Santena, dalla Provincia 10mila euro all’associazione Amici di Cavour grazie a un emendamento della Lega Nord

Santena – 18 febbraio 2011 –  «A Santena gli studenti dai 7 ai 13 anni di tutto il Piemonte potranno studiare la figura di Camillo Cavour grazie ad un contributo di 10mila euro in arrivo dalla Provincia, ufficio di presidenza, ottenuto dopo un emendamento al bilancio proposto dalla sottoscritta». Sono affermazioni di Patrizia Borgarello, capogruppo della Lega Nord nel Consiglio provinciale  di Torino e assessora all’istruzione nella Giunta santenese, guidata da Benny Nicotra.

«Provo grande soddisfazione – spiega Patrizia Borgarello – mentre con queste poche righe annuncio che, grazie a un contributo di 10mila euro, trovati dalla sottoscritta, l’associazione Amici della Fondazione Cavour potrà garantire la visita e gli approfondimenti necessari anche attraverso attività ludiche del castello di Santena e della figura dello statista Camillo Cavour. Senza questi soldi probabilmente le attività non sarebbero state le stesse e all’altezza della figura di Cavour, nonostante l’impegno quotidiano dei volontari dell’associazione sia commovente e la continua abnegazione per diffondere la storia di Cavour».

Patrizia Borgarello prosegue: «Grazie a questi fondi i ragazzi potranno “imparare giocando” con la storia di Cavour, del Risorgimento e del castello. Ai più piccoli sono riservati attività come colorare immagini in bianco e nero su carta, inerenti alla visita al castello, i più grandi si cimenteranno invece in questionari a risposta multipla e le classi che risulteranno migliori riceveranno un premio. A tutti sarà destinato un gadget in ricordo della giornata. L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che la figura di Cavour debba rimanere centrale nelle spiegazioni del percorso che nel 1861 si è compiuto per l’Unità d’Italia».

L’esponente della Lega Nord Patrizia Borgarello chiude così: «E, aggiungo, forse adesso chi si diverte a dire ogni giorno che la Lega è contro l’Unità d’Italia, avrà un argomento in meno su cui dire falsità. Spendere 10mila euro per la cultura dei nostri ragazzini vale sicuramente di più che spenderne la metà per iniziative fini a se stesse».

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