Santena, la proposta di Ugo Baldi: “Un Consiglio di unità comunale. Si può!”

Santena – 4 dicembre 2011 – Un Consiglio di unità comunale: questa la proposta che arriva da Ugo Baldi. Di seguito il suo contributo. Il blog è pronto a pubblicare riflessioni di cittadini a commento della proposta.

Un Consiglio di unità comunale. Si può!

Ci sono momenti storici, di particolare crisi e di grandi difficoltà per una collettività, nei quali bisogna essere capaci di “stringere i ranghi”, guardarsi in faccia tra persone oneste e di buona volontà e lavorare insieme per il bene di tutti.

Demagogia? Forse siamo ormai talmente disillusi dalla politica, che ogni pensiero, idea o proposta che vadano aldilà dei piccoli giochi delle parti – destra, sinistra, centro… –, non viene neanche presa in considerazione.

“Have a dream!” diceva un grande Presidente americano. Ma i sogni, perché si possano avverare, hanno bisogno di persone che possano tradurli in realtà di comunione di interessi.

Non si demonizzano i partiti. In ogni società democratica è giusto e corretto che pensieri diversi possano trovare organizzazioni che li radunino e li rendano espliciti. Nell’organizzazione politica del nostro Paese, i partiti, attraverso le Amministrazioni in cui operano le persone aderenti (Regione, Provincia), gestiscono fondi e risorse senza i quali i piccoli Comuni come Santena non potrebbero più prevedere scelte di sviluppo. Quindi, in ogni caso, un collegamento diretto o indiretto con i partiti di governo regionale e provinciale deve essere mantenuto e coltivato.

Ma anche con l’appoggio esterno dei partiti – appoggio non significa “condizionamento” –, sono convinto che Santena, almeno per i prossimi cinque anni, abbia la necessità di essere amministrata da un gruppo di persone che siano “le migliori persone possibili in questo momento per Santena”, indipendentemente dalla loro estrazione partitica, ideologica o religiosa.

Sono convinto che negli attuali schieramenti di centro-sinistra, di centro-destra, di altri “movimenti politici” santenesi o nella società civile, esistano dei cittadini, delle persone “normali” – quanto abbiamo bisogno, oggi, nella nostra cittadina, di persone normali! –, che possono lavorare insieme e formare una amministrazione comunale unitaria e coesa, con l’unico obiettivo di “fare tutto il meglio che si può” con le poche risorse attualmente disponibili.

La campagna elettorale non è ancora iniziata, ma già gli schieramenti si sono formati, ognuno rigidamente nella sua “parte”, con poche novità e, perlopiù, con le persone di sempre che tirano il carretto, più o meno disposti (a parole) a farsi da parte nel caso di formazione di una lista per amministrare Santena.

Insomma, non credo che per poter amministrare bene un Comune come il nostro debbano esistere per forza una maggioranza ed una o più opposizioni precostituite. Quando prevale il buon senso, una comunità può anche essere amministrata da un gruppo eterogeneo di persone, facenti parte di un’unica squadra e non necessariamente sempre d’accordo su tutto, all’interno del quale, sui singoli problemi o su singole scelte, si potranno formare, di volta in volta, maggioranze e minoranze di consenso, ma sempre finalizzate alla risoluzione dei problemi comuni. Come accade in qualsiasi associazione con un direttivo che la guida o, come accade all’interno di qualsiasi famiglia che “amministra” se stessa, il proprio patrimonio – piccolo o grande che esso sia – e il futuro dei propri figli.

Forse è ora di provare.

Ugo Baldi

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