Santena, gli obiettivi per il 2011 della Fondazione Camillo Cavour

Santena – 8 gennaio 2011 – Di seguito, gli obiettivi della Fondazione Camillo Cavour per il 2011. Si tratta di informazioni, tratte dalla relazione redatta da Mario Garavelli e Nerio Nesi, rispettivamente presidente e vice presidente della Fondazione Camillo Cavour  e approvata dal Consiglio di amministrazione nella riunione del 27 ottobre scorso.

In premessa si ricorda che “Nel 2011 si celebra il 150° anniversario della creazione dell’Unità nazionale: un anno importante per tutta la Comunità italiana, dalle Alpi alla Sicilia”, e si aggiunge che “Il 2011 sarà un anno particolarmente importante per la città di Torino, capitale del Risorgimento. Nella nostra città, infatti si svolgeranno i principali avvenimenti che ricorderanno la fondazione dello Stato nazionale”. Sempre in apertura  della relazione è scritto: «La Fondazione Camillo Cavour e l’Associazione Amici della Fondazione Cavour saranno tra i protagonisti di questi avvenimenti, ai quali si stanno preparando con la consapevolezza della loro modestia, ma anche con la forza delle loro convinzioni”.

La premessa si chiude elencando gli obiettivi che la Fondazione intende perseguire nell’esercizio del 2011:
-il perfezionamento della sua struttura giuridica e patrimoniale;
-il miglioramento della sua situazione economica e finanziaria;
-la graduale trasformazione del Complesso immobiliare di Santena con particolare riguardo al castello e ai fabbricati delle ex scuderie;
-il riordino della documentazione storica, della biblioteca, della quadreria, degli arredi e dei cimeli, collocati nel Complesso immobiliare di Santena;
-la istituzione di rapporti privilegiati con altre organizzazioni pubbliche e private che abbiano gli stessi interessi della Fondazione,
-la  partecipazione alla organizzazione di alcuni importanti  iniziative storiche e culturali legate al Risorgimento.

In merito al perfezionamento della struttura giuridica e patrimoniale della Fondazione, la relazione ricorda che “L’11 febbraio 2010 la Prefettura di Torino, in rappresentanza dello Stato, ha approvato il nuovo Statuto della Fondazione. Essa rimane un ‘Ente morale’, in quanto istituito con decreto del Presidente della Repubblica, ma viene amministrata da un nuovo organo, l’Assemblea dei soci fondatori, composto dal rappresentante della città di Torino, da un erede della famiglia Cavour, da due rappresentanti del gruppo ‘Benemeriti’ e dai rappresentanti dei soggetti che conferiscono alla Fondazione beni o servizi di rilevante entità”.

Nel documento si fa presente  che “La Regione Piemonte, negli anni dal 2003 a 2010, ha investito nella Fondazione una cifra dell’ordine di grandezza di 750.000 euro”, che “La Provincia di Torino è stata ammessa tra i Soci Fondatori, pur non potendo garantire alcun finanziamento” e che “Lo Stato è completamente assente: esso versa ogni anni alla fondazione euro 4.000”. Sempre nel documento si aggiunge che “In questo quadro, la Città d Torino – pur nella precarietà della sua situazione finanziaria – resta tutt’ora uno dei maggiori punti di riferimento per la Fondazione. E ciò per tre ordini di motivi: perché è proprietaria dell’intero Complesso immobiliare e mobiliare di Santena; perché ha investito nella Fondazione – dal 2003 al 2010 – una cifra dell’ordine di grandezza di unmilioneseicentomila euro; perché è legata alla Fondazione da una convenzione, stipulata il 30 marzo 2006, della durata di trent’anni”. Sempre il documento prosegue. «Punto di riferimento di straordinaria importanza si sono rivelate alcune delle grandi istituzioni piemontesi: la Compagnia di san Paolo, la Fondazione della Cassa di Risparmio di Torino, la Consulta degli imprenditori piemontesi, per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Torino. Queste tre istituzioni, insieme, hanno destinato investimenti al complesso immobiliare di Santena, per un valore di 465.000 euro”.

In merito al miglioramento della situazione economica e finanziaria della Fondazione la relazione ricorda che “La nuova gestione ha ereditato un complesso di debiti quantificabile nell’ordine di grandezza di circa 600mila euro. La nuova gestione, attraverso lunghe, faticose e spesso sgradevoli trattative, è riuscita a pressoché dimezzare il complesso dei debiti”. Il documento spiega che “Il bilancio di esercizio 2009 è stato approvato dall’Assemblea dei Soci fondatori il 30 aprile 2010. Esso è stato chiuso con un avanzo di gestione di euro 115.732,84” e precisa che “Il bilancio provvisorio dell’esercizio 2010 mette in evidenza la possibilità di una chiusura in pareggio a due condizioni: che anche la Regione Piemonte, così come già fatto dal Comune di Torino, versi per intero i 95.000 euro di contributo per la gestione ordinaria; che la Fondazione riceva, entro il 31 dicembre 2010, donazioni da parte di Enti pubblici o privati, per un importo minimo di euro 25.000”. Sempre nella relazione è scritto che il costo annuale della Fondazione, nell’anno 2011, è prevedibile ammonti a euro 234.000, pari a un costo mensile di euro 19,500.

In merito alla graduale trasformazione del complesso immobiliare di Santena, con particolare riguardo al castello e ai fabbricati delle ex scuderie, il documento riporta che “Su questo piano la Fondazione ha fatto importanti passi in avanti: la tomba del conte di Cavour è stata completamente restaurata; il castello e le ex scuderie sono in corso di parziale restauro; il parco è stato, seppur parzialmente, riaperto”.

Nella relazione si ricorda che “Le maggiori speranze per una ristrutturazione degli immobili, vengono riposte in una operazione – condotta insieme alla città di Torino e alla Regione Piemonte – affinché la Fondazione sia inclusa tra gli enti destinati a godere degli appositi finanziamenti europei. SI tratta di una cifra dell’ordine di grandezza di cinque milioni di euro, attraverso la quale si punta a una sistemazione definitiva a gran parte del complesso immobiliare di Santena”.

Nella relazione si ricorda che “Sul definitivo ridisegno del complesso immobiliare di Santena si è discusso da tempo.Ma la possibilità del finanziamento europeo ha indotto la Fondazione a assumere un orientamento definitivo.Ed è a questo disegno che vogliamo dedicare molto tempo dell’anno 2011.Proposito della Fondazione è seguire l’intendimento del Marchese Giovanni Visconti Venosta, ultimo discendente di casa Cavour, il quale intese il castello come ‘dimora storica, emblema del Risorgimento italiano: una casa museo, un archivio e una biblioteca storica. Per approfondire e diffondere la conoscenza dell’opera del più grande statista italiano”. Sempre il documento ricorda che “Nel centocinquantesimo dell’unità nazionale, è intendimento della Fondazione apportare al castello modifiche tali da rendere viva, attuale e utilizzabile la sua funzione di casa della Famiglia Cavour”.

Rispetto al riordino della documentazione storica, della biblioteca, della quadreria, degli arredi e dei cimeli, collocati nel complesso immobiliare di Santena, la relazione  ricorda che “L’archivio storico contento nel complesso di Santena comprende circa 35.000 documenti che risalgono al Medioevo, per giungere fino alla Seconda guerra mondiale”.Sempre il documento  a firma del presidente  e del vice presidente della Fondazione  precisa che “La Fondazione ha affidato fin dal 1993 l’archiviazione di tutta la documentazione alla dottoressa Carla Ceresa” e che “La Presidenza della Fondazione considera l’archivio storico contenuto nel castello, di importanza notevole e anche una assunzione di responsabilità da parte dalla Fondazione stessa, perché si tratta di un patrimonio dello Stato Italiano”.

Rispetto alla biblioteca, nella relazione si spiega che “La biblioteca di Camillo Cavour, non si trova più a Santena. Fu in anni lontano concentrata in un’apposita sezione della biblioteca civica di Torino. A Santena, nel castello, si trova una ricca biblioteca che ha origini complesse e che è completamente inventariata. Essa consta di 6.434 volumi, di cui 6.391 monografie”. Per quanto riguarda la quadreria, gli arredi e i cimeli, la relazione precisa che “Si tratta di: 450 dipinti e stampe, 720 tra mobili, arredi e tendaggi; 100 cimeli di varia natura. In totale 1.270 pezzi”.

Il documento spiega che “Nel 2011 la Fondazione si propone di rendere più evidente e più nota la presenza, nel castello di Santena, di un complesso di beni  – documenti cartacei, libri, quadrerie, arredi e cimeli – che assume in molti casi un valore storico, per aumentare l’interesse degli studioso e dei turisti nei confronti del castello e, conseguentemente, della figura del Conte di Cavour. A questo proposito, è interessante notare che il numero dei visitatori del Castello è costantemente aumentato in questi ultimi tempi. nei primi nove mesi dell’anno 2010 esso è stato di 5.500 persone”.

Sempre il documento prosegue: «La Fondazione, per altro, si propone un obiettivo più ambizioso, già sperimentato con la mostra delle onorificenze del Conte di Cavour: organizzare a Santena mostre di singoli settori dei beni contenuti nel castello. Per l’anno 2011, ci proponiamo di organizzare una mostra dei volumi storici contenuti nella biblioteca. Ad esempio, una mostra di tutti i volumi precedenti il 1800 che sono. 19 del 1500; 84 del 1600; 836 del 1700. A questa mostra si potrebbe dare il titolo di ‘Mille libri prima di Cavour’. Negli anni successivi si potrebbero cerare altre mostre con analoga strategia”.

(fine prima parte)

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Fonte: Fondazione Camillo Cavour. Relazione del Presidente e del vice presidente delegato al Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 27 ottobre 2010.

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Immagini: Novella Tesio

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