Santena, celebrata la festa patronale di San Lorenzo

Santena – 12 agosto 2011 – La città ha celebrato la festa patronale di San Lorenzo. Di seguito la cronaca della giornata.

La festa patronale è iniziata con la messa, celebrata dal parroco don Nino Olivero, affiancato dal viceparroco don Mauro Grosso, da don Giovanni Griva e da don Luigi  Caramellino. La chiesa parrocchiale era gremita di santenesi, pochissimi i posti liberi nei banchi; in molti hanno seguito la funzione stando in piedi nelle navate laterali e in fondo. Dietro all’altare si sono schierati i labari delle associazioni cittadine. A lato della statua di San Lorenzo, il gonfalone del Comune. Nel primo banco a sinistra dell’altare, il commissario prefettizio Giuseppe Zarcone, il sub commissario Barbara Buffa, Nerio Nesi, ad della Fondazione Cavour e Giovanni Esposito, maresciallo che guida la caserma cittadina.

Durante l’offertorio i personaggi storici cittadini, la Bela sparsera e il Ciatarin, hanno portato all’altare una cesta di pane alle noci. Altri due cestoni colmi di pane alle noci erano presenti ai lati della balaustra.  Pane che al termine della processione i santenesi hanno potuto portare a casa per consumare in occasione del pranzo della festa patronale.

Durante l’omelia, il parroco, don Nino Olivero, ha detto: “Anche oggi san Lorenzo ha qualcosa da dire a tutti noi, a tutti i cittadini di Santena. Festeggiare questo martire vuol dire sentirlo vicino e, in qualche modo, cercare di imitarlo. Oggi occorre accogliere le provocazioni che san Lorenzo ci lancia, tramite le vicende della vita e con la Parola del Signore”.

Il parroco, ha continuato: “San Lorenzo è stato martirizzato dopo che aveva detto di non avere altre ricchezze  se non i poveri che gli erano stati affidati dalla Chiesa e che considerava suoi tesori”. Poi, don Nino ha aggiunto: “Ancora oggi i poveri sono la ricchezza della Chiesa. E se noi ci guardiamo attorno, non possiamo che accorgerci delle forme di povertà, esistenti anche nella nostra città, che sono in costante aumento. Molti fanno fatica ad arrivare a fine mese e si rivolgono alla comunità parrocchiale per avere un aiuto materiale ed economico. Penso al lavoro che stanno portando avanti gli amici della Caritas parrocchiale vicini  a tanti nuclei familiari. Penso all’associazione Santena solidale e a tutte le associazioni di volontariato che operano in città. Penso alle tante persone che impegnano gran parte del loro tempo libero, delle loro energie e anche delle loro risorse, mettendole al servizio della comunità”.

“A tutte queste persone deve andare il nostro grazie, sincero – ha aggiunto don Nino Olivero – a nome di tutta la comunità. L’esempio di San Lorenzo esorta tutti a continuare su questa strada, ma ci dice anche che occorre lavorare insieme e collaborare, perché questa è l’unica strada da percorrere per dare qualche risposta e risolvere qualche problema”.

Il parroco ha ancora aggiunto: “Questo anno, oltre a fare belle celebrazioni per ricordare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, dovremo anche impegnarci di più, e sul serio, perché la nostra Italia sia sempre più unita. Occorre lavorare di più perché sia unita e concorde anche tutta la nostra comunità santenese. Oggi siamo sempre di corsa e oltre alle necessità materiali spesso siamo anche poveri di umanità. Non ci parliamo più e se lo facciamo spesso è per darci l’uno contro l’altro. San Lorenzo, come Cristo, ci invita a fermarci sulle cose che facciamo, a donare in modo gratuito e con gioia. Il pane alle noci che oggi viene distribuito vuole essere un segno di condivisione. Un segno della nostra volontà di voler camminare insieme. Ben venga dunque la festa patronale in onore a san Lorenzo se rinsalda i legami di amicizia e solidarietà. Questo aiuterà tutti a vivere meglio”.

Al termine della funzione è partita la processione. In testa tre chierichetti, con tanto di croce, affiancati dal seminarista Giuliano Naso e da Angelo Tomaselli che, come in ogni processione, ritma il procedere. Subito dietro i musici della banda musicale Canonico, guidato dal M° Anna Maria Merlino. A seguire, il coro della parrocchia, guidato dal M° Andrea Antonielli e i sacerdoti, schierati subito prima della statua di San Lorenzo, portata in spalle dagli alpini, dai bersaglieri e da alcuni altri santenesi. Dietro il gonfalone del Comune,  con il comandante Alutto e l’agente Ochetti, le autorità, i due personaggi storici locali, affiancati dal personaggio folcloristico, il rettore Rossi e dal presidente della Pro Loco, Angelo Salerno. A seguire i labari di gran parte delle associazioni cittadine. Dietro ancora i presidenti delle associazioni e poi i santenesi, tanti cittadini che, come sempre, partecipano alla messa della festa patronale ogni 10 agosto.

La processione si è snodata per le vie della città – via Sambuy,via Amateis, via Torino, via Cavour e poi ha percorso un tratto del parco Cavour. Entrata da piazza Visconti Venosta, la processione è transitata nel lato posteriore del castello è arrivata al roseto e poi è passata davanti al castello Cavour, concludendo la corsa in piazza Visconti Venosta, davanti alla tomba della famiglia Benso.

Dopo la benedizione, impartita dal parroco don Nino Olivero, mentre la statua veniva riportata in chiesa, ha preso la parola il commissario prefettizio Giuseppe Zarcone che, dopo i saluti di rito, tra le altre cose, ha detto: “Vedo che ci sono tantissime associazioni, a testimonianza dell’importanza del volontariato santenese”.

Zarcone ha aggiunto: “Vorrei fare una piccola considerazione dal punto di vista dell’istituzione civile che rappresento. La festa patronale è un momento importantissimo nell’ambito della vita di ogni comunità locale, piccola o grande che sia. Anche io faccio parte di una piccola comunità locale e il giorno della nostra festa patronale è quello più importante dell’anno. E’ il giorno in cui vorremmo che i minuti non passassero mai. Almeno questa è la mia sensazione. Quel giorno ci gustiamo tutta la festa, minuto per minuto. Oggi – consentitemi di dirlo – Santena è al centro del mondo. Attorno alla festa patronale c’è l’attenzione di tutti”.

Giuseppe Zarcone ha aggiunto: “Mi spiace di non essere il vostro sindaco, ma non è neanche colpa mia. Sono stati gli eventi che hanno portato a questo. Io, da parte mia, cerco di fare il possibile per Santena. Sono ben coadiuvato dalla mia collega, Barbara Buffa. Insieme cerchiamo di fare il possibile per non farvi sentire la mancanza delle figura del sindaco”.

“Sono contento di essere qui oggi – ha aggiunto Zarcone -. Devo dire che mi spiace di non essere il vostro sindaco anche perché, proprio in questo anno, si celebra il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Si tratta di una occasione davvero particolare”.

Zarcone ha proseguito: “In questo periodo stiamo vivendo una difficilissima crisi economica. Proprio in queste ultime settimane è arrivata anche una crisi finanziaria di dimensioni mondiali. Riflessi di tale situazione arrivano anche al nostro livello locale. Se pur le preoccupazioni non mancano, cerchiamo di vivere la nostra festa patronale con serenità. Speriamo che tutto vada per il meglio, per il verso giusto”.

Subito dopo l’intervento, il commissario, il vice commissario e Nesi hanno reso omaggio alla tomba di Camillo Cavour. Nel frattempo in piazza Visconti Venosta veniva distribuito il pane alla noci e un breve rinfresco ai presenti.

La festa patronale si è chiusa la sera del 10 con la cena organizzata in piazza Martiri. Per la prima volta la cena è stata organizzata interamente dalla Pro Loco: i tre cuochi – Tonino, Rino e Michele – con il direttivo e alcuni volontari, 24 persone in tutto, hanno contribuito alla buona riuscita dell’appuntamento culinario che ha visto la presenza di 200 commensali. Il menù è stato realizzato interamente con prodotti locali: il pane è arrivato da Tiziana, panettiera di Case nuove; gli agnolotti dal pastificio Laigueglia; la carne dalla macelleria Crivello; il bere è stato fornito da Marnetto.  La serata si è chiusa tra le note dell’orchestra Castellina.

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