Santena, parco Cavour, inaugurato il secondo anello

Santena – 18 settembre 2011 – Stamattina è stato inaugurato il secondo anello del parco Cavour. Di seguito, gli interventi delle autorità: Nerio Nesi, Ad della Fondazione Cavour; Giuseppe Zarcone, commissario prefettizio; Marco Fasano, vice presidente dell’Associazione Amici.

Poco dopo le ore 10, nei locali delle ex scuderie, il primo che è intervenuto è stato Nerio Nesi, Ad della Fondazione Camillo Cavour: «La Fondazione Cavour e l’associazione Amici della Fondazione sono lieti di inaugurare oggi un nuovo tratto del parco. Sappiamo come la percorribilità del parco sia desiderata dalla popolazione di Santena. Sin da quando abbiamo preso questo difficile incarico ci siamo subito interessati di tale problema. Abbiamo aperto un piccolo tratto del parco in occasione della visita del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Oggi apriamo un secondo tratto. Questo vuol dire che, da oggi, Santena potrà disporre di molta parte del percorso del parco Cavour. Questo è stato possibile con mezzi molto inferiori a quelli che erano preventivati; la città di Torino che è proprietaria di tutto il complesso Cavouriano, aveva previsto cifre considerevoli per sistemare anche questa seconda parte. Dicevo, se questo è avvenuto con una spesa modesta, lo dobbiamo all’associazione Amici della Fondazione Cavour e, in particolare, a Marco Fasano, animatore e vice presidente dell’associazione, che ha sempre creduto, fino in fondo, alla necessità di riaprire il parco Cavour. Io stesso, che non ho mai avuto questa convinzione così profonda, forse perché non abito a  Santena e non capisco bene l’assoluta necessità del parco,  sono stato convinto da Marco Fasano. Come dicevo, ci siamo subito messi in moto. Per questa seconda apertura avremo anche un piccolo contributo della Compagnia di San Paolo. Oggi inauguriamo questo secondo anello, con la speranza di poter al più presto inaugurare l’ultima parte. In seguito, dovremo compiere un esame sistematico, albero per albero, di tutte le piante esistenti nel parco.  Sarà una operazione più costosa; la facciamo comunque perché non vogliamo più che possa ripetersi l’episodio doloroso, di molti anni fa, che portò alla morte di due persone. Il controllo sistematico degli alberi lo faremo sotto la guida della dottoressa Silvia Crida, la responsabile tecnica del parco».

Nesi ha continuato così: «Il nostro compito è di mettere a posto tutto il complesso immobiliare di Santena. Presto, nella prossima primavera,  dovrebbero cominciare lavori molto importanti sia per questa parte, le ex scuderie, sia per la parte del castello Cavour. Finalmente lo Stato nazionale italiano ha ritenuto opportuno e necessario consacrare 4 luoghi, definiti cari alla memoria della Patria e cioè: il castello di Santena per Cavour; l’isola di Caprera per Garibaldi; Pisa per Mazzini e il Pantheon, a Roma, dove riposa la salma di Vittorio Emanuele II. Si tratta di quelli che vengono storicamente considerati i quattro maggiori fondatori dello Stato italiano. Fra queste città c’è, ovviamente, Santena e questo ci darà modo di trasformare la villa vera e propria in un museo nazionale di Cavour. Sarà un fatto molto positivo per la città di Santena. Ciò porterà ancora a crescere il numero di visitatori: quest’anno anno siamo già a quota 19mila; un balzo enorme rispetto ai 6mila dello scorso anno. Certo, sappiamo che questo successo è dovuto al 150° dell’Unità d’Italia, ma io credo che l’attenzione possa diventare permanente».

La parola è passata a Giuseppe Zarcone commissario prefettizio della città di Santena: «Se non ho fatto male i calcoli oggi termina il mio primo quadrimestre di incarico qui a Santena. E’ da 4 mesi che sono commissario di questo Comune; mi tratterrò ancora per qualche mese. Come dico sempre, sono una meteora nella vita della vostra città. In questi pochi mesi cerco comunque di fare il possibile perché tutto possa andare avanti tranquillamente e senza scossoni. Oggi, secondo me, viviamo un momento molto importante. Sono veramente lieto di essere qui. Ci tenevo tantissimo a essere presente perché si riapre una parte molto importante del parco, che va ad aggiungersi a quella già riaperta nell’estate del 2010. Io, da osservatore esterno – quindi con l’occhio di chi non è proprio inserito a pieno titolo nella comunità – ho capito che la comunità santenese tiene moltissimo a questo parco. Lo vede come un elemento fondamentale per la sua stessa vita. Per questo considero veramente importante che si possa procedere alla riapertura del parco. Devo anche dire che riaprire un parco di queste dimensioni, di questa importanza, sia dal punto di vista storico sia anche dal punto di vista botanico, rappresenta una grossa responsabilità. Per questo bisogna riconoscere che la Fondazione e l’associazione Amici della Fondazione si sono impegnati a fondo e, nel riaprire questo complesso, si assumono una grossa responsabilità.

Il commissario ha precisato: «Bisogna anche capire che occorre che siano mantenute condizioni indispensabili di sicurezza per i fruitori del parco. Mi ha molto colpito che nel 1978 ci sia stato un gravissimo incidente, in cui persero la vita una mamma con il suo bambino. I santenesi devono comprendere che è necessario vengano mantenute le condizioni di sicurezza indispensabili per la fruizione del parco e, nello stesso tempo, vengano adottati gli accorgimenti per la cura delle piante di notevole interesse scientifico».

«Sempre da osservatore esterno – ha precisato Giuseppe Zarcone – vorrei aggiungere un’altra cosa. Ho già detto, più volte, che a Santena c’è un associazionismo molto sviluppato e molto importante. Sicuramente, tra le associazioni che hanno un peso notevolissimo nella vita santenese non può che essere ricordata l’associazione Amici. Grazie al loro impegno si riesce a mantenere in vita, aperto, fruibile questo complesso: il palazzo, gli annessi e il parco. Bisogna quindi dire un grosso bravi ai volontari dell’associazione Amici della Fondazione che si prodigano per consentire tutto questo e che si sono impegnati a fondo per conseguire l’obiettivo dell’apertura, se pur con le limitate risorse finanziarie esistenti. Perché, spiace dirlo, ma tutto gira intorno alle disponibilità finanziarie. Per fare determinate cose occorrono le risorse: se queste sono limitate bisogna cercare di far quadrare il cerchio con quello che si ha. Lo sforzo dell’associazione Amici, unitamente alla Fondazione, unitamente ai contributi arrivati della Fondazione Crt e della Compagnia San Paolo, unitamente al lavoro – meritorio – dei lavoratori in disponibilità dell’Ages: ecco, tutto questo ha consentito che oggi siamo qui a procede alla riapertura del parco Cavour. Speriamo che questa negli annali cittadini, sia ricordata come una giornata di festa. E’ un momento che rimarrà sicuramente alla storia e, combinazione, cade a due giorni da un’altra importantissima occasione, la consegna del Premio Cavour 2011, in agenda martedì pomeriggio».

Marco Fasano, vice presidente dell’Associazione Amici della Fondazione ha iniziato così: «Dico due cose a nome dell’Associazione, anche per ringraziare e ricordare le persone che ci hanno dato una mano. Innanzitutto oggi è un giorno speciale perché si riapre un angolo bellissimo di Santena. Si riapre un polmone verde che però non deve e non può sostituire la carenza di attenzione delle amministrazioni cittadine precedenti rispetto al verde pubblico. Dico questo semplicemente perché le ultime tre piazze di Santena sono state realizzate senza mettere un solo albero. La stessa Green way lungo l’area golenale, non ha visto la posa di un solo albero. Anche per questo i cittadini di Santena sono oltremodo polemici nei nostri confronti attribuendoci responsabilità che non sono assolutamente nostre. Lo dico solo come dato di fatto e, assolutamente, senza intento polemico»

«Questa riapertura per noi è un giorno speciale  – ha aggiunto Marco Fasano – anche perché rappresenta la conferma dell’impegno di valorizzazione del complesso cavouriano santenese che noi stiamo portando avanti dal 1996. Dal 1708 il complesso cavouriano è costituito come unicum dal castello e dal parco. Per cui sono due cose che noi riteniamo inscindibili e che vorremmo – con i tempi e  i modi dovuti – continuare a valorizzare. Il parco Cavour è un parco storico. È un parco delicato che necessità di manutenzione particolare. Contiene rarità botaniche sia per la qualità delle essenze, ma anche per l’età delle piante; ci sono alberi che hanno 200-250 anni e quindi necessitano di una attenzione particolare. Ma il parco storico, proprio in quanto tale, non è solo un nostro bene in quanto santenesi: è un bene di tutte le persone che amano i parchi storici e che apprezzano il verde».

Marco Fasano ha proseguito: «Certamente il parco rappresenta un grande valore aggiunto per Santena, ma non possiamo limitarlo a una cosa solo nostra. Il parco è stato messo in sicurezza nel percorso: è evidente che, in certe occasioni, quando piove o tira vento, purtroppo bisognerà uscire dal parco perché ci sono problemi di caduta dei rami anche se gli alberi sono stati messi in sicurezza. Qualche volta il parco dovrà essere chiuso e lo sarà per il minor tempo possibile; appena possibile sarà riaperto».

Con tanto di foglietto alla mano, per non dimenticare nessuno, Marco Fasano è passato ai ringraziamenti: «Innanzitutto ringrazio la Fondazione Cavour perché – non dimentichiamoci – tutto è avvenuto da metà luglio in avanti, quando l’Associazione Amici ha chiesto e ottenuto dal cda della Fondazione Cavour una delega temporanea, ad hoc per la riapertura del parco. Quindi devo ringraziare innanzitutto la Fondazione Cavour, nella persona del dottor Nerio Nesi, proprio perché ha dato fiducia all’Associazione Amici. Devo ringraziare la città di Torino e, in particolare, la dottoressa Bertolotto del settore Verde Pubblico, ma anche Daniele Lupo Jallà che, fin dall’inizio, ha creduto nella possibilità di aprire il percorso lungo, così come avviene oggi. Chiaramente ringrazio la città di Santena. Vorrei poi ringraziare la Fondazione Crt  che ha stanziato 110mila euro per il recupero e la riapertura del parco Cavour, per lavori che vanno dalla messa in sicurezza alla potatura e manutenzione. Tutto ciò ha permesso l’apertura del primo anello, il 10 agosto 2010. Va segnalato anche il contributo indiretto della Compagnia di San Paolo che è l’ente che ha stanziato le risorse per sostenere il progetto di lavoro accessorio che prevede, in un anno, l’impiego di 60 lavoratori dell’Ages. Devo dire che sia la prima squadra dei lavoratori,  sia la seconda, ci hanno contagiato con un grande carico di entusiasmo che ci ha portato a prenderci determinate responsabilità che altrimenti non avremo sicuramente assunto».

Marco Fasano ha chiuso così il suo intervento: «Desidero poi ringraziare alcune aziende e persone singole che, direttamente, si sono tirate su le maniche. Perché a livello aiuti indiretti sono arrivati anche altre persone e comitati, ma ci sono state aziende che hanno dato dei soldi per permettere al parco di aprire: innanzitutto citerei l’azienda agricola Menzio, la Cooperativa Frassati che ci ha creduto, fin da subito, la ditta Gariglio di Trofarello e l’impresa Razzetti di Santena. Dopo di che mi permetto di ringraziare singoli cittadini che sono venuti e ci hanno dato una mano: Pier Domenico Ronco, Beppe Vassallo, Domenico Galizio e Paolo Caruso. Chiudo ricordando che ora noi il parco lo abbiamo riaperto. Noi vigileremo sull’area e invito tutti i santenesi ad aiutarci per evitare che proseguino alcuni scempi visti in passato, relativi ad atti vandalici e al mancato rispetto di regole in merito all’abbondono di rifiuti. Naturalmente, per fare questo abbiamo bisogno della collaborazione di tutti».

Dopo i tre interventi, i presenti si sono spostati dalle ex scuderie nel parco, all’inizio del nuovo anello. Dopo il taglio del nastro le autorità e i cittadini hanno percorso tutto l’anello.

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