Il saluto ai Piemontesi del Presidente della Regione Piemonte

Torino – 1° gennaio 2011 – Di seguito, il saluto ai Piemontesi che il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota ha inviato oggi ai mezzi di informazione.

Rivolgo ai piemontesi i più cari auguri per il nuovo anno. Il 2011 non è stato un anno facile e non lo sarà neppure il 2012:  i dati in nostro possesso ci dicono che la crisi continuerà, anche perché  la crescita fatica a concretizzarsi. Come Presidente della Regione sento in primo luogo l’esigenza di parlarvi in modo chiaro. Questo mi porta a dire che la via da seguire per chi governa è quella di porre un freno a una spesa pubblica senza controllo che, in molti casi, è fatta di spese superflue e inefficienze. Inoltre, occorre fare delle riforme strutturali, perché quello che è successo in passato non si ripeta più. Il discorso vale per lo Stato ed anche per la Regione. L’apparato statale ha assorbito risorse per anni come un’idrovora, alimentandosi come un pozzo senza fondo con la pressione fiscale. Per questo, da tempo, è assolutamente necessario cambiare registro, rendendo operativo almeno il  federalismo fiscale. Questo schema è stato usato, ahimè, anche in Piemonte, tanto che la nostra regione ha un livello di indebitamento astronomico,  causato negli anni prima di tutto da una spesa sanitaria fuori controllo.

Oggi però posso dirvi con soddisfazione che, per la prima volta in  15 anni,  abbiamo messo sotto controllo la spesa, con un risparmio di 100 milioni di euro. E ora  vogliamo approvare la riforma degli ospedali in rete, perché il sistema possa nel futuro essere sostenibile. Ho cominciato dalla Sanità, perché rappresenta l’82 per cento del bilancio della Regione ed è per questo che rappresenta la parte principale del mio lavoro.

Parlo, dunque, non di cose astratte, ma di cose concrete, che per primo metto in pratica. In secondo luogo, voglio riaffermare che la politica di aumento continuo della  pressione fiscale è totalmente  sbagliata e da qui vengono le mie critiche all’azione del  Governo Monti. Oggi la pressione fiscale è già alle stelle:  un ulteriore aumento non può che comportare una perdita di competitività del nostro sistema produttivo. Come Presidente della Regione  posso dirvi che, nonostante i debiti ereditati, non ho messo un euro di nuove tasse regionali. Anzi, abbiamo introdotto interessanti incentivi per chi intende impiantare attività in Piemonte ed assumere nuovo personale. Gli aumenti e le tasse arrivano tutti da Roma, in particolare dalla recente manovra.

Detto questo, il nostro è un sistema che ha grandi potenzialità, bisogna soltanto che si trovi il modo di farlo lavorare, senza massacrarlo con le tasse e la burocrazia. Lavorerò in questa direzione, con rinnovato impegno. Ancora tanti auguri.

Roberto Cota
Presidente Regione Piemonte

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