Santena, progetto outlet, a che punto siamo?

Santena – 4 novembre 2010 – www.outletnichelino.it questo l’indirizzo del sito voluto e messo in rete dal sindaco di Nichelino Giuseppe Catizone. L’immagine di apertura riporta il volto del primo cittadino che, nel primo pezzo, spiega le ragioni per cui il sito è stato realizzato e, nelle diverse sezioni, si riportano documenti, rassegna stampa e l’indirizzo di posta elettronica per inviare contributi. A Santena del progetto outlet si parla dall’ottobre 2009. A che punto siamo lo spiegano i capigruppo consiliari Ansaldi, Ferragatta, Galizio, Tamagnone, Borgarello e il sindaco Benny Nicotra.

Roberto Ansaldi, capogruppo dell’Udc, spiega: «La vicenda relativa al progetto outlet è l’ennesima dimostrazione di scarsa trasparenza da parte del sindaco e di tutta la sua maggioranza. Abbiamo più volte chiesto che il sindaco venisse in consiglio comunale a relazionare sul progetto outlet. Per mesi a mezzo stampa aveva annunciato  la convocazione di un consiglio comunale aperto per discutere del progetto della società bresciana Promos. Annunciato nel novembre 2009 questo progetto lo stiamo aspettando ancora oggi». «Noi, a più riprese, – aggiunge Roberto Ansaldi – abbiamo detto che non eravamo preconcettualmente contro all’outlet; volevamo solo vedere che cosa prevedeva il progetto. Come per tutte le opere ci sono lati positivi e lati negativi. Il nostro intento era massimizzare gli aspetti positivi e  minimizzare quelli negativi, tipo come l’incidenza sul tessuto commerciale, sull’economia locale, le ricadute sulla viabilità e l’impatto della struttura sull’assetto idrogeologico del territorio. Dopo mesi e mesi di attesa non siamo ancora riusciti ad affrontare l’argomento. La società proponente ha deciso di individuare altre aree per portare avanti il progetto».

Roberto Ansaldi conclude: «Il sindaco e la sua amministrazione non perdono l’occasione di affermare che il progetto è sfumato per colpa dell’opposizione. Riteniamo questa un’accusa semplicemente ridicola; la realtà è ben diversa. Il 15 febbraio 2010 la società Santena Fashion Center srl ha inviato all’amministrazione una bozza di adesione a un accordo di programma al fine di avviare il procedimento urbanistico e commerciale per la realizzazione di un factory outlet. Non ci risulta che l’amministrazione abbia mai risposto».

Bruno Ferragatta, capogruppo dell’Unione centrosinistra, afferma: «Da mesi il sindaco in consiglio comunale e in varie interviste a blog e ai giornali ha detto che il progetto outlet non sarebbe andato in porto per colpa delle minoranze.  La situazione mi sembra un po’ diversa. Per prima cosa il sindaco, almeno in teoria, dovrebbe disporre di una maggioranza e quindi in qualsiasi momento avrebbe potuto mandare avanti questo progetto. Se non l’ha fatto i casi sono solo due: o non lo riteneva una opportunità, oppure la sua maggioranza su questo progetto non era così unita».

«Le minoranze consiliari non hanno mai respinto il progetto outlet – aggiunge Bruno Ferragatta – anche per un altro semplice motivo:  questo progetto noi sinora non l’abbiamo mai visto. I vari gruppi di opposizione hanno sempre sottolineato al sindaco  la necessità di esaminare tale progetto alla luce delle ripercussioni che poteva avere sulla nostra città, sul tessuto economico, produttivo e sull’intero territorio.  Dal sindaco e dalla sua maggioranza non sono mai arrivati documenti relativi alla vicenda. In consiglio ci sono stati sempre e solo rinvii della discussione e ogni volta il sindaco afferrava un dossier per dire che era tutto lì dentro».

Bruno Ferragatta continua facendo riferimento al sito realizzato dal Comune di Nichelino: «Il comportamento degli amministratori mi sembra naturale; mettere in rete un sito a disposizione di tutti mi sembra un bel gesto di trasparenza. Nel nostro Comune, anche in riferimento al progetto outlet, sino a oggi di trasparenza ne abbiamo vista poca. Nel sito di Nichelino ho visto dichiarazioni, documenti e rassegna stampa.  Il sito consente ai cittadini di essere informati e di documentarsi sugli atti relativi al progetto. E’ un’azione che condivido e ritengo positiva. In questo modo si opera nella massima trasparenza».

«A Santena sinora è andata in modo diverso – chiude Bruno Ferragatta –. Abbiamo appreso del progetto outlet dopo che alcuni cittadini ci hanno segnalato che il padre di un assessore era passato da alcuni proprietari di terreni opzionandone l’acquisto. Sulla vicenda dobbiamo registrare anche un esposto presentato da due dirigenti apicali del Comune che in qualche modo faceva riferimento a una situazione poco chiara che poteva configurare un conflitto di interessi relativo al ruolo del mediatore, padre di un assessore. Ricordo che le minoranze consiliari hanno anche chiesto una commissione d’indagine sulla vicenda, proposta che in consiglio è stata bocciata dal sindaco e dalla sua maggioranza. Insomma, su questa vicenda, il clima che sinora abbiamo respirato non mi sembra improntato sulla massima trasparenza.  Mi auguro che quanto prima in consiglio si possa finalmente discutere della vicenda».

Edoardo Tamagnone, fino a  qualche settimana fa capogruppo di Progetto Santena, afferma: «Da quanto successo finora in città sembra che questa operazione dell’outlet non interessi la maggioranza. Se solo l’avesse voluto il sindaco e la sua maggioranza disponeva di tutti gli strumenti per portare avanti questa vicenda nel modo più completo e trasparente possibile. E invece sinora, dal giugno 2009, da quando la vicenda è emersa, in consiglio non ne abbiamo potuto parlare. Siamo ancora in attesa del ripetutamente annunciato consiglio  comunale aperto che avrebbe dovuto tenersi prima del Natale 2009. A oggi stiamo aspettando di discutere l’ordine del giorno sull’outlet. Ogni volta il sindaco in consiglio ci fa vedere un dossier, sempre più voluminoso, ma la discussione – per un motivo o per l’altro – non è ancora potuta partire».

«Una cosa è certa rispetto alla vicenda – afferma Edoardo Tamagnone – sappiamo solo che ci sono dei terreni opzionati da un parente di un assessore. Si tratta di terreni che avrebbero dovuto moltiplicare il loro valore se fossero passati da agricoli a commerciali. Per il resto non ne sappiamo nulla. Noi aspettiamo impazienti di poter sapere se la vicenda outlet per Santena  è stata una grande panzana – una bufala  – o se, invece, qualcosa di vero  c’è stato.  Per la verità è fondato il sospetto che tutta questa operazione sia servita per giustificare una compravendita di terreni in predicato di passare da agricoli a commerciali. Vorrei anche far presente che un eventuale outlet potrebbe esser ipotizzato anche in altra parte del territorio e non solo in zona Ponticelli. Nel comune ci sono aree ex industriali o zone marginali che potenzialmente sono in grado di fare da sito a un outlet. Siccome erano già stati opzionati i terreni attorno all’ex cava l’ipotesi di collocarlo in altra zona non è mai stata presa in considerazione».

Domenico Galizio, capogruppo di Insieme per Santena, afferma: «E’ da inizio anno che siamo in attesa di discutere del problema outlet. Per alcuni mesi non abbiamo detto nulla perché attendevamo fiduciosi che il sindaco convocasse il consiglio comunale aperto che aveva ripetutamente annunciato. A marzo abbiamo cominciato a metter già interpellanze e ordini del giorno: sinora registriamo una lunga serie di slittamenti e rinvii e nulla più. L’argomento outlet per il consiglio comunale resta tabù. Nel frattempo il sindaco rilascia dichiarazioni a raffica dove afferma che l’outlet non si fa più perché noi dell’opposizione ci saremmo messi di traverso riuscendo a scoraggiare la società proponente. Sulla vicenda l’unico documento ufficiale che abbiamo reperito dagli uffici comunali è la proposta di adesione all’accordo di programma inviata dalla società Santena Fashion Center srl, di Brescia, firmata dal suo legale rappresentante Giancarlo Poli e arrivata sulla scrivania del sindaco il 15 febbraio scorso. A questa missiva il sindaco e la sua maggioranza non hanno ritenuto di rispondere. Sino a oggi noi non siamo a conoscenza di altri documenti sulla vicenda».

Domenico Galizio chiude così: «La vicenda del progetto outlet nell’ex cava dei Ponticelli è l’ennesima ripetizione del tipico gioco delle tre carte da parte del sindaco Benny Nicotra: solo che stavolta, sotto la campanella, non c’è neanche la biglia. Si tratta delle solite cortine fumogene, alla faccia della sbandierata trasparenza che, da mesi, la maggioranza, a parole, dice di voler fare sull’operazione. E anche del mitico faldone che reca la scritta outlet Promos che ogni tanto il sindaco brandisce in consiglio, sinora abbiamo visto la sola copertina colorata, cosa ci sia dentro, per ora nessuno lo sa».

Patrizia Borgarello esponente della Lega Nord, afferma: «Il progetto per realizzare un outlet a Santena? Ora non c’è più. Purtroppo devo riscontrare il fatto che la nostra maggioranza ha discusso dell’idea outlet una sera in maggioranza, poi basta, sull’argomento non siamo mai più tornati. A oggi io non ho capito cosa sia successo. Dai mezzi di comunicazione ho appreso dell’esposto dei dirigenti del Comune. Di questa vicenda sinora ho potuto conoscere veramente poco. Mi sono informata presso gli uffici; ho anche scoperto che anni fa una società satellite della bresciana Promos aveva già contattato l’allora sindaco Ghio proponendo un intervento e da quel che ho potuto capire l’amminsitrazione non aveva ostacolato il progetto».

La serie di interventi relativi al progetto outlet a Santena si chiude con il contributo del sindaco Benny Nicotra che, interpellato in merito, allarga le braccia e afferma: «Da mesi il mio dossier è pronto. Ci sono numerose interrogazioni e richieste delle minoranze. Prima o poi il consiglio comunale affronterà la discussione. Dall’opposizione, anche su questo tema, non sono mancate strumentalizzazioni, critiche e illazioni. Anche sulla vicenda outlet le minoranze hanno raggiunto livelli molto bassi, direi che sono scesi nel ridicolo».

Benny Nicotra aggiunge: «Io non sono in grado di prevedere come andrà a finire il progetto outlet a Nichelino, anche lì qualche problemino esiste, ma questo non ci riguarda. la gestione degli amministratori di Nichelino è stata ben diversa dalla nostra; sicuramente la loro cultura è un po’ diversa dalla nostra.  Qui a Santena il progetto è stato subito visto sotto una ottica sbagliata. E’ stato interpretato in modo non giusto. Si sono voluti evidenziare solamente gli aspetti negativi, speculativi, gli interessi di parte; senza andare ad analizzare i benefici che poteva portare alla nostra città.  Come ho già detto molte volte l’outlet non andava a danneggiare la parte commerciale e turistica della città, tutt’altro.  Era addirittura previsto un servizio navetta per collegare l’outlet con il complesso cavouriano».

«Appena ricevuta la missiva della ditta Santena Fashion Center  – aggiunge il sindaco – noi abbiamo subito incontrato coloro che proponevano l’outlet.  Visto l’empasse del consiglio comunale sulla vicenda non abbiamo potuto dare risposte certe a questi imprenditori. Io ho fatto tutto quello che si poteva, ma vista la situazione politica locale l’esito era scontato: abbiamo perso l’opportunità di realizzare l’outlet sul nostro territorio. A fronte di tale situazione non aveva senso riunire il consiglio comunale per discutere del progetto outlet che aveva perso ogni possibilità di essere realizzato in città».

Benny Nicotra aggiunge: «La vicenda outlet si è sviluppata in trasparenza, tanto è vero che anche i due dirigenti apicali hanno ritenuto di seguire la via giuridica: e noi attendiamo con fiducia i risultati del lavoro dei giudici. Invece di illazionare sul comportamento del papà di un mio assessore, l’opposizione avrebbe fatto meglio a considerare in modo oggettivo i contenuti del progetto outlet. Alla fine abbiamo fatto scappare gli investitori. Il risultato è stato che abbiamo perso 80 milioni di investimento. Abbiamo buttato alle ortiche oltre 500 posti di lavoro. Abbiamo così rinunciato a 9 milioni di euro di oneri di urbanizzazione che avrebbero potuto essere ribaltati sulla città. Queste sono le cose che vanno dette e che riferirò in consiglio comunale. Tutto il resto è fantasia; si tratta di masturbazione mentale, specialità in cui le minoranze primeggiano. Per Santena il progetto outlet è stata una occasione persa. Nell’attuale congiuntura, tutt’altro che favorevole dal punto di vista economico e occupazionale, gli amministratori sono chiamati a portare lavoro e ricchezza sul territorio. Tutte le polemiche montate ad arte attorno al progetto outlet non assicureranno un futuro migliore alla nostra città».

Il sindaco Benny Nicotra chiude con una provocazione: «A tutti dico che questa città  avrà comunque altre occasioni di riscatto. Io non rimango certo fermo.  Io parto dal presupposto che oggi Santena ha anche altre opportunità che non intendo esprimere a mezzo stampa, ma che dirò nelle opportune sedi, quali i tavoli istituzionali. Aggiungo anche che questa volta  coinvolgerò l’intera città e non solo la maggioranza e l’opposizione. Il sindaco di Nichelino Catizone ha fatto bene ad aprire un sito per discutere del progetto outlet. Così facendo lui si è dimostrato ben più scafato di me».

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