Santena, assemblea dei soci dell’associazione Amici di Cavour

Santena – 4 giugno 2011 –  L’associazione Amici della Fondazione Cavour, nei giorni scorsi, ha tenuto l’annuale assemblea. Di seguito, alcuni passi della relazione di Nerio Nesi, presidente dell’associazione.

«L’esercizio 2010 è stato caratterizzato da un aumento notevolissimo dell’interesse della opinione pubblica nazionale sul Risorgimento italiano». Con queste frasi il presidente Nerio Nesi ha iniziato la sua relazione davanti ai soci. Nesi ha aggiunto: «Questo interesse, che ha riguardato tutto il paese, ha avuto in Piemonte e, in particolare a Torino, capitale del risorgimento, manifestazioni talmente alte da indurre alcuni storici a definirlo un “nuovo nazionalismo mite”. Questo interesse non poteva non riguardare la vita e le opere dell’uomo che è stato – per generale riconoscimento – il “tessitore” dell’Unità d’Italia: Camillo Benso conte di Cavour. Ne è seguito un continuo aumento della attenzione per il castello di Santena, nel quale è collocata la sua tomba e per il parco storico che circonda il castello stesso. L’Associazione Amici aveva previsto che l’anno cavouriano (2010) e l’anno celebrativo della unificazione nazionale (2011) avrebbero comportato un graduale aumento dell’interesse dell’opinione pubblica e, in particolare, delle giovani generazioni verso Santena, uno dei “luoghi della memoria”, così come Caprera per Giuseppe Garibaldi e Pisa per Giuseppe Mazzini.

Nerio Nesi ha affermato: «Con l’obiettivo di mantenere vivi e rendere attuali quei valori e quegli ideali che furono la base della vita del Conte di Cavour l’Associazione ha perseguito il progetto di fare del castello di Santena il centro di attività di natura storico-culturale di sempre maggiore rilievo. In questo ambito, nel 2010, le due iniziative tradizionali sono state rafforzate: il 6 giugno per ricordare la morte del Conte di Cavour; il 20 settembre per ricordare il compimento dell’unità d’Italia con Roma capitale. Il 6 giugno 2010 sarà ricordato nella storia di Santena come un giorno di festa per l’omaggio che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto rendere alla tomba del Conte di Cavour e per l’importante discorso che egli ha fatto, di fronte alle rappresentanze istituzionali e ai gonfaloni delle provincie e del Comuni del Piemonte.In quel discorso, Giorgio Napolitano ha riaffermato in modo solenne il dettato fermo e immodificabile della Costituzione sulla unità nazionale, già ripetutamente ricordato dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi, quanto, nel 2007 venne a Santena a ritirare il “Premio Cavour” che gli era stato unanimemente attribuito. La commozione che esso ha suscitato, ha rafforzato quel sentimento nazionale che sembrava scomparso, ma che era, in realtà, soltanto sopito.Il 20 settembre 2010 è stato consegnato a Carla Fracci il quarto “Premio Cavour” con la seguente motivazione: “Carla Fracci è universalmente riconosciuta come una tra e più grandi danzatrici classiche del XX secolo, probabilmente la più grande interprete del repertorio romantico. Con la sua attività, Carla Fracci ha reso e rende un grande servizio alla cultura italiana e costituisce un punto di riferimento per gli artisti del nostro Paese”».

Nerio Nesi ha proseguito: «In questi ultimi tempi sono stati pubblicati numerosi studi sulla vita e sull’opera di Cavour, dopo quelli fondamentali di Francesco Ruffini, di Adolfo Omodeo e di Rosario Romeo, autore di una biografia generalmente considerata una pietra miliare. Tra gli altri, ci pare giusto ricordare la “Biografia” di Adriano Viarengo, uscita proprio nel 2010.Una particolare importanza è doveroso attribuire al ventesimo volume dell’ormai famoso “Epistolario” (Appendice B 1820-1861) che la casa editrice Leo S. Olschki di Firenze ha pubblicato nel 2010: una grande impresa culturale, di cui Carlo Pischedda fu – per quarant’anni – il sapiente regista. il vero monumento a Cavour, come scrisse Giuseppe Talamo.Curatore di questo volume è Rosanna Roccia, membro del Comitato direttivo della nostra Associazione».

«Nel 2010 abbiamo appoggiato tutte le manifestazioni imperniate sull’opera del conte di Cavour non solo a Torino e in Piemonte, ma in qualsiasi altra città d’Italia. Abbiamo quindi aderito e spesso partecipato direttamente a iniziative a Genova, a Bologna, a Reggio Emilia, a Napoli, a Cosenza e Reggio Calabria. Per seguire questa linea, la nostra associazione ha creato la mostra “Cavour e il suo tempo”, composta da tre copie di 35 pannelli e da un sistema audiovisivo.La mostra – nel 2010 – è stata portata in 34 Comuni del Piemonte e precisamente: Pinerolo, Sciolze, Borgaro Torinese, Chieri, Andezeno, Collegno, Forno Canavese, Pino Torinese, Airasca, Sant’Antonino di Susa, Reano, Cumiana, None, Bosconero, Albiano d’Ivrea, Trofarello, Brandizzo, Romano Canavese, San Gillio, Pecetto, Rivarolo, Caluso, Macello, Canischio, Chiesanuova, Perosa Argentina, Cambiano, Volvera, Strambino, Bruino, Nomaglio, Pralormo, Rivoli e  Bollengo».

Nerio Nesi ha proseguito.«Abbiamo iniziato la ricerca di accordi con altre organizzazioni che abbiano i nostri stessi obiettivi.E ciò anche per dare attuazione all’articolo 3 dello Statuto, che così recita. “La Associazione, altresì, ha lo scopo di valorizzare il patrimonio storico, culturale e ambientale dei luoghi cavouriano di Santena e di promuovere l’interesse delle istituzioni, delle categorie sociali, di altre associazioni, nonché degli studiosi e dei turisti italiani e stranieri, anche curandone l’accoglienza e la guida.La Associazione collabora, inoltre, con le istituzioni, gli Enti pubblici e privati per la realizzazione di iniziative e attività al fine di rendere viva e attuale la figura di Camillo Benso di Cavour, dei suoi familiari e degli altri protagonisti del Risorgimento nazionale e i valori da essi espressi”. I riflessi di queste iniziative sono evidenti: nell’esercizio 2010 i visitatori del castello di Santena sono stati circa 6.000, l’introito relativo è stato di euro 19.000, più che raddoppiato rispetto al 2009.Nel 2011, nei primi quattro mesi dalla riapertura del castello – febbraio, marzo, aprile e maggio – i visitatori sono stati circa 13.500, il che lascia ragionevolmente presumere che, alla fine dell’anno in corso, almeno 24.000 persone avranno visitato il castello. Il maggior afflusso di visitatori – 2.500 circa – si è verificato nei giorni 26 e 27 marzo 2011, in occasione degli incontri organizzati dal Fai – Fondo dell’ambiente italiano. Infine, abbiamo stipulato un accordo con la Compagnia di San Paolo che prevede una operazione, a completo carico della Compagnia stessa, tendente a portare circa mille persone nel castello. L’operazione avverrà nei fine settimana dell’11 e 12 giugno e del 18 e 19 giugno 2011 e sarà preceduta da tre pagine pubblicitarie su Torino Sette, La Stampa e La Repubblica».

Il presidente Nerio Nesi ha quindi affrontato il tema del “Premio Camillo Cavour”: «La Associazione ha istituito, nel 2007, il “Premio Camillo Cavour”, che viene assegnato, da una apposita giuria, a cittadini italiani che abbiano tenuto alto il prestigio del nostro Paese nel mondo, tutelato la sua dignità, concorso al rafforzamento della Stato, promosso e difeso la concezione europea.Il Premio consiste nella riproduzione in oro dei famosi occhiali di Cavour e viene consegnato il 20 settembre di ogni anno con una solenne cerimonia, davanti alla Tomba del Conte di Cavour nel castello di Santena.Il Premio è stato attribuito: nell’anno 2007, al Presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi; nell’anno 2008 al prof. Umberto Veronesi; nell’anno 2009 al prof. Piero Angela e nel 2010 alla signora Carla Fracci. Il Premio assumerà, ovviamente, un significato particolare nell’anno 2010. Il Comitato direttivo dell’Associazione è infine chiamato a deliberare la prosecuzione del Premio, inizialmente fissata in cinque anni».

Il presidente Nerio Nesi ha aggiunto: «Un altro obiettivo della nostra Associazione è fare del complesso immobiliare di Santena un centro di ricerche e di studi di natura storico-culturale, rendendo gli immobili che lo compongono idonei e attrezzati a ricevere studiosi e visitatori italiani e stranieri.Siamo partiti da una idea generale: che il castello divenga gradualmente una “Mostra permanente”; che gli edifici denominati “Scuderie”, siano destinati in modo definitivo a ospitare l’archivio storico (35mial documenti9, la biblioteca (6.500 libri, tra i quali un centinaio di opere dal 1500 al 1700), il deposito dei libri editi dalla Fondazione (circa 6.000 volumi), locali per attività di tipo culturale, locali per attività di tipo commerciale».

Nerio Nesi ha proseguito: «Nell’esercizio 2010, in iniziale attuazione del piano sopra descritto sono stati realizzati: un parziale restauro dei tetti del castello e delle ex scuderie, cui ha direttamente provveduto la Compagnia di San Paolo; un completo restauro della tomba di Cavour, cui ha direttamente provveduto al Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Torino; la parziale riapertura del parco storico, attraverso un finanziamento della Fondazione CR Torino, in corso di erogazione.Riponiamo fondate speranze per una ristrutturazione degli edifici denominati ex scuderie attraverso una operazione, condotta – insieme alla città di Torino e alla Regione Piemonte – per includere la Fondazione tra gli enti destinati a godere degli appositi finanziamenti europei».

In chiusura Nerio Nesi ha detto: «E’ emersa, infine, la possibilità che il Comitato nazionale 150 consideri Santena uno dei tre luoghi definiti “della memoria”. Stiamo discutendo con il Comitato stesso e l’ufficio tecnico di missione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, le conseguenze positive del realizzarsi di questo intento».

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