Santena, Domenico Galizio interviene in merito al recente comunicato della Lega Nord

Santena – 5 agosto 2011 – Domenico Galizio, ex consigliere comunale di opposizione interviene in merito al recente comunicato della sezione cittadina della Lega Nord.

 Domenico Galizio comincia il suo contributo con due citazioni: “Gli italiani sono sempre pronti a correre in soccorso dei vincitori” (Ennio Flaiano) e “I padani, invece, si autoproclamano vincitori e soccorrono solo se stessi” (Anonimo Santenese).

“Sia lodato Internet – afferma Domenico Galizio – e lunga vita ai blog, se non ci fossero sarebbe necessario inventarli almeno come strumenti utili a stabilire la verità dei fatti, quando i fatti sono riportati con il rigore usato da rossosantena in questi ultimi quattro anni, con trascrizioni fedeli degli interventi e ultimamente anche con i file audio originali. Ho letto l’ultimo comunicato stampa della Lega Nord a firma di Valter Cianchetti e di Patrizia Borgarello. Allo stato  attuale dell’arte il contenuto è ampiamente condivisibile, ma la mia ancora non labile memoria ha avvertito una stecca in pieno do di petto. Sarebbe rimasta solo una ipotesi di stonatura se non mi fosse venuto in soccorso rossosantena: un paio di cliccate ed ecco la prova che la veemente intemerata di ora si modula su di uno spartito originale di ben altro tenore”.

Galizio aggiunge: “Ritorniamo al Consiglio comunale del 4 ottobre 2008, si discute di assestamento di bilancio nelle cui pieghe si scopre l’operazione Nicotra – Centro Lavaggio Terreni per ottenere i famosi contributi previdenziali basati su un rapporto di lavoro dipendente che l’Inps ha successivamente certificato come inesistente, confermando tutte le nostre perplessità sulla corretta dell’operazione che doveva essere anche legale dal punto di vista sostanziale oltre che dal punto di vista formale. Trascuriamo qui i vari dettagli della vicenda già ormai oggetto di trattazione in ogni sede, ci auguriamo sia ben nota e fissata nella memoria di tanti Santenesi e vediamo cosa diceva quella sera il consigliere – assessore Patrizia Borgarello.

Volevo fare alcune considerazioni della serata e di queste giornate chiamiamole così di dibattito giornalistico. Ma … intanto la prima cosa: non posso fare altro che accettare e apprezzare quello che ha detto il sindaco. Mi lasciano un po’ perplessa le tantissime belle parole dell’opposizione. L’unica protagonista del teatro di questa sera è la demagogia dell’opposizione. Demagogia pura è pensare che il sindaco che amministra una città – a livello di amministrazione sarà comunque un direttore che amministra diecimila dipendenti – lo debba fare per forza gratis. La seconda domanda che posso porre è questa. Il sindaco non può prendere denaro; l’indennità non va bene neanche se amministra bene la città, se il sindaco porta denaro era solo dovuto. Se si prende la stessa legge dove propone il rimborso spese per un consigliere che arriva da fuori Santena e termina il consiglio comunale dopo la mezzanotte, allora la stessa legge va bene, ed è giusto retribuire il consigliere. Se il sindaco porta del denaro lo fa solo perché lo prevede la legge. Invece se prende il denaro per legge allora non va più bene. E’ vero che io sono della Lega, e quelli della Lega sono un pochino contadini, hanno problemi a capire l’italiano, forse capis mac el piemunteis. Mi viene comunque difficile capire. Poi mi chiedo ancora un’altra cosa, sento delle cose …sento dei trasformismi politici, qualcuno ha detto: io ero di un partito e non lo sono più. Mi sembra di sentire il giornalista Stella; ha fatto i soldi criticando i politici e il suo giornale prende i contributi dallo Stato, ma va bene così. Lui attacca tutto e tutti mentre convive con la politica corrotta. Tutto questo è demagogia pura; i funzionari della sinistra non sono sempre stati in aspettativa. Sono poi dispiaciuta che tanti cittadini santenesi non abbiano capito la capacità e l’alto livello politico e amministrativo dell’opposizione, e purtroppo per voi, abbiano votato Nicotra. I cittadini purtroppo non capiscono la capacità dell’opposizione. Avete parlato tanto sul fatto che la maggioranza non sapeva delle cose del sindaco. Io parlo per la Lega; la maggioranza sapeva di queste cose, ne ha parlato nelle dovute sedi istituzionali. La Lega non ha voluto fare campagna elettorale per le provinciali e non ha voluto dire ai giornali quello che si deve dire nelle sedi istituzionali. Si parla nelle sedi istituzionali. Capisco anche che è stato difficile per l’opposizione perdere la scena. Sui giornali ci è andato Nicotra e non Ferragatta, o se è arrivato sui giornali ci è andato piccolo piccolo. Di solito la scena è dell’opposizione ed è stato già ridicolo che la maggioranza sia riuscita a prendere la scena all’opposizione. Anche su questo c’è da riflettere. Solo la maggioranza è andata in scena. Premetto che per la scelta personale del sindaco dell’aspettativa o meno è dovuta per legge. Io credo che la politica sia giusto che faccia delle critiche che devono essere ben accette. Non credo però che attaccare e accusare personalmente la gente sia positivo, anzi credo che squalifichi chi aggredisce a livello personale. La vicenda è andata sui giornali, la gente l’ha vissuta. Aggiungo ancora una cosa per alcuni che sono andati sui giornali. Qualcuno, penso nel periodo di Cavour, diceva che la differenza tra un politico e uno statista è che il politico pensa alle prossime elezioni, mentre lo statista pensa al suo territorio e alla sua gente. Questa è un po’ la sensazione che ho avuto per qualcuno di noi e di voi in questi giorni. Se dobbiamo lavorare, a livello di maggioranza come di opposizione, si parla nelle sedi corrette. La campagna elettorale per le provinciali si aprirà solo più avanti. Noi siamo qui per amministrare, certo si possono fare degli errori; nessuno è perfetto. Io credo che lavorare nell’ombra e quindi parlare per far crescere la città, senza fare di questo solo ed esclusivamente uno strumento mediatico sia molto più costruttivo lavorare per noi e per tutti i cittadini”.  Patrizia Borgarello – Testo integrale dell’intervento fatto nel Consiglio Comunale di Santena il 4 ottobre 2008

Domenico Galizio aggiunge: “Quindi, riassumendo, il 4 ottobre 2008 per la leghista Borgarello l’operazione dell’ex-sindaco Nicotra era lodevole, i soldi erano dovuti, il tutto era riconducibile a un “dibattito giornalistico”, una miseranda operazione di “teatro” con una trama di pura “demagogia dell’opposizione”. I colpevoli della serata erano da ricercare tra le fila dell’opposizione, mentre Nicotra era un bravo imprenditore che portava  tanti soldi a Santena e generoso fino al punto di adattarsi al ruolo di un direttore sottopagato alla guida di una azienda di 10.000 dipendenti (ovvero i Santenesi)! Le critiche, giustificate già allora e sacrosante nei mesi successivi, erano attacchi e accuse strumentali e squalificanti per gli oppositori che le muovevano in quanto riconducibili ad aggressioni a livello personale. Eppure la stessa Borgarello dice che non era vero che  “la maggioranza non sapeva delle cose del sindaco”, anzi di più: “Io parlo per la Lega; la maggioranza sapeva di queste cose, ne ha parlato nelle dovute sedi istituzionali. La Lega non ha voluto fare campagna elettorale per le provinciali e non ha voluto dire ai giornali quello che si deve dire nelle sedi istituzionali. Si parla nelle sedi istituzionali”. Cioè la Lega e tutta la maggioranza sapevano ma era tutto così chiaro e trasparente che hanno preferito tenerselo a casa loro per non disturbare non si capisce bene quali partite elettorali. Con buona pace del popolo bue. Meno male che c’è la Lega che decide per noi cosa dobbiamo sapere e cosa no per poter dormire tranquilli!  “Si parla nelle sedi istituzionali.” Lega dixit”.

Domenico Galizio prosegue così la sua riflessione: “Non molto tempo dopo la Lega deve aver avuto qualche ripensamento e un bel giorno di gennaio 2009 si rese disponibile per le firme necessarie allo scioglimento del Consiglio comunale, ma il tentativo fallì in quanto  superiori ragioni di partito bloccarono l’iniziativa locale del segretario e dell’assessora leghisti. Nei mesi successivi e fino allo scioglimento del Consiglio comunale del maggio 2011 – CHE E’ AVVENUTO SENZA IL BENCHE’ MINIMO CONTRIBUTO DELLA LEGA – si sono notati tanti  borbottii di malcontento, qualcuno perfino fuori dalle “sedi istituzionali”, alcuni addirittura sui giornali e sui blog, infiorati di sputazzi e insulti senza se e senza ma, acrimoniosamente reciproci. Ma in tutti i passaggi amministrativi la Borgarello, contrariamente ad altri suoi ex-colleghi di maggioranza che lo hanno fatto nettamente e per tempo, non ha mai fatto mancare il suo voto di sostegno a Nicotra e alla sua maggioranza, solida e solidale sempre grazie alle superiori ragioni di partito. Ma questa non è una squisita espressione di partitocrazia? Che ne è del movimento di popolo, sempre militante e pronto a difendere le buone ragioni della gente tartassata dai politici di Roma Ladrona? E’ per questo che quella sera del 4 ottobre 2008 se l’è presa un po’ con tutti, compreso l’inconsapevole giornalista Stella, tranne che con il vero responsabile di quella operazione a cui ha riservato solo elogi e riconoscimento di meriti?  Valeva meno di “una biro del Comune” quella operazione? Secondo noi già allora valeva tutta la cartoleria. Per lei no”.

Domenico Galizio termina così: “Ora che il risultato è acquisito e sia ancora ben chiaro che la Lega non era della partita e neanche sugli spalti, semmai stava ancora giocando con la squadra avversaria, la Lega nostrana sfodera la spada del fiero guerriero, negando ad altri i meriti che certo non le spettano. Bene. Ne siamo felici. Alla fine eravamo già in tanti ma un po’ di compagnia in più non guasta, basta che sia chiaro che il fiero guerriero, finché il sipario non è calato, era  come un docile coniglio, col fazzoletto verde nel taschino, che Nicotra amava tirare fuori dal cilindro ogniqualvolta era necessario a tenere in piedi il suo spettacolo. Punto. Quanto sopra spassionatamente, tanto per dare a Cesare quel che è di Cesare e a Patrizia quel che è di Patrizia”.

Il contributo è firmato così: “Domenico Galizio  – uno dei Cesari – 4 agosto 2011”.

Quanto inviato da Galizio si chiude in questo modo: “P.S. – Scusate, mi è permessa una autocitazione? Cercando l’intervento di Patrizia Borgarello, accidentalmente ho trovato, nel dibattito di quella stessa sera e sullo stesso argomento, questo mio passaggio: “Il sindaco Nicotra non ha dato soddisfazione ai giornali o ai nostri argomenti, ha dato soddisfazione alla sua maggioranza e bene ha fatto perché comunque il risultato c’è. Diceva forse Mao: che il gatto sia bigio o rosso, poco importa, l’importante è che prenda i topi. E noi il topo, quello che stava rosicchiando il bilancio, questa sera l’abbiamo preso. Noi siamo felici, ma dovrebbe essere felice anche il sindaco. Santena ha dei precedenti piuttosto nefasti su questi temi. Negli anni Novanta io sono stato testimone di un Consiglio Comunale bruscamente sciolto e mandato a casa perché l’allora sindaco, ex dipendente bancario, passando a lavoratore autonomo pretese il raddoppio dell’allora gettone da sindaco. Per quella decisione i santenesi mandarono a casa l’intero consiglio comunale, sindaco compreso”. Sarà auto celebrativo  – giuro non lo farò più – ma a me sembra di averci visto più chiaro di quanto non abbia fatto quella sera la Borgarello. Addirittura profetico. Scusate se è poco”.

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