Santena, situazione politica locale, intervista a Gino Anchisi

Santena – 17 luglio  2011 –  Gino Anchisi interviene sulla situazione politica locale, all’indomani della prima riunione di una futura lista civica, proposta dagli undici consiglieri dimissionari che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale.

Gino Anchisi, informa così in merito alla riunione che si è svolta nei giorni scorsi: «All’inizio della passata settimana si è aperta l’officina  di Santena per riunire le idee e per vedere di formare una lista che metta insieme alcune persone su un progetto, su un programma, che tolga Santena dalle pastoie e dalla miseria in cui è finita. E’ inutile negarlo: la situazione santenese è abbastanza grave. Credo che tutti se ne rendano conto. Questo è oggi il problema principale. Abbiamo anche capito che non basta dire siamo caduti in basso. In qualche modo bisogna risalire. E per farlo occorre avere delle idee».

«Durante la riunione al primo piano di Villa Tana – aggiunge Gino Anchisi – è innanzitutto emerso un elenco di problemi presenti in città. La prima questione venuta fuori è il tema del bacino del Banna, del governo dell’acqua di questo torrente. Con molta chiarezza occorre dire che non basta continuare a innalzare gli argini; occorre compire un ragionamento più complessivo che necessariamente deve coinvolgere l’intero bacino del Banna. Dentro il bacino, che va dalla collina di Torino fino a Moncalieri,  ogni metro quadrato che viene impermeabilizzato inevitabilmente crea ripercussioni sul torrente.  Nell’ambito di tutto il corso del torrente vanno studiati e realizzati bacini di laminazione in grado di intervenire in caso di piogge continuative. Tutti abbiamo visto che quando si superano le undici ore di pioggia insistente il letto del torrente entra in crisi. Il cemento lungo le sponde non può continuare a essere l’unica risposta al pericolo di esondazioni. Il tratto cittadino del Banna è un collo di bottiglia che senza la costruzione di nuovi bacini di laminazione rischia di cagionare nuovi guai. L’ultima esondazione risale al 1994; occorre fare di tutto per evitare nuove alluvioni. Si tratta di un obiettivo che potrà essere raggiunto solo se si opera lungo l’intero bacino del torrente».

Gino Anchisi continua: «Una seconda questione emersa è la necessità di maggiori relazioni tra Santena, Cambiano e Trofarello in merito alle questioni dei trasporti e della viabilità. Trofarello ha una straordinaria stazione ferroviaria che può facilitare alcuni problemi di mobilità verso Torino. Dopo 50 anni sarebbe bene pensare di ipotizzare alcune modifiche al sistema dei trasporti di tutta questa zona che è immutato dal dopoguerra a oggi».

«Sempre nella riunione della scorsa settimana  – aggiunge Gino Anchisi – si è parlato del mondo dei giovani, del sistema dell’istruzione e della necessaria completa integrazione del complesso Cavouriano con la città di Santena. Dopo la straordinaria esperienza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia che stiamo vivendo in questi mesi occorre ora ragionare su come si possa continuare a promuovere e valorizzare l’intero complesso cavouriano  con ricadute positive a beneficio di tutta la città di Santena.  In questo senso siamo chiamati a pensare alla grande per trovare per Santena una giusta collocazione all’intero dell’area metropolitana torinese.  E’ uno sforzo che gli amministratori saranno chiamati a fare: si tratta di una scommessa che vale la pena di giocare».

«Un altro problema per la nostra città è quello della legalità – aggiunge Gino Anchisi –. Proprio la legalità ad avviso di molti di noi è l’emergenza con cui la città deve fare i conti. Durante la serata al primo piano di Villa Tana su questo tema sono state spese molte parole. Forse per troppo tempo a Santena si è sottovalutato l’emergenza legalità. Grazie anche al servizio che Rai News 24 ha dedicato alla nostra città e in particolare al problema usura è emersa una realtà drammatica. E’ ora di prendere atto di tale situazione; tutti siamo chiamati a riflettere su quanto è successo e quanto si sta vivendo oggi in città per capire come uscire da tale situazione e, soprattutto, quale contributo ognuno può fornire. Aggiungo ancora che vedendo il servizio di Rai News 24 si resta colpiti dalle affermazioni che arrivano da alcune persone intervistate; i contenuti dell’intervento dell’ex sindaco hanno dell’incredibile».

Gino Anchisi prosegue: «La riunione ha visto presente un gruppo di santenesi molto variegato: ceto imprenditoriale, persone presenti nelle associazioni,  esponenti di alcuni partiti politici. Tutti quanti interessati a capire quale percorso si sta avviando e pronti a portare il loro contributo.  Tra i tanti interventi è stato interessante parlare anche del completamento della tangenziale di Torino e della cosiddetta Tangenziale Est: da più parti è emersa la necessità che Santena  non venga tagliata rispetto alle ipotesi che si stanno portando avanti in sede di cabina di regia rispetto al tracciato».

«Molti hanno portato il loro contributo con riflessioni, idee e proposte – chiude Gino Anchisi –. Si è iniziato a ragionare rispetto ai contenuti del programma elettorale. Abbiamo altresì ragionato sui motivi che cementano le persone che hanno intenzione di dare vita a una lista in vista delle prossime elezioni amministrative cittadine:   innanzitutto   si vuole amministrare meglio Santena. Santena ha davvero bisogno di cambiare. In città negli ultimi anni si sono verificate cose che dovrebbero davvero preoccupare tutti. Si tratta di campanelli di allarme che devono chiamare a raccolta tutti coloro che hanno a  cuore la città e intendono mettersi al servizio dei santenesi. Dopo la pausa estiva, le riunioni continueranno».

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