Santena, consiglio sciolto, il contributo di Maurizio Molinari, responsabile di zona del Psi

Santena –  11 maggio 2011 – Di seguito, le dichiarazioni che ci ha inviato Maurizio  Molinari, responsabile di  zona del Psi – Partito socialista italiano –, in merito allo scioglimento del consiglio comunale e alla fine anticipata dell’amministrazione guidata dal sindaco Benny Nicotra.

Maurizio Molinari, inizia così: «Che il  presidente di un consiglio comunale, il garante in primis del buon funzionamento del consiglio, affermi pubblicamente che da tempo si stava lavorando per sciogliere il consiglio, diciamo che non è il massimo. Forse era un qualcosa che poteva evitare di dire. Quando un consiglio comunale, viene sciolto e mandato a casa,  prima della sua scadenza naturale è – per prima cosa –, anche per una piccola città come Santena, il fallimento per intero della   classe politica che si è proposta al governo della città e che ha vinto le elezioni. A Santena il centro-destra ha fallito. Non ha fallito solo il sindaco, ma anche chi ha cercato i voti e chi ha appoggiato la sua lista è accomunato nel fallimento.Qualcuno forse ha sbagliato il candidato a sindaco o i candidati a consigliere, ma Lega e Pdl ne condividono la responsabilità,  anche perché l’onorevole Benny Nicotra non era uno sconosciuto a Santena e i santenesi non sono degli  sconosciuti per l’onorevole Benny Nicotra».

«Che la situazione fosse diventata insostenibile – aggiunge Maurizio Molinari – è una cosa più che vera. Quattro esponenti di maggioranza  hanno firmato per lo scioglimento del consiglio. Questo dimostra la loro sensibilità e il loro rispetto all’istituzione e al corpo elettorale. I quattro hanno dato prova di serietà dimettendosi  ma, il fallimento resta».

Maurizio Molinari, anzi, il compagno Maurizio Molinari come si firma nella missiva che ci ha inviato, ne ha per tutti: «Anche la minoranza per certi aspetti e sotto un certo punto di vista, ha la sua parte di colpa.Quattro anni fa si è presentata divisa, dando un buon contributo alla vittoria del centro-destra coalizione che poi, in pratica, più che un insieme di  idealità politiche si è dimostrata un insieme di personalismi contrastanti, che ora sono finalmente implosi».

«La minoranza non poteva non firmare le dimissioni – prosegue ancora Maurizio Molinari – l’agonia  doveva finire. Ora abbiamo davanti un anno di commissariamento del Comune. Non è il massimo, ma questo darà alle opposizioni la possibilità di confrontarsi. Per non ripetere gli errori del passato dovremo dare vita a un profondo cambiamento. E nel prossimo consiglio comunale non dovremo più sentire, 10 anni fa abbiamo detto… 15 anni fa abbiamo fatto, ma dovremo sentire  tra 5-10 anni potremo dire di aver fatto tutta una serie di cose, semplicemente nell’interesse della città».

Maurizio Molinari aggiunge ancora: «L’avere dato vita al gruppo unico delle opposizioni in consiglio comunale ha rappresentato un segnale importante che è andato nella giusta direzione. Si tratta di un progetto che ora va continuato con perseveranza per poter aprire una nuova stagione politica. L’obiettivo è quello di portare a occuparsi della amministrazione cittadina persone che sappiamo con umiltà mettersi al servizio della comunità. E i cittadini santenesi che dispongono di tali generosità sono molti.A titolo di mero esempio cito due realtà, fra le tante meritorie esistenti: gli Amici della Fondazione Cavour e i volontari di Cascina Bellezza. Noi che viviamo a Santena  conosciamo bene i loro meriti e non c’è bisogno di ricordarli qui. Questi sono due esperienze che possono essere presi ad esempio se si vuole davvero rinnovare la classe amministrativa cittadina. E’ un impegno che dobbiamo prenderci se vogliamo contribuire a far sì che la classe politica santenese  sia espressione della parte migliore di Santena».

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