei residui attivi e passivi oltre che all’inesistenza di debiti fuori bilancio da finanziare, per cui appare fondato ritenere che tali condizioni potranno essere conservate, con le variazioni già adottate e quelle che potranno essere adottate entro il 30 novembre prossimo, fino alla conclusione del corrente anno finanziario.

2. Di dare atto, inoltre, che conseguentemente non si rende necessario e opportuno adottare alcun provvedimento di riequilibrio di gestione;

3. Di dare ulteriormente atto che, per quanto riportato in narrativa, i programmi in attuazione non richiedono alcuna correzione.

4. Di ritenere assolto con la presente l’obbligo di legge di cui all’art. 193 del D. L.vo n. 267 del 18.08.2000.

5. Di allegare sotto la lettera “A”, il parere espresso dal Revisore Unico dei Conti ai sensi dell’art. 84 del Regolamento di Contabilità”.

Dopo la lettura, il presidente ha aperto il dibattito. Il primo che ha chiesto la parola è stato Domenico Galizio, capogruppo di Insieme per Santena: «Rompo io il ghiaccio, visto la temperatura e visto che mi sembra che stasera siamo affetti un po’ da mutismo. Mi sono mancate molto anche le dichiarazioni in apertura del sindaco cui facevo molto affidamento, visto che mi sono consumato gli occhi dall’ultimo consiglio comunale a oggi a leggere dichiarazioni di ogni sorta e tipo in un crescendo che definire Rossiniano forse è fare un torto a Rossini».

Per la cronaca va ricordato che nel consiglio comunale che aveva portato alla bocciatura della delibera era nato il gruppo consigliare Lega Nord-Progetto Santena. Oltre agli scambi di accuse in consiglio  la scorsa settimana il neonato gruppo consigliare ha tenuto una conferenza stampa al vetriolo nei confronti del Pdl. Poi sono intervenute le segreterie provinciali che hanno riportato ordine tra gli esponenti locali del Pdl e della Lega Nord. Sinora nessuno sa bene in cosa consista tale accordo. In apertura di consiglio tutti si aspettavano chiarimenti in merito da parte del sindaco.

Dopo questa premessa Domenico Galizio ha continuato: «Innanzitutto vorrei dire che, ancora una volta, sono a disagio in questa sede. Siamo qui questa sera in 20 persone, più il segretario e altro personale per compiere un rito il cui esito parrebbe scontato. Si tratta di una cosa che poteva benissimo essere fatta nella seduta precedente. Ancora una volta c’è uno sperpero di risorse del comune. Non è la prima volta che capita questa scena; si è già verificata altre volte. Nella scorsa seduta rimanendo in aula le minoranze hanno garantito la prosecuzione dei lavori del consiglio. Sono mesi che produciamo molto poco. A giugno abbiamo fatto un consiglio breve perché la maggioranza doveva partecipare a una manifestazione a Torino.  La seduta è durata pochi  minuti, anche se  il gettone è stato corrisposto in pieno e appieno. Dal consiglio del bilancio, tenuto in aprile, di fatto non abbiamo passato quasi nulla di rilevante. Morale: abbiamo fatto un consiglio a inizio di giugno con la surroga del consigliere dimesso Gianni Tosco e poco più. In questi tre anni più volte abbiamo fatto riunioni a vuoto, tutte regolarmente compensate. Io in questo ruolo mi trovo sempre di più a disagio».

Il capogruppo di Insieme per Santena ha aggiunto: «Sarebbe ora che dessimo una dimostrazione di maggiore maturità. Quando si fanno  proclami che tutti sono a servizio del cittadino, che tutti si spendono e si consumano per il lavoro indefesso per la città, sarebbe bene cominciare a dare dei segni semplici: ad esempio, in consiglio si viene a fare qualcosa di serio, non a compiere un rito dovuto, magari per adempimento formale degli atti e non a consumare vendette o a fare cose che con una sana e corretta amministrazione non hanno  nulla a che vedere.  Nel merito del punto in discussione – la verifica degli equilibri della gestione finanziaria 2010 – non ho molto da dire. Il punto lo avevamo già visto la volta scorsa. Ovviamente non abbiamo avuto motivo per cambiare idea. Almeno noi non abbiamo cambiato idea. Stasera vedremo se qualcun altro ha invece cambiato parere in merito».

E’ quindi intervenuto il consigliere Roberto Ansaldi, capogruppo Udc, con una dichiarazione di voto fatta a nome dei gruppi Udc, Insieme per Santena e Unione centrosinistra: «Questa è una dichiarazione di voto un po’ particolare perché, oltre all’aspetto tecnico, questa delibera si è caricata di significati politici che in realtà non dovrebbe avere. Stasera, dopo gli stracci volati nella maggioranza nel consiglio comunale del 1° ottobre – con tanto di spettacolo indecente che avete offerto – la situazione dovrebbe essersi ricomposta. Pensavo che almeno ci fosse una dichiarazione. Anche se stasera una dichiarazione ufficiale non c’è stata l’abbiamo appresa dai blog e dai giornali. Il condizionale è però d’obbligo. Diciamo che la situazione dovrebbe essersi ricomposta».

Roberto Ansaldi ha aggiunto: «E’ l’ennesima volta che si ricompongono gli strappi di una coalizione che si è logorata cammin facendo, senza che si sia minimamente risolto il problema di fondo. Tre anni di liti, accuse, prese di distanza, distinguo, e chi più ne ha più ne metta. Tre anni di salti della quaglia; di gente che fa finta di passare all’opposizione per poter accaparrare una sedia. Tra anni di imboscate  e di tatticismi della peggior specie. Tre anni di salite sull’Aventino, di discese dall’Aventino. Tre anni di ricatti più o meno velati. Tre anni in cui si è sfiduciato un assessore, poi reintegrato con le stesse deleghe. Tre anni in cui si è dovuto ampliare il numero di posti in giunta. Tre anni in cui siete andati in minoranza in più di una occasione».

«Tre anni in cui i numeri e le incertezze sono state prevalenti – ha continuato Roberto Ansaldi – tanto da fregiarvi del titolo, ben poco qualificante, di maggioranza a geometria variabile. Tre anni in cui la coalizione del sindaco Benny Nicotra ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza a governare la città: un misto di improvvisazione e di incapacità; la mancanza assoluta di pianificazione, di capacità progettuale, di una azione amministrativa degna di tale nome. Crediamo che stasera ci abbiate messo l’ennesima pezza. Casomai ve lo foste dimenticati, ricordatevi che c’è un paese che aspetta ciò che avevate promesso. Ricordatevi anche che tra 15 mesi saremo in campagna elettorale. E il prossimo anno non sarà un anno qualunque è il 2011: un anno che avrebbe potuto essere di rilancio per Santena e che, invece, vedrà la nostra città recitare un ruolo di semplice comparsa e nemmeno per merito vostro». Roberto Ansaldi ha chiuso così: «Per la parte tecnica voteremo contro questa delibera perché rappresenta la certificazione dell’equilibrio di una gestione finanziaria che non condividiamo».

A questo punto è arrivata la provocazione di Francesco Migliore, capogruppo del Pdl che ha detto: «Ad Ansaldi chiedo a nome di chi ha parlato: Progetto Santena…». Roberto Ansaldi ha risposto: «La dichiarazione è stata concordata dai tre gruppi di opposizione usciti dalle elezioni amministrative: Udc, Insieme per Santena e Unione centrosinistra».

La parola è passata a Patrizia Borgarello, esponente del Carroccio, dal 1° ottobre scorso capogruppo di Lega Nord-Progetto Santena: «Io, semplicemente, dico che, ovviamente, visti gli accordi raggiunti dopo le situazioni che si sono create, soprattutto a livello giornalistico, credo sia opportuno nella dichiarazione di voto, per ora, semplicemente dire che per quel che mi riguarda come Lega Nord e come unico rappresentante della Lega Nord, il mio voto sarà favorevole, ma credo che sia opportuno che il gruppo Progetto Santena scelga cosa votare». Una dichiarazione che, almeno dal punto di vista grammaticale ha, di fatto, sciolto il gruppo costituitosi appena due settimane fa.

Senza nessun altro intervento il consiglio è passato a votare la verifica degli equilibri della gestione finanziaria 2010. Ecco come hanno risposto i consiglieri alla chiama: Santino Cascella si è astenuto; Benny Nicotra ha votato sì; Paolo Mosso ha votato sì; Gianni Giacone ha votato sì; Domenico Trimboli ha votato sì; Edoardo Tamagnone si è astenuto; Pino Falcocchio ha votato sì; Ezio Gaude ha votato sì; Gianni Bergoglio ha votato sì; Valter Mastrogiovanni si è astenuto; Beppe Maggio ha votato sì; Patrizia Borgarello ha votato sì; Francesco Migliore ha votato sì; Mariuccia Elia ha votato sì; Bruno Ferragatta ha votato no; Cetty Siciliano ha votato no; Ilario Martini ha votato no;  Roberto Ansaldi ha votato no; Massimiliano Miano era assente;  Domenico Galizio ha votato no;  Tommy Elia ha votato no.

Al termine del voto il presidente Santino Cascella ha proclamato il risultato della votazione: «Allora, la delibera passa con undici voti favorevoli, sei contrari, tre astenuti e  un assente». Per la cronaca in quindici giorni cosa è successo? I dieci esponenti del Pdl hanno riconfermato il voto favorevole. Patrizia Borgarello che aveva votato no, ora ha votato sì. Tamagnone, Cascella e Mastrogiovanni che il 1° ottobre avevano votato no, ora si sono astenuti. I sei componenti dei tre gruppi storici di minoranza hanno riconfermato il loro no.

Subito dopo avere proclamato i risultati della votazione il presidente Santino Cascella si apprestava a chiudere la seduta: «Bene a questo punto se non ci sono altri interventi…». E’ subito intervenuto il sindaco Benny Nicotra che con un qualche impaccio ha detto: «Posso? Signor presidente. Dunque, mi è doveroso… No, un attimo… Avverto il dovere, anche per la carica che il sottoscritto ricopre, di scusarmi con l’assessore Patrizia Borgarello se le dichiarazioni da me rese nella seduta consigliare comunale del 1° ottobre ultimo scorso possono avere offeso la sua persona. Non era mia intenzione né offendere la persona né il ruolo politico che la stessa ricopre all’interno della Lega Nord».

Benny Nicotra ha proseguito: «Le mie dichiarazioni devono essere contestualizzate al momento in cui sono state rilasciate, ovverosia durante un consiglio comunale caratterizzato, come è noto a tutti, da forte tensioni politiche tra i vari gruppi consiliari. Può capitare a tutti di proferire parole oltre le righe. Nessuno può mettere in discussione la fiducia che ripongo nei confronti di tutti i miei assessori e la stima che nutro nei confronti della Lega Nord, come testimonia peraltro l’accordo siglato nelle segreterie provinciali». Il sindaco Benny Nicotra tanto per far capire a chi era rivolto il messaggio ha detto: «Ringrazio per la presenza l’onorevole Allasia che è arrivato da Roma. Volevo aggiungere anche che questa comunicazione non l’ho fatta all’inizio del consiglio perché volevo che si arrivasse in fretta al voto affinché l’assessore Giacone potesse lasciare l’aula considerato che  per arrivare qui stasera ha lasciato l’ospedale dopo essere stato vittima di un incidente abbastanza delicato».

Il microfono è passato a Bruno Ferragatta, capogruppo Unione centrosinistra che si è rivolto così al sindaco: «Devo dire che questa richiesta di scuse plateali mi sembra un teatrino. Il titolo dello spettacolo di questa sera potrebbe essere “Sono partiti leoni e sono tornati topolini”. Mi è sembra abbastanza inutile, plateale, teatrale e credo si potesse evitare di pronunciarla in un luogo istituzionale. Non c’era da chiedere scusa; erano problemi vostri che potevate risolvere da altre parti. Speriamo che, da adesso in poi, queste scenette chiudano il loro sipario e si cominci finalmente a lavorare».

Ha chiesto la parola Francesco Migliore che ha detto: «Mi spiace per Ferragatta che dovrà ascoltare. E non si tratta di un’altra richiesta di scuse, come l’ha battezzata lei, ma una precisazione dovuta. Leggerò appunto un comunicato che io stesso ho predisposto». Migliore ha letto: «Intervengo per precisare in primo luogo a titolo personale che, quanto da me espresso nei confronti dell’assessore Borgarello nel corso del consiglio comunale del 1° ottobre scorso, era riferito al comportamento politico di un membro di maggioranza del locale governo cittadino e non era diretto – lo ribadisco – né alla sfera personale dell’assessore Borgarello stessa né al partito della Lega Nord che, come ho già avuto modo di ripetete in varie sedi, gode della mia stima e del mio rispetto».

Francesco Migliore ha chiuso così: «In qualità di capogruppo del Pdl mi auguro che questa dichiarazione possa contribuire a rasserenare il clima tra tutte le forze politiche che compongono questa maggioranza. Abbiamo lavorato e  continueremo a lavorare affinché il giusto confronto sui programmi e le iniziative dell’amminsitrazione non degeneri mai in sterili contrapposizioni che abbiano l’effetto di minare la fiducia degli elettori santenesi nei confronti del sindaco Benny Nicotra e dell’attuale amministrazione comunale».

Domenico Galizio, capogruppo di Insieme per Santena ha affermato: «Intendo commentare le dichiarazioni del sindaco che—come ho detto all’inizio di seduta – mi mancavano. Mi verrebbe voglia di risolverla con una battuta. Nella seduta precedente avevo chiesto al sindaco di rendermi edotto sui numeri della sua maggioranza: se non ricordo male io ne avevo contati 14 e lui mi aveva corretto che erano quindici. Vorrei chiedere al sindaco quanto me la mette la maggioranza stasera. Quanto è la quotazione della giornata; giusto per saperlo perché finora non l’ho mica capito bene. Dopodiché, volendo essere un po’ scherzoso direi che l’altra volta qualcuno della maggioranza aveva detto che era una serata tristissima perché si stavano celebrando brutte cose e su questo magari potevo essere d’accordo.Stasera assisto al trionfo dell’amore. Va tutto bene. Si amano tutti. Si scusano tutti. Tutti pronti a  fare un passo indietro. Sembra quasi la primavera; sembra di sentire uccellini, farfalle e fiori che sbocciano. Sembra una meraviglia. Io, calendario alla mano, vedo un brutto inverno davanti. Auguri».

Ha chiesto la parola l’assessore Pino Falcocchio: «Per restare in tema di spettacoli, il consigliere Ferragatta ha citato il teatro, io citerò qualcosa di analogo. Io ritengo che le scuse, chiamiamole le precisazioni, andrebbero anche indirizzate ai cittadini. Vedete, è l’ennesima volta, a distanza di un anno, che sono stati involontari spettatori, loro malgrado, di una sceneggiata, per restare nel tema.  Ma i cittadini non hanno nessuna colpa e io non so quali vantaggi alla fine ne trarranno gli autori e gli attori, grazie».

E’ nuovamente intervenuta Patrizia Borgarello, che ha affermato: «Prendo atto delle scuse da parte de sindaco e del capogruppo del Pdl. Le scuse non sono tanto rivolte a Patrizia Borgarello, perché Patrizia Borgarello è un consigliere che fa parte di un gruppo, la Lega Nord che è un alleato del Pdl. Io penso che in una amministrazione seria – e su questo sono in accordo con le opposizioni – questo già non doveva accadere, perché comunque sia bisogna prendersela con un partito perché in un momento può avere un qualcosa che non ha capito o un qualcosa in cui non è in accordo. Spero veramente che dopo questa serata, dopo gli accordi presi direttamente dai partiti politici la musica in questo Comune cambi. Vedete – e mi rivolgo ai miei colleghi consiglieri di maggioranza – non so  se avete letto “La caverna” di Platone; mi sembra veramente una scena di questo genere. A volte ci sono persone che parlano vedendo da dentro la caverna delle ombre di una società e le interpretano. Determinate situazioni a volte si creano perché non c’è comunicazione. Allora si cerca di interpretare quello che fanno gli altri. Non è sempre così semplice: perché uno dice, un altro fa e l’altro disfa. Io penso che per avere una serena maggioranza, indipendentemente dai problemi personali, si debba andare oltre Patrizia Borgarello o Benny Nicotra. Si deve arrivare ad avere una coalizione in cui se ci sono difficoltà e cose su sui si dissente si tratta di una questione non personale, ma politica. Io credo si debba oltrepassare la questione personale. Io credo si debba anche oltrepassare la vecchia Repubblica in cui caso mai si dà un assessorato a qualcuno perché questo mi voti il bilancio. Questi, forse, sono i problemi grandi che non devono accadere».

Patrizia Borgarello ha chiuso: «Io credo che, a volte, nelle scelte delle persone – il primo cittadino, il consigliere, l’assessore, il presidente del consiglio, la sottoscritta – si ascoltino persone che, come diceva Platone, non escono mai dalla caverna. E la caverna possiamo dire che è il palazzo comunale, la città di Santena. La politica non si ferma alla città di Santena: a volte ci sono cose più grandi che vanno al di fuori di questo. Quindi io credo veramente, e lo ripeto in primis al primo cittadino, l’alleanza della Lega Nord con il Pdl è sempre stata – signor sindaco – una alleanza seria, di rispetto. Una alleanza corretta: quindi io credo davvero che questa sera cambi la musica a Santena e non ci siano più prese di posizioni personali, ma una alleanza di partito, indipendentemente dal fatto se uno  o l’altro dei consiglieri sono più o meno simpatici».

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