Santena, Ferragatta: «Portiamo la biblioteca a palazzo Visconti Venosta»

Santena – 30 novembre 2010 – Biblioteca e palazzetto: tra i 17 punti previsti dall’ordine del giorno del consiglio comunale c’erano anche questi due. Nei prossimi giorni il blog riporterà le discussioni sentite in consiglio. Qui di seguito, su questi due temi, riportiamo un contributo che ci ha inviato Bruno Ferragatta, capogruppo dell’Unione centrosinistra. La riflessione si chiude con una proposta presentata in consiglio dai gruppi storici di opposizione: spostare la biblioteca a Palazzo Visconti Venosta.


Bruno Ferragatta, inizia così: «Dopo aver ascoltato il sindaco Benny Nicotra inveire contro i blog e i media durante il Consiglio comunale di ieri sera per come è stata trattata la questione Outlet, mi è venuta voglia di scrivere. Vuol dire che funziona! Il motivo per cui scrivo riguarda però un altro tema trattato in Consiglio che, come sempre, sta diventando scottante per la sua gestione presente e futura: la biblioteca. Diceva Vittorio Alfieri che “Leggere, come io l’intendo, vuol dire profondamente pensare”. Basta questo richiamo per capirci sull’importanza di difendere i “luoghi del libro” e quindi anche la biblioteca di Santena».

«Nel passato ho duramente attaccato la maggioranza sui costi dell’affitto della biblioteca che superava i 25.000 euro l’anno a fondo perduto; l’edificio appartiene a un privato – prosegue Bruno Ferragatta –. Ho chiesto di ragionare per trovare una soluzione alternativa che permettesse di conservare questo fondamentale servizio diminuendone i costi di locazione. Ed ecco che il Sindaco e la sua maggioranza come da un cappello magico si sono inventati il contenitore per ogni cosa: il palazzetto dello sport. Così, oltre a essere utilizzato per l’unica cosa che lo giustifica e cioè ospitare servizi dedicati allo sport, gradualmente è diventato: centro per i giovani, sede dell’accoglienza di strade e sapori anche in previsione del 150° e, da ultimo, una biblioteca. Tutto in quei tre piani adiacenti di circa 80 metri quadrati l’uno. Mi stupisco che non abbiano pensato anche a una piscina e magari a un centro estetico. Forse è meglio non suggerirlo perché potrebbero prendermi sul serio!».

«Ma torniamo a noi – continua Bruno Ferragatta –. Quando venne fatto l’annuncio dello spostamento della biblioteca in Consiglio comunale, circa un anno fa, chiesi se ci fossero dei progetti di sostenibilità in merito. Mi fu risposto che sarebbero stati portati a conoscenza dei consiglieri. Mai visti. Ma peggio ancora è che il pressappochismo di questi avventurieri dell’amministrazione si mostrò nel comunicare la disdetta del contratto di locazione,  per fine 2010, senza aver fatto tutte le valutazioni del caso. Infatti, in questi mesi ci si è accorti che la collocazione della biblioteca ha bisogno di un calcolo di portata della soletta, di un sistema antincendio adeguato e la necessità di eliminare molti libri che non troverebbero un posto nella nuova sede. Il risultato è che i costi sono immediatamente lievitati facendo fare marcia indietro ai maggiorenti e affrettandosi a chiedere al proprietario della sede attuale di prorogare di un altro anno la locazione. Un anno perso. Costi aumentati. Ma la vera maestria di superficialismo la offre il consigliere incaricato ai Servizi bibliotecari Massimiliano Miano che candidamente dichiara di stare tranquilli perché nulla verrà gettato. I libri non più “ospitabili” saranno digitalizzati. Alla mia domanda se ci fosse un calcolo di costi, neanche a parlarne. E allora glielo comunico attraverso questo blog: circa 50 euro a libro! Moltiplicato per qualche migliaio di libri che non potrebbero essere trasferiti fa di nuovo una cifra considerevole. Ma poi, se li digitalizzi hai bisogno di supporti informatici per la loro lettura: altri costi».

Bruno Ferragatta conclude: «Mi fermo qui. Caro Sindaco pensaci. Correre dietro a dei progetti campati in aria porterebbe di nuovo l’amministrazione a ripetere gli errori, tra i quali anche un’ubicazione che sposta sempre più in là un punto sensibile cui magari per la scomodità si potrebbe rinunciare di frequentare. Ecco perché con l’opposizione abbiamo presentato una proposta che a mio avviso è più sensata: utilizziamo il palazzo Visconti Venosta come sede di biblioteca. Spostiamo momentaneamente il Consiglio comunale nelle sale attigue al palazzetto. Otterremmo una centralità maggiore del punto lettura a servizio dei cittadini. La vicinanza con il punto culturale museale. E spostare qualche microfono e qualche tavolo non avrebbe costi eccessivi. Così si risparmierebbe da subito. Ricorda che non sempre il meglio è amico del bene».

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