Santena, “Tutta mia la città”, Patto locale per la sicurezza integrata

Santena – 1° novembre 2010 – In alcuni punti della città sono state affisse locandine che hanno come titolo “Tutta mia la città. Patto locale per la sicurezza integrata”. Il Patto – strumento delle politiche integrate di sicurezza urbana, promosso e finanziato dalla Regione Piemonte – è stato presentato lo scorso luglio a Moncalieri, Comune capofila dell’iniziativa. L’arrivo delle locandine segnala che sono partite in città alcune attività previste nell’ambito del Patto locale. In particolare, nel Comune di Santena verrà realizzata l’Azione 4 “Luoghi sicuri da animare”. Di seguito, alcune informazioni in merito al Patto e agli obiettivi e alle iniziative dell’azione 4 che – tra le altre cose – prevede attività di animazione organizzate in alcuni luoghi di Santena.

Che cos’è il Patto locale per la sicurezza integrata “Tutta mia la città”.

Il Patto locale per la Sicurezza integrata “Tutta mia la città” rappresenta uno strumento delle politiche integrate di sicurezza urbana promosso in attuazione della legge regionale 23/2007 e delle Indicazioni programmatiche approvate dalla 1° Conferenza regionale sulla sicurezza integrata il 4 luglio 2008, e approvate dal  Consiglio regionale con Dcr. n° 215-43-184 del 14 ottobre 2008.

Il Patto organizza, intorno ad obiettivi condivisi e a una strategia di lavoro definita, la cooperazione tra i soggetti sottoscrittori che nei territori dei Comuni di Moncalieri, Nichelino, Trofarello, Vinovo, La Loggia e Santena intendono agire con modalità integrate in termini di promozione locale, sviluppo della comunità, prevenzione, miglioramento concreto della vivibilità locale e promozione delle condizioni di sicurezza oggettiva e soggettiva.

Il Patto locale per la sicurezza integrata va pertanto inteso come un partenariato di progetto che coinvolge tutti i soggetti, istituzionali e non di un vasto territorio che, per competenza, hanno capacità di azione in materia di sicurezza. Il Patto locale formalizza una proposta progettuale articolata, strategica, di dimensioni rilevanti definita in maniera concertata dai sottoscrittori, che la Regione ha approvato e deciso di sostenere finanziariamente.

In questa cornice la Regione Piemonte ha comunicato alla Città di Moncalieri, in qualità di ente capofila, l’assegnazione di un contributo al Patto locale per sicurezza Integrata denominato “Tutta mia la citta'” di euro 208.250,00 (a fronte di euro 41.700,00 di co-finanziamento), come da deliberazione della Giunta regionale n. 64 -12711 del 30 novembre 2009.

Partner del Patto locale per la sicurezza integrata Tutta mia la Città:

Città di Moncalieri (ente capofila), Provincia di Torino, Città di Nichelino, Comune di La Loggia, Comune di Santena, Comune di Trofarello, Comune di Vinovo, Consorzio Socio-Assistenziale di Moncalieri, Trofarello, La Loggia, Acli Provinciali di Torino, Direzione Didattica Statale I Circolo di Moncalieri, Scuola secondaria di 1° Grado “Principessa Clotilde” di Moncalieri, Direzione Didattica Statale IV Circolo di Moncalieri, Direzione Didattica Statale di La Loggia, Fondazione Scuola dell’Infanzia “G. Bovetti” di La Loggia, Asilo infantile di Vinovo, Società Coop. Pronto Taxi 5737, Soc. Cooperativa Radio Taxi Torino Sc, Ditta individuale Vaglienti Mario di Vinovo.

Cos’è la sicurezza integrata

Si intende per politiche integrate di sicurezza urbana, politiche locali capaci di governare:

– le diverse dimensioni del problema (controllo, prevenzione situazionale, prevenzione e promozione sociale, rigenerazione urbana, cura e manutenzione degli spazi pubblici ecc.);

– i diversi settori dell’amministrazione (cooperazione strategica tra i differenti settori competenti rispetto ai problemi/azioni del progetto);

– i diversi soggetti del territorio (promozione di accordi e forme di collaborazione con le altre istituzioni e con gli attori locali).

Le azioni progettuali previste dal Patto locale per la sicurezza integrata Tutta mia la Città

Il Programma di azione concertato dal partenariato e approvato dalla Regione Piemonte prevede la realizzazione sui territori dei Comuni di Moncalieri, Nichelino, La Loggia, Trofarello, Vinovo e Santena di un flusso di cinque azioni integrate:
-Azione 1. Attivazione e consolidamento del partenariato e dei suoi  organi operativi;
-Azione 2. Sperimentazione dell’azione taxi rosa;
-Azione 3. Per un’azione integrata-intercomunale di prossimità delle polizie municipali;
-Azione 4. Luoghi sicuri da vivere e animare;
-Azione 5. Progettare luoghi più sicuri.

Il Patto per la sicurezza integrata Tutta mia la città è approvato e sostenuto finanziariamente dalla Regione Piemonte. A Santena verrà realizzata l’Azione 4 “Luoghi sicuri da animare”.

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Azione 4.  Luoghi sicuri da vivere e animare.

Si tratta di un’azione rivolta a quelle persone che pensano che per rendere le nostre città più sicure sia importante stare all’aperto, contribuire alla cura dei luoghi, renderli più accoglienti, animarli con la propria presenza. Alcuni giardini e spazi pubblici delle nostre città diventeranno teatro di giochi, animazioni, laboratori di progettazione e di cura del verde, rivolti a tutte le età, in collaborazione con gruppi e associazioni locali. Un modo efficace per sentire più sicura e più nostra la città, per rafforzare i legami tra le persone, per pensare un nuovo concetto di sicurezza, con meno barriere e più spazi di condivisione.

Sicurezza urbana e spazi pubblici

La sicurezza urbana, o di un territorio, è quell’insieme di condizioni sociali, ambientali, economiche, abitative e di rispetto della legalità che permettono a tutti di vivere serenamente senza sentirsi minacciati da qualcosa o qualcuno. Chiediamoci che cos’è un luogo sicuro. Un luogo sicuro è un luogo in cui non ci sentiamo condizionati nelle nostre azioni e nei nostri movimenti. E una città sicura è una città in cui ci si sente liberi di muoversi, sostare, incontrarsi, giocare… certo, a seconda del fatto di essere un giovane ragazzo in motorino o un’anziana signora che vuole riposarsi su una panchina, o un gruppo di bambini che vogliono giocare in cortile, percepiremo vincoli e possibilità diverse nel modo di vivere i nostri spazi.

Esistono però alcuni elementi comuni a tutti nel vivere un territorio, tratti che caratterizzano uno spazio, qualità che concorrono a definire che tipo di lettura ne facciamo e quale sensazione viviamo nell’attraversarlo. Quando camminiamo o ci spostiamo per la città, la sensazione che proviamo di sicurezza e tranquillità, o viceversa di disagio o timore, si lega a quanto ci sono familiari i percorsi, a quanto conosciamo le altre persone che lì vivono, a quanto ci sembra che siano rispettate le regole del vivere comune.

La conoscenza e la familiarità con i luoghi si traducono sia per l’adulto che per il bambino in percezione di sicurezza, in consapevolezza di libertà di azione e di movimento, in senso di appartenenza e di responsabilità verso ciò che ci circonda. Insomma i fattori che contribuiscono a sentirsi sicuri o no in un certo territorio dipendono dalla qualità degli spazi e delle relazioni sociali che in essi prendono forma.

La conoscenza, la familiarità, la riappropriazione di luoghi e spazi urbani diventano così lo scopo di questo percorso progettuale, che sceglie come obiettivo la costruzione di relazioni con i luoghi e con la comunità, che lavora sulla qualità degli spazi e delle relazioni sociali per provare a costruire il senso di “casa”, del “sentirsi a casa”. Questo approccio è stato scelto anche perché consente al singolo cittadino – bambino o adulto- un margine d’azione, e perché punta l’attenzione sul lato positivo della questione sicurezza, su come si può contribuire, collaborando con le istituzioni,  a costruire una città sicura, in cui si può vivere meglio. Un altro punto che spinge a concentrarsi sulla qualità degli spazi e delle relazioni è la validità di questo approccio in qualsiasi tipo di contesto: dalla grande città al paese, dal quartiere problematico a quello invece tranquillo e, qualsiasi sia il contesto, è sempre migliorabile e c’è sempre qualcosa che può essere fatto.

Le attività previste

L’azione prevede il seguente flusso di attività:

1.Mappatura e individuazione dei territori-spazi su cui svolgere il lavoro. Strumenti: sopralluoghi, osservazioni, lavoro istruttorio, documentazione fotografica, incontri di lavoro, focus group.

2.Attività di animazione dei luoghi: si tratta di attività finalizzate ad intercettare i frequentatori usuali degli spazi pubblici e ad “agganciare” i gruppi locali che saranno coinvolti nel processo di presa in carico dello spazio pubblico e di gestione delle azioni locali. Strumenti: giochi collettivi, strumenti di ascolto, banchetti informativi, microeventi di animazione culturale.

3.Workshop saranno organizzati e gestiti percorsi-workshop attraverso opportune metodologie di coinvolgimento e partecipazione che consentiranno di individuare interventi concreti orientati da un lato ad animare e rivitalizzare lo spazio pubblico individuato, dall’altro ad aumentare la qualità ambientale dei luoghi e a riprogettare-risistemare quegli aspetti che diminuiscono la percezione della sicurezza da parte dei cittadini. Strumenti: focus group, laboratori progettuali, interviste collettive.

4.Consulenza e tutoraggio ai gruppi locali:  per sostenere l’autorganizzazione dei gruppi e fornire indicazioni di carattere metodologico;

5.Attivazione e gestione delle azioni locali: da parte dei gruppi coinvolti nelle attività previste dai diversi filoni di intervento.

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Alcuni dati riferiti al Comune di Santena.

Spazi individuati: giardinetti di via Brignole; area golenale; piazza Martiri della Libertà; piazza Aimerito.

Frequentazione dello spazio: gli spazi in esame, in orario pomeridiano e serale  sono frequentati da gruppi di giovani e adolescenti.

Problemi dello spazio: la mancanza di figure adulte di riferimento ha lasciato spazio ad atti di vandalismo con danneggiamento degli arredi, abbandono di sporcizia ecc. – e, presumibilmente, al consumo di sostanze stupefacenti.

Soggetti, servizi e associazioni potenziali partner: Consorzio socio assistenziale del Chierese; Polizia municipale; parrocchia, associazioni sportive – Gruppo polisportivo San Luigi calcio e pallavolo, Pallavolo Santena 95, Jujitsu Dragone, Judo Santena – associazioni culturali e animative; Circolo San Luigi, Tavolo G.O.L. (Comune, Consorzio socio-assistenziale, parrocchia).

Attività di animazione previste: attivazione di una equipe che agirà con le metodologie tipiche dell’educativa territoriale; presenza settimanale degli educatori – due educatori per 4 ore  al pomeriggio a settimana e in alternativa ad un pomeriggio una sera al mese –; utilizzo di una struttura mobile (camper) predisposta all’incontro con gruppi giovanili e dotata di risorse, materiali informativi e gadget utili ai fini degli interventi di prevenzione e riduzione dei rischi – tre uscite –; ascolto dei bisogni, distribuzione di materiale informativo su rischi legati a uso e abuso di sostanze stupefacenti; organizzazione di microeventi di animazione da definire in base ai gruppi “agganciati”.

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