Santena, Ferragatta: «Il convegno del Carroccio? Un uso inconsueto del complesso cavouriano»

Santena – 12 dicembre 2010 – Il convegno organizzato dalla lega Nord rappresenta un uso inconsueto dei locali storico-museali del complesso cavouriano. Questo è il parere del capogruppo dell’Unione Centrosinistra Bruno Ferragatta. Di seguito,  il contributo che ci ha inviato.

Bruno Ferragatta afferma; «Ho appreso dal blog che il 10 dicembre scorso a Santena si è svolta una manifestazione della Lega, cui hanno partecipato esponenti leghisti presenti nelle istituzioni. La promotrice Patrizia Borgarello ha certamente svolto un significativo ruolo nella organizzazione dell’evento.  Nulla da eccepire o da polemizzare. Ogni partito ha il diritto di creare occasioni di incontro e di dibattito per dare il proprio contributo alla progettazione politica. Così va la democrazia in un Paese civile».

«Ma la cosa che mi ha fatto sobbalzare – aggiunge Bruno Ferragatta – è questo nuovo uso, inconsueto, nell’utilizzo dei locali storico-museali della villa cavouriana  santenese per organizzare eventi di partito.  Sono stupito almeno per due motivi di fondo. Abbiamo appena deliberato in Consiglio comunale l’adesione della Città di Santena alla Fondazione Cavour in qualità di socio fondatore e nel dibattito ricordo che si è sempre sottolineata l’importanza della salvaguardia del monumento mantenendone l’alto profilo storico riservato sinora a celebrazioni istituzionali o incontri culturali di ampio respiro e mi trovo, invece, che la struttura può essere utilizzata anche per una festa di partito. Inoltre, nella stessa seduta, abbiamo discusso con attenzione le prerogative “popolari” riguardanti il Parco guardandole quasi come lesive di un sito museale per poi ritrovarci negli ambienti aulici un’iniziativa che nulla ha a che vedere con le finalità che gli attenti Statuti si sono preposti».

Il capogruppo dell’Unione centrosinistra Bruno Ferragatta conclude: «Insomma, come esponente politico mi piacerebbe rivolgermi al presidente  della Fondazione Cavour Mario Garavelli per sapere se, a questo punto, si possano prenotare – pagando, ovviamente – i locali  per iniziative analoghe anche se di altro colore politico.  E poi, come esponente della cittadinanza, mi chiedo se a questo punto non si debba dare maggiore spazio anche alle richieste di quei cittadini che premono per una possibile ed estesa fruizione del parco.  Naturalmente saluto con favore questa “apertura” della Fondazione. Purché vissuta in un clima liberale, secondo la tradizione di pensiero che si riconduce a Cavour».

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