Santena, verso le elezioni, il cammino di Santena Cambia

Santena – 18 marzo  2012 –  Oggi, domenica mattina, in piazza Martiri della Libertà, il gruppo Santena Cambia era presente con un banchetto. Di seguito, una intervista a Domenico Galizio, candidato a sindaco di Santena Cambia.

Qual è il cammino che ha davanti Santena Cambia nei prossimi giorni?

«In questa settimana sarà indispensabile perfezionare e completare l’elenco dei nomi che comporranno la nostra lista – spiega Domenico Galizio –. Si tratta di un primo adempimento formale da rispettare. In settimana la lista verrà completata: subito dopo avvieremo la raccolta delle firme e poi, dal 2 di aprile, si aprirà la campagna elettorale. Sempre in questi giorni, in parallelo, stiamo definendo nei dettagli il programma elettorale che, nella sua impostazione generale, abbiamo già presentato ai cittadini. Ora stiamo vedendo e definendo gli ultimi dettagli del programma: un documento che pensiamo di completare nei prossimi giorni».

Per chiudere la lista dei candidati che lavoro sta portando avanti Santena Cambia?

«Non abbiamo altra strada che continuare a cercare la partecipazione di cittadini normali. Oltre alle persone che già hanno assicurato la loro presenza in lista o che si sono dette disponibili ad affiancarci nel percorso che condurrà alle elezioni amministrative a noi farebbe piacere potere avere la disponibilità di gente che sinora non ha ancora assunto impegni diretti in amministrazione o in politica.  Siamo alla ricerca di questi cittadini santenesi per consolidare maggiormente l’immagine di lista civica».

In queste settimane si svolgono decine e decine di incontri. Che impegno è chiesto in queste ore al candidato sindaco di Santena Cambia?

«In queste ore l’impegno maggiore è quello di chiudere la lista dei candidati. Abbiamo un occhio di riguardo affinché la lista sia completa sul piano della rappresentanza dei soggetti che si candidano.  Gran parte del tempo investito in questi giorni è dunque rappresentato dai colloqui con i possibili candidati».

Il mancato accordo con il gruppo Galileo ha lasciato strascichi?

«Con la realtà ora denominata Essere Santena si è concluso un percorso comune andato avanti per qualche settimana. A mio avviso rimane una occasione perduta che francamente non si doveva mancare. A oggi mi sono ancora sconosciuti i motivi che hanno condotto a questo tipo di finale.  Sicuramente rivendico a Santena Cambia il merito di essersi messa  a disposizione, praticamente rinunciando a qualsiasi pretesa e posizione di forza. Evidentemente ha giocato qualche fattore che, a me, al momento, è sconosciuto. Qualcuno che voleva rompere di fatto è riuscito nel suo intento. Spero che quanto accaduto non si riveli troppo nefasto per la città e possa semplicemente essere un libero esercizio di democrazia senza che la città debba necessariamente pagare un prezzo troppo alto».

A partire dall’unione in consiglio dei tre gruppi di opposizione che lavoro si è fatto in questi anni per preparare il programma di Santena Cambia?

«Il percorso di Santena Cambia parte da lontano. I tre gruppi di opposizione in consiglio comunale hanno dato vita a un gruppo unico in consiglio: una scelta non scontata che ha visto unire le nostre forze per meglio contrastare l’operato della giunta guidata da Benny Nicotra al suo terzo mandato come sindaco. Abbiamo dato vita a un gruppo di lavoro che ha analizzato il bilancio della città: l’obiettivo era uscire dalla sterile opposizione per contrapporre proposte concrete a beneficio dell’intera città. Con un secondo gruppo di lavoro abbiamo analizzato i problemi della programmazione del territorio, delle  attività produttive e commerciali e le questioni della mobilità. Negli anni questi due gruppi hanno macinato riunioni con un obiettivo preciso: per presentare proposte alternative in consiglio comunale e per preparare un programma elettorale credibile e ancorato alla realtà non si può assolutamente prescindere dall’attuale situazione di bilancio. Abbiamo scomposto tutte le voci del bilancio di Santena per andare a cercare i punti dove ci potevano ancora essere sprechi da eliminare e  disfunzionalità da rimuovere. Un lavoro certosino; in questi ultimi due anni abbiamo cercato di preparare proposte amministrative concrete e realizzabili raccogliendo tutto quello che era disponibile nelle pieghe del bilancio di Santena».

Sul Corriere di Chieri di venerdì scorso il portavoce del gruppo Galileo è arrivato a definire faraonico il programma di Santena Cambia.

«Intanto bisogna vedere se questa frase è stata detta veramente. Non sarebbe la prima volta che alcuni cronisti mettono fra virgolette frasi mai pronunciate. Comune io trovo assolutamente ingeneroso che si possa definire faraonico il lavoro programmatico sin qui portato avanti da Santena Cambia. Direi che è veramente fuori luogo utilizzare tale temine per il nostro documento programmatico.  Innanzitutto non è mai stato negli intendimenti di tutte le persone di  Santena Cambia proporre un qualcosa di faraonico. Anzi, siamo sempre stati fortemente critici nei confronti di chi, in passato, ha proposto progetti faraonici che comunque sono rimasti sempre e solo sulla carta e non hanno rappresentato altro che qualche riga nera riportata nei programmi elettorali. Nelle occasioni di confronto che abbiamo avuto con il gruppo Galileo l’unica nostra proposta programmatica che ha sollevato perplessità riguardava l’asfaltatura della strada che da Gamenario conduce a Trofarello.  Si tratta di una proposta che di faraonico non ha nulla: si inserisce nel ragionamento che abbiamo portato avanti per la mobilità. Oggi molte persone vanno a lavorare utilizzando il treno, recandosi sia a Trofarello, sia a Villastellone. Non è nostra intenzione realizzare una superstrada: semplicemente si vuole sistemare la strada che porta alla stazione di Trofarello. E si tratta di un impegno economico perfettamente sostenibile dalle casse del comune».

Come prosegue la lista Santena Cambia il confronto con i cittadini?

«Ogni giovedì mattina allestiamo un nostro banchetto al mercato settimanale, mentre la domenica mattina siamo presenti in piazza Martiri della Libertà».

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