Santena, è nato il Presidio di Libera di Santena-Villastellone

Santena – 22 gennaio 2012 – E’ ufficialmente nato il presìdio di Libera di Santena-Villastellone. Il “battesimo” è arrivato ieri, nella sala polifunzionale della Circoscrizione VI, in via Leoncavallo 25, a Torino, durante la riunione di coordinamento mensile dei presìdi territoriali e delle associazioni aderenti a Libera Piemonte.

Maria José Fava, referente regionale di Libera, ha aperto la riunione illustrando la situazione di alcuni territori piemontesi alla luce dell’operazione “Minotauro” che ha fatto emergere contatti tra le cosche e la politica. Durante l’incontro è stata proposta la visione di alcuni spezzoni della puntata di Presa Diretta intitolata “Mafia al Nord”, messa in onda da Rai 3. domenica 15 gennaio scorso.

Mezz’ora dopo l’avvio dell’incontro è stata proiettata la parte della trasmissione con il servizio da Santena. Dopo la visione, appena accese le luci, Maria José Fava ha detto: «Io non pensavo che nella puntata di Presa Diretta mettessero anche un pezzo su Santena, perché nell’ordinanza del Tribunale di Torino per l’indagine “Minotauro” non si parla di Santena. Però, considerato che a Santena la situazione è davvero particolare, i giornalisti di Presa Diretta hanno deciso di inserire anche questa città nella puntata».

La referente di Libera Piemonte ha aggiunto: «Noi come Libera da tempo organizziamo iniziative e cose a Santena. Alcuni anni fa era nato un presidio poi, come a volte succede, i ragazzi non sono riusciti a mantenere l’impegno. Comunque, negli anni, su Santena alcune persone hanno continuato a mantenere attenzione sulla situazione locale, a descrivere e denunciare sui blog e sugli organi di stampa le cose preoccupanti che accadevano. Due mesi fa, anche con la collaborazione di Libera Chieri, abbiamo organizzato una assemblea con la scrittrice Chiara Caprì che ha presentato il suo libro su Libero Grassi, imprenditore ucciso dalla mafia a Palermo, venti anni fa».

Maria Josè Fava ha aggiunto: «Quella sera, dopo che Chiara Caprì ha presentato la figura di Libero Grassi alcune delle persone che abitano e vivono a Santena hanno raccontato al numeroso pubblico presente la situazione e il clima di omertà che si respira in questo comune della seconda cintura che conta poco oltre diecimila persone. Per me è stata una assemblea unica: non mi era mai capitato che, durante una serata pubblica, alcuni cittadini – con grande coraggio – si alzassero, prendessero il microfono per raccontare alcuni episodi inquietanti accaduti sul territorio. Alcuni hanno raccontato le minacce che hanno dovuto subire. A fronte di tale situazione già quella sera noi abbiamo proposto loro di avviare un percorso per arrivare alla nascita di un presìdio. Alle persone di Santena, giovani ma anche adulti, si sono affiancati ragazzi del vicino comune di Villastellone che, da alcuni mesi, stanno lavorando per arrivare a costituire un presìdio. Abbiamo messo insieme le forze di Santena e di Villastellone, abbiamo tenuto alcune riunioni di preparazione e la giornata di oggi va considerata davvero bella perché le persone di Santena e Villastellone che hanno fatto questo cammino sono venute qui; sono tutte presenti per fondare ufficialmente il presìdio di Libera di Santena e Villastellone».

Un lungo applauso, partito da tutte le persone presenti in sala, ha accolto giovani e adulti di Santena e Villastellone che si sono schierati davanti al tavolo per il “battesimo” del presìdio. Maria José Fava ha spiegato: «Il presìdio ha due responsabili, due donne, Paola Fazzolari, di Villastellone e Cristina Caravetta, di Santena».

Cristina Caravetta è intervenuta così: «A Santena abbiamo una situazione non piacevole. Alcuni di noi, io per prima, abbiamo avuto minacce per commenti scritti su un blog. Tutti noi abbiamo deciso di reagire. La nostra città dagli organi di informazione viene descritta come un paese di omertosi. Noi vogliamo dimostrare che Santena è una città libera».  Paola Fazzolari ha aggiunto: «Noi a Villastellone abbiamo pensato di iniziare questo percorso per portare un po’ di informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità. Secondo noi la nostra città vive come in una bolla di cristallo. Ci siamo incontrati con le persone di Santena e abbiamo iniziato a percorrere un tratto di strada insieme».

Cristina e Paola hanno spiegato che il presìdio di Libera di Santena-Villastellone «Sarà intitolato a Libero Grassi. Si tratta del primo presìdio a lui dedicato in Piemonte. Libero Grassi è stato un imprenditore ucciso dalla mafia  a Palermo, il 29 agosto 1991, dopo aver intrapreso un’azione solitaria contro una richiesta di estorsione, di ”pizzo”». La nascita del presìdio si è chiusa con la foto di gruppo con tanto di bandiere di Libera. La sala ha tributato ancora un lungo applauso al nuovo presìdio, mentre Maria José Fava ha salutato così santenesi e villastellonesi:  «Grazie ragazzi, e buon lavoro».

**

blog rossosantena.it

filippo.tesio@tin.it

©riproduzione riservata