Santena, “Diocesani a chi?”

Santena – 10 febbraio 2012 – “Galileo” è il nome scelto dal gruppo di santenesi che intende dare vita a un “Osservatorio politico santenese”. Di seguito qualche riga inviata al blog per informare su tale strumento che ha l’obiettivo  di colmare le distanze tra politica e cittadini.

Diocesani, figli di Dio, parrocchini, papalini, papaboys, boiadescauss, e perché no i timorati, gli sperandio e chi più ne ha più ne metta. Questo è un primo elenco di quella che potrebbe essere una lunga serie, seconda solo a quella di Fibonacci, che per altro non mi risulta sia finita (n.d.a. sulla mole Antonelliana a Torino ne potete vedere l’inizio). Credo sia il momento di chiarire alcuni punti fondamentali di chi sta osservando la nostra città, la nostra Santena con i suoi pregi e suoi problemi e con la sua composita sopita vivacità politica; e lo fa con quegli occhi un po’ smarriti di semplice cittadino che intende capire per suggerire, analizzare per progettare, sognare per realizzare.

È vero che un gruppo di noi partecipa a una scuola di formazione politica e sociale diretta dalla diocesi, è vero che alcuni di noi permeano la loro vita fondando la propria cultura sui valori per altro universali del cristianesimo, ma è altresì vero che fin dal primo momento abbiamo avuto ben chiara l’idea che il nostro lavoro dovesse essere laico e aperto a tutti: non bussate, la porta è aperta. Ed è pure vero che in questo momento di raccolta di informazioni, analisi e progetto per una città più a misura d’uomo ci stiamo confrontando con chiunque voglia dare un contributo o una testimonianza.

Ricordo a tutti che il nostro obiettivo primario è quello di perseguire la creazione di un Osservatorio politico in Santena, un punto di vista “diverso” per colmare le distanze tra la politica e il cittadino; quando si dice cittadino si intende un qualsiasi appartenente alla comunità santenese indipendentemente dal luogo di nascita, fede o stato sociale. Vogliamo che i valori cristiani siano un valore aggiunto e non un limite, l’onestà, la rettitudine di principi e la correttezza delle azioni sono trasversali e indipendenti dalla propria provenienza, quello che invece perseguiamo è che chi partecipa sia coerente con i principi fondanti del nostro gruppo.

Già oggi possiamo contare sul lavoro volontario di decine di persone che credono in questo progetto, ma pensiamo che sia necessario ulteriormente ampliare questa platea per avere maggiore pluralismo e maggiori idee a beneficio di tutti, siamo convinti che ciascuno può contribuire a migliorare la qualità della vita della nostra città.

Forse qualcuno rimarrà deluso nel sapere che intendiamo chiamare il nostro osservatorio “Galileo” in onore di quello scienziato padre della scienza moderna e perfezionatore del telescopio utilizzato per meglio osservare gli astri, che proprio dalla Chiesa Cattolica fu condannato  e riabilitato solamente il 31 ottobre 1992, dopo ben 359 anni, 4 mesi e 9 giorni.

Anche se dopo molti anni la Chiesa cambiò idea, mi auguro che chi ha letto queste righe impieghi meno tempo.

Gianni Baldi

Una comunicazione per tutti coloro che intendono portare il loro contributo partecipando ai nostri incontri, la sede dei “ragazzi di vicolo Monviso” si sposta in via Asti 23, negli uffici della PSG, il prossimo incontro si terrà martedì 14 febbraio 2012, alle ore 20,45.

Per chi volesse chiarimenti o volesse porci qualche domanda vi ricordo l’indirizzo e-mail del nostro gruppo santena2012@gmail.com.

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Fonte per immagine: Carlo Marcellini (1644-1713) Busto di Galileo Galilei, 1674-1677. Firenze, Istituto e Museo di Storia della Scienza. Galileo con la mano destra serra al petto due degli strumenti che caratterizzano il suo impegno scientifico: il compasso geometrico e militare e il cannocchiale. La scultura fu commissionata da Cosimo III de’ Medici.

http://brunelleschi.imss.fi.it/galileopalazzostrozzi/oggetto/CarloMarcelliniBustoGalileoGalilei.html

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