Santena, la vicenda Ages arriva in consiglio comunale

Santena – 17 ottobre 2010 – Nel consiglio comunale dello scorso venerdì 15 ottobre il sindaco e alcuni consiglieri hanno fatto riferimento alle ultime novità relative all’Ages di Santena, con l’arrivo in zona Cesarini di una offerta d’acquisto. Ecco quanto riferito in consiglio dal sindaco Benny Nicotra e dai consiglieri Bruno Ferragatta, Domenico Galizio e Patrizia Borgarello.

Il primo che ha affrontato il tema dell’Ages di Santena è stato il sindaco Benny Nicotra: «Avete letto che è stata presentata una offerta per quanto riguarda l’Ages, arrivata da un gruppo del chierese. L’offerta nei riguardi dell’Ages è per un centinaio di persone. Il commissario, ricevuta l’offerta, ha potuto chiedere al Tribunale di Asti un rinvio della dichiarazione di fallimento per consentire l’avvio di una trattativa. Il Tribunale ha concesso una proroga. Ora ci  auguriamo che il percorso prosegua e che arrivi il via libera all’accordo anche da parte del Ministero».

Il sindaco ha aggiunto: «La proposta prevede  di occupare cento persone.  La prima offerta di acquisto era relativa a 70 unità. Commissario e sindacati hanno subito detto che era una offerta irricevibile. La Regione ha sollecitato gli imprenditori a ritarare l’offerta. Alla fine è arrivata una nuova proposta che prevede l’utilizzo di 90-100 dipendenti.  Tutti abbiamo lavorato per conseguire tale obiettivo». Benny Nicotra rivolto all’opposizione ha continuato: «Il commissario straordinario, vi piaccia o no, mi ha chiesto una forte collaborazione nei riguardi del ministro delle Attività produttive. Paolo Romani è stato il mio presidente della commissione Trasporti, quando io ero parlamentare. Di conseguenza ho fatto il possibile;  credo che i rapporti tra persone attente e sensibili possono anche evitare burocrazie cartacee che allungano i tempi».

Bruno Ferragatta, capogruppo dell’Unione centrosinistra, ha detto: «Volevo esprimere soddisfazione per la vicenda Ages Santena. Speriamo che quella goccia di speranza che abbiamo coltivato e che continuiamo a coltivare possa portare frutti positivi. Speriamo che, anche con l’azione del sindacato, si riesca a ricomporre una soluzione che permetta di ricollocare almeno una parte dei lavoratori».

Domenico Galizio, capogruppo di Insieme per Santena, ha detto: «Rispetto all’Ages io sono un po’ meno entusiasta del sindaco. Ovviamente saluto positivamente il fatto che ci sia questa prospettiva, spero che non emergano difficoltà e che possa andare in porto. Come tutti mi auguro che  si arrivi a una felice conclusione per un centinaio di dipendenti. Tutti siamo coscienti che è un primo risultato. Certo, poteva anche andare diversamente. Della serie piuttosto che niente è meglio piuttosto. Siamo felici per il piuttosto, ma non possiamo dimenticare che la soluzione che si prospetta riguarda un centinaio di dipendenti. Dunque, se va bene, se ne salveranno un centinaio rispetto agli attuali 380. Possiamo prendere atto che sta maturando questa soluzione, ma di certo non possiamo essere pienamente soddisfatti da una proposta del genere perché coloro che resteranno fuori andranno incontro a problemi enormi. Quindi il mio pensiero va a tutti loro».

L’ultima che ha citato l’Ages di Santena è stata Patrizia Borgarello, esponente del Carroccio: «Occorre tenere presente che con l’offerta arrivata non potremo risolvere tutti i problemi dell’Ages di Santena. Ridare lavoro a un centinaio di dipendenti è già una buona cosa. Dico questo tenendo conto che, sino a poche ore fa, si pensava che tutti fossero a casa, con l’arrivo della dichiarazione di fallimento. Ringrazio anche il Comune di Santena per il contributo fornito in questa vicenda. La Regione Piemonte in tutti i modi ha cercato di portare a buon fine la cosa. L’accordo dovrebbe interessare cento persone e credo che per Santena sia comunque un grosso passi in avanti. I dati occupazionali trimestrali continuano ad essere un disastro; anche nei comuni vicini sono tante le imprese che chiudono i battenti e lasciano la gente senza lavoro. Credo che di questa vicenda vada sottolineato il lavoro di concertazione portato avanti da tutti i soggetti per cercare in qualche modo di mitigare il momento tragico che il settore metalmeccanico sta vivendo in tutta la Provincia di Torino».

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