Santena, intervista alle due Gev presenti alla prima festa degli alberi

Santena – 4 dicembre  2011 – Alla prima edizione della festa degli alberi erano presenti due Gev – Guardie ecologiche volontarie –: Fulvio Reviglio e Donato Cavaliere. Di seguito, una breve intervista che abbiamo raccolto da loro.

«Siamo presenti qui a Santena in occasione della festa degli alberi – spiega Fulvio Reviglio, Gev di Carmagnola – abbiamo assistito al piantamento degli alberi, opera degli alunni delle elementari e delle medie. Un gesto concreto e importante: in tal modo le scolaresche hanno partecipato attivamente a una attività di tipo ambientale. Ricordo che, come guardie ecologiche volontarie, in questo anno scolastico a Santena effettueremo lezioni di educazione ambientale in alcune classi dell’istituto comprensivo».

Che cosa sono le Gev?

«Siamo cittadini che abbiamo deciso di mettere a disposizione della collettività parte del nostro tempo libero, in modo del tutto gratuito, al fine di tutelare l’ambiente. Durante i nostri servizi siamo delle Guardie giurate e Pubblici ufficiali e possiamo procedere all’accertamento di illeciti di natura amministrativa imponendo sanzioni, accertare l’identità dei possibili trasgressori e procedere al sequestro quando è necessario e consentito dalla normativa».

Quali sono gli scopi del vostro servizio?

«Noi operiamo per promuovere la conoscenza della natura e dei problemi di tutela ambientale. Svolgiamo attività educative e informative sulla legislazione vigente in materia di tutela ambientale per favorire la formazione di una coscienza civica attiva. Garantiamo l’osservanza delle norme contenute nella legge regionale 2 novembre 1982 numero 32 – recante Norme per la conservazione del patrimonio naturale e dell’assetto ambientale” – del regolamento regionale di attuazione, delle altre leggi regionali e delle leggi nazionali che prevedono il concorso delle guardie ecologiche volontarie nella vigilanza o l’attività di accertamento delle violazioni relative. Concorriamo alla protezione dell’ambiente, alla vigilanza e all’accertamento delle violazioni nelle materie di competenza con gli Organi dello Stato, gli Enti pubblici e gli altri soggetti a ciò abilitati dalla legge. Collaboriamo con le autorità competenti a opere di soccorso in caso di pubbliche calamità o di disastri di carattere ecologico. Nello svolgimento delle attività istituzionali delle guardie ecologiche volontarie privilegiamo l’aspetto preventivo e  educativo».

Nella vostra attività di controllo e monitoraggio del territorio quali sono le segnalazioni più frequenti?

«Il maggior numero di nostre segnalazioni riguarda l’abbandono di rifiuti – spiega Reviglio –. La Provincia di Torino ha attivato una sala operativa, con numero verde 800167 761, aperta dal lunedì al venerdì; uno può chiamare e lasciare un messaggio. Nel carmagnolese operano 19 guardie ecologiche volontarie che monitorano 24 Comuni della zona. Negli anni la sensibilità verso le tematiche ambientali ha portato a una riduzione dell’abbandono dei rifiuti: certo di strada se ne può ancora fare molta. Un altro settore che ci vede all’opera è quello del benessere animale sia per gli animali da reddito sia per quelli da affezione; interveniamo in caso di maltrattamento, un reato di profilo penale. Noi chiediamo a tutti i cittadini di  segnalare casi di inquinamenti, abbandoni di rifiuti, zone particolarmente degradate e ogni altro atto compiuto contro la natura».

Donato Cavaliere, guardia ecologica volontaria, aggiunge: «Alcuni di noi hanno frequentato corsi per portare avanti l’attività didattica nelle scuole. Io opero con il gruppo di Gev che lavora nel Chierese. I punti più critici per il fenomeno dell’abbandono di rifiuti sono le strade campestri poco frequentate. E’ importante che i cittadini ci segnalino rifiuti abbandonati; spesso riusciamo a risalire a chi ha compiuto tale gesto. I rifiuti, oltre che da privati, vengono abbandonati da ditte e artigiani. Le segnalazioni di abbandono da parte dei cittadini ci consentono di intervenire prontamente evitando che i cumuli di rifiuti assumano dimensioni rilevanti.

Come si diventa Gev?

«Si diventa Guardia ecologica volontaria – spiegano le due Gev – dopo aver frequentato un corso di 140 ore su materie ambientali e legislative, sostenuto un esame sulle materie di studio e aver ricevuto la nomina di guardia giurata particolare, che da competenza su alcune leggi regionali e nazionale. Come Gev siamo autorizzati ad esercitare attività di vigilanza, informazione e sanzionatoria in materie quali: la salvaguardia di alcune specie di flora spontanea in via di estinzione; la disciplina della raccolta dei prodotti del bosco, del sottobosco e tutela della cotica erbosa superficiale; la disciplina degli scarichi nei corsi d’acqua superficiali; la disciplina per lo smaltimento dei rifiuti – abbandono e combustione; l’applicazione dei regolamenti comunali delle ordinanze sindacali dirette alla tutela dell’ambiente; le norme per la tutela di alcune specie di fauna minore – formica rufa, gamberi, anfibi e chiocciole; l’accensione fuochi e abbruciamenti; le norme per l’esercizio dell’attività venatoria e ittica».

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Info

Sala operativa Gev – Guardie ecologiche volontarie
Corso inghilterra 7
10138 Torino
numero verde 800-167761
e-mail salaoperativagev@provincia.torino.it

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Gev – sezione di Carmagnola
piazza Manzoni 10
10022 Carmagnola
tel. 011-9724217
cell. 328-1016640

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