Santena, Organalia – 150° dell’unità d’Italia, il 27 luglio 2011 fa tappa al castello Cavour

Santena –   19 aprile 2011 – Lo scorso venerdì 15 aprile, alle 11, nella Sala Consiglieri di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede aulica della Provincia di Torino, si è svolta la Conferenza Stampa di presentazione della rassegna Organalia – 150° dell’Unità d’Italia. Proprio Santena chiuderà la serie di concerti con il 23° Concerto, in programma mercoledì 27 luglio 2011, con inizio alle ore 21,30. L’appuntamento è al Castello Cavour di Santena “Dal Neoclassicismo al Romanticismo” è il titolo del concerto proposto dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Trisdee Na Patalung, direttore. Nemanja Radulovic, violino. Di seguito, le info sull’intera rassegna, pubblicate sul sito della Provincia di Torino.

ORGANALIA – 150° DELL’UNITA D’ITALIA

La celebrazione del 150° anniversario dell’Unità nazionale viene sottolineata dall’accostamento tra la Storia e la Musica. Un accostamento che permetterà al pubblico di entrare in una sorta di macchina del tempo capace di far rivivere le atmosfere proposte a ogni singolo concerto.  Prima dell’esecuzione, tra le 21 e le 21.15, un docente universitario intratterrà il pubblico con un suo intervento su un argomento correlato all’appuntamento musicare.
La rassegna che avrà inizio mercoledì 4 maggio e si concluderà mercoledì 27 luglio. Sono 23 gli appuntamenti di cui:

– 17 a carattere organistico e si terranno a: Alpignano, Azeglio, Chiaverano, Chivasso (2), Coassolo Torinese, Cuorgnè, Feletto, Ivrea, Lanzo Torinese, Montanaro, Pino Torinese, Quassolo, Rivarolo Canavese, San Maurizio Canavese, Settimo Rottaro, e Tonengo di Mazzè;

– 1 organistico – orchestrale a Venaria Reale;

– 1 corale a Caluso;

– 4 strumentali a Palazzo Cisterna – Torino, San Secondo di Pinerolo e Santena;

– 1 per orchestra a fiati a Chambery, città con la quale la Provincia di Torino intrattiene fin dal 2005 rapporti di collaborazione culturale.

I concerti prendono l’avvio dagli Stati pre-unitari dai quali è sorta l’Italia unita con gli autori più significativi in ambito organistico che hanno caratterizzato la vita culturale dei rispettivi territori. E’ fondamentale ricordare che l’organo in chiesa e la banda in piazza sono stati i mezzi attraverso i quali per buona parte del XIX secolo è stata trasmessa al popolo la musica, spesso di derivazione operistica, essendo questo il genere imperante nel nostro Paese. Quindi, i successivi concerti, sia a carattere organistico, sia strumentale vogliono rappresentare il rinnovamento operato in ambito musicale a partire dall’Unità nazionale fino ai nostri giorni.

Una particolare attenzione è stata riservata ai paesi europei che dal punto di vista musicale sono stati più significativi per la musica organistica: la Francia della prima e della seconda metà dell’800, la Prussia, l’Impero Austro – Ungarico, l’Impero britannico. Inoltre, l’aspetto dell’emigrazione verso il Nuovo Mondo, cioè le Americhe, del Nord e del Sud, viene esplicitato attraverso un concerto a tema. Sono stati scelti gli organi dotati di registri e accessori adeguati per i rispettivi periodi storici. Per la parte strumentale e corale è stata data particolare attenzione ai diversi periodi storici con incursioni nel mondo del neo classicismo e del romanticismo che sono stati i prodromi del Risorgimento italiano ben rappresentato da due appuntamenti, uno corale, l’altro sinfonico, per giungere all’età umbertina e giolittiana fino ai giorni nostri. Quindi, una celebrazione del 150° dell’Unità d’Italia che ha avuto un’inizio ma che non ha una fine perché continua con noi ai giorni nostri.

(15 aprile 2011)

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http://www.provincia.torino.it/speciali/2011/organalia_150/index.htm

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